Un vasto arsenale con mitra e bombe scoperto al ministero della Sanità

Un vasto arsenale con mitra e bombe scoperto al ministero della Sanità Un vasto arsenale con mitra e bombe scoperto al ministero della Sanità L'operazione della Digos risale al 27 novembre - Armi in terrazza e nei sotterranei DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Un deposito di armi, esplosivi, parrucche, giubbetti antiproiettile, bombe, proiettili è stato rinvenuto all'interno del ministero della Sanità, nell'edificio in cui si trovano gli uffici della direzione generale dei servizi di igiene pubblica. all'Eur. L'arsenale era custodito in scatole, casse, fogli di carta, pacchi insinuati fra i tubi dell'impianto di condizionamento d'aria, negli scantinati, su una terrazza. Il custode dell'edificio e del deposito. Biagio Alesse. 41 anni, è stato arrestato. L'irruzione della polizia nella base è del 27 novembre scorso. La scoperta e la successiva catalogazione del materiale rinvenuto sono state compiute nella massima segretezza. Anche le notizie che la polizia fa uscire sull'intera operazione, cosi come i suoi addentellati nel mondo del terrorismo e della malavita. sono tutelate da riserbo. L'ordine di cattura, per detenzione di armi da guerra e comuni, detenzione di materiale esplodente e ricettazione, ha raggiunto sia Biagio Alesse sia due malviventi comuni. Marcello Colatigli. 28 anni, e Maurizio Abatino. 27 anni: il secondo è già in carcere dall'ottobre scorso per rapina e perché indiziato di sequestro di persona: il primo è in carcere dal marzo scorso perché incriminato dell'omicidio del pregiudicato Maurizio Proietti, avvenuto a Roma il 16 dello stesso mese. Questi due personaggi erano assai noti alla questura romana. Il loro nome veniva di solito associato a quello di una figura molto conosciuta nella malavita della città: Franco Giuseppucci. detto «er negro», ucciso a Roma un anno e mezzo fa in un regolamento di conti: era conosciuto oltre che come trafficante di eroina, anche per i suoi frequenti i contatti con l'estrema destra. Biagio Alesse è persona del tutto insospettabile. La notizia del suo arresto ha colto di sorpresa tutti i dipendenti del ministero e i suoi colleghi. Secondo gli inquirenti Alesse svolgeva il ruolo di custode delle armi e delle munizioni, di cui si servivano sia elementi della malavita sia terroristi di destra. L'ipotesi è che Alesse, già collegato con estremisti di destra, avesse anche rapporti con alcuni clan della malavita che si occupano di gioco clandestino e di traffico di droga. In capaci borse collocate nel terrazzo dell'abitazione dell'Alesse. al - riparo dalla pioggia, e negli armadi in disuso nei sotterranei del ministero, avvolti in stracci e giornali, la polizia ha trovato due fucili (di cui uno a pompa e una carabina Winchester calibro 30), un mitra M-12. la mitragtietta in dotazione alle forze dell'ordine che da un ri¬ ssadpSttpcsrfanfcdelrt scontro immediato non è risultata appartenere agli agenti aggrediti e disarmati di recente, una «maschinen pistole» Smeiser, un mitra Sten, un fucile mitragliatore tipo Mab. modificato per evitare che si inceppasse, 19 fra pistole e revolver di cui una calibro 22 munita di un grosso silenziatore, una -S.92» Beretta bifilare in dotazione alle forze dell'ordine, una bomba a mano americana tipo «ananas», otto ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale di cui 4 caricati con 400 grammi di polvere di mina. 10 chili di esplosivo, un migliaio di pallottole di vario calibro, un ingente quantitativo di miccia a rapida combustione. In seguito all'ordine di cattura che è stato emesso nei suoi confronti, Biagio Alesse è stato immediatamente sospeso d'ufficio dal suo impiego e alla moglie è stato intimato lo sfratto dall'alloggio occupato nel ministero.

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