Anche Habib nel mirino di Gheddafi Missili contro l'aereo di Reagan?

Anche Habib nel mirino di Gheddafi Missili contro l'aereo di Reagan? II negoziatore Usa in Medio Oriente doveva essere ucciso ieri a Beirut Anche Habib nel mirino di Gheddafi Missili contro l'aereo di Reagan? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Un complotto libico per assassinare il negoziatore americano per il Medio Oriente Philip Habib è stato scoperto ieri dai servizi segreti libanesi. Il complotto dovrebbe aver avuto luogo a Beirut: ieri Habib era a Gerusalemme. La notizia è giunta a Washington mentre l'Fbi confermava che cinque terroristi arabi inviati da Gheddafi sono entrati negli Stati Uniti con l'incarico di uccidere il presidente Reagan. A ottobre era stato scoperto a Roma un complotto libico contro l'ambasciatore Usa Rabb. A novembre, l'incaricato di affari a Parigi. Chapman, era miracolosamente scampato a sei colpi di pistola di un agente di Tripoli. Una riunione sulla campagna terroristica della Libia contro i leaders americani è stata indetta alla Casa Bianca con la partecipazione della Cia. E' stata esaminata una serie di possibili ritorsioni contro Gheddafi. nel caso venga compiuto un altro attentato. Tra di esse, il bombardamento dei campi libici per l'addestramento dei terroristi. A Washington. Cia e Fbi hanno mantenuto un estremo riserbo sul complotto contro Philip Habib. Il Dipartimento di Stato si è limitato a precisare che il negoziatore per il Medio Oriente -era sotto adeguata protezione- sia a Beirut sia a Damasco. L'Fbi ha invece confermato la presenza negli Stati Uniti di cin- que terroristi che dovrebbero assassinare il presidente. Ha anzi precisato che esistono altri probabili bersagli: il vicepresidente Bush, il segretario di Stato Haig. il ministro della Difesa Weinberger. gli stessi familiari di Reagan e i suoi più stretti collaboratori alla Casa Bianca. Secondo il New York Times. che ha raccolto alcune dichiarazioni della polizia federale, è stato un informatore - di nazionalità straniera- a mettere sull'avviso il presidente Reagan. I particolari sarebbero stati confermati più tardi dai servizi segreti di altri Paesi mediorientali, sembra Israele e l'Egitto. L'Fbi sta conducendo indagini negli ambienti degli ex «berretti verdi», i veterani del Vietnam specializzati nella lotta contro il terrorismo, che hanno avuto rapporti con Gheddafi, nonché nella comunità di origine araba. L'aereo del presidente, l'Air Force one. è stato dotato di speciali attrezzature elettroniche, che consentirebbero al pilota di evitare i missili. Reagan. inoltre, viaggia da alcuni giorni su auto senza indicazioni speciali, anziché sulla vettura a lui riservata; e per maggiore prudenza ogni tanto cortei con agenti a bordo attraversano la capitale come esca per i terroristi. Secondo il New York Times. ì piani per l'attentato a Reagan prevedono l'abbattimento dell'aereo con un missile, lo scoppio della vettura ancora con un missile, oppure l'impiego di fucili e pistole a breve distanza. Tra i collaboratori più vicini al presidente, il capo di gabinetto Meese. il direttore della Casa Bianca Baker e il segretario Deaver sarebbero i più esposti al pericolo. Il New York Times riferisce tuttavia una dichiarazione di un agente dell'Fbi secondo cui -anche i familiari di Reagan corrono grossi rischi-. L'Fbi attribuisce i disegni di Gheddafi alla volontà di rappresaglia per l'abbattimento dei suoi due aerei nel Golfo della Sirte l'agosto scorso. Nega invece che il leader libico sia anche spinto dalle voci di un attentato americano ai suoi danni: -Un attentato del genere non è mai stato concepito dai nostri servizi segreti- ha concluso l'agente, e. c.