Altri due farmacisti in arresto per la frode delle false fustelle

Altri due farmacisti in arresto per la frode delle false fustelle Le indagini dei carabinieri del Nas estese anche ad altre regioni Altri due farmacisti in arresto per la frode delle false fustelle La truffa attuata con la sostituzione dei talloncini originali del prezzo del «Tagamet» coinvolge ormai sei persone - Forse i «cervelli» di tutta l'organizzazione sono a Milano Altri due farmacisti torinesi sono stati arrestati su ordine di cattura del sostituto procuratore Marabotto che conduce l'inchiesta sulle «fustelle., (i talloncini con il prezzo delle confezioni di un medicinale posto in vendita) falsificate di «Tagamet», uno dei migliori prodotti contro l'ulcera. Si tratta di Liliana Rampone, titolare della farmacia «Madonna delle Rose- di piazza Galimberti 7 e di Domenico Gay. titolare dell'omonima farmacia in via Tunisi 99. I loro nomi vanno ad aggiungersi a quelli di quattro persone già arrestate la scorsa settimana: Paolo Targhetta, farmacia Santa Cristina di Rivoli, Lodovico Frigerio, farmacia San Paolo di Cascine Vica (difeso dall'avv. Dal Piume), Giorgio Lacu, rappresentante di medicinali e Sandro Sandri (avv. Deigrosso), titolare della farmacia Agnelli di Novara. A mano a mano che le indagini procedono, diventa più chiaro il meccanismo della truffa. Gli ideatori della frode hanno acquistato grosse partite di «Tagamet» mediante la complicità di alcuni medici (si sospetta siano milanesi) e le hanno rivendute a grossisti di medicinali. Questi, a loro volta, le hanno vendute ad altri farmacisti utilizzando la scatola con il prodotto originale e appiccicando la «fustella» falsificata cosi bene, che soltanto con un'analisi ai raggi infrarossi si nota la differenza (invisibile a occhio nudo) dei talloncini originali. A smistare il «prodotto» nelle farmacie torinesi i cui titolari sono finiti alle Nuove, sarebbe stato Sandro Sandri. titolare della farmacia Agnelli di Novara. Sembra che in queste ultime ore i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni) stiano effettuando arresti anche in altre città e regioni italiane, in Abruzzo e a Padova. E' convinzione del magistrato che conduce l'inchiesta, il sostituto procuratore Marabotto, che «i cervelli» della frode, di proporzioni sempre più vaste, siano a Milano. Il danno provocato al Servizio sanitario nazionale, e i quindi all'intera collettività, è è piuttosto ingente, anche se per ora difficilmente valutabile. Ogni confezione di «Tagamet» costa 25.170 lire. Bisognerà accertare il numero delle «fustelle» falsificate, con le quali i farmacisti-complici hanno ottenuto un secondo rimborso dalle Usi, per quantificare l'ammontare della frode. Le indagini dei carabinieri del Nas sono anche dirette a trovare la stamperia utilizzata dai falsari. E' probabile che il sostituto procuratore Marabotto, compiuta la prima fase dell'inchiesta, decida di inviare per competenza il processo ad un'altra Procura, quella di Novara, dove è avvenuta par¬ te della ricettazione delle «fustelle» falsificate ad opera del Sandri. o a Milano, dove si sospetta agiscano i veri «cervelli» della frode. I primi farmacisti arrestati sono già stati interrogati alle Nuove. Oggi e domani il magistrato sentirà anche gli ultimi due farmacisti arrestati. 00 ■ ili» ■ '■!! É " « fH SÈI *? ' La farmacia «Madonna delle Rose» è sotto inchiesta