Pugnalato alle Nuove da un altro detenuto che dice: «L'ho fatto perché è innocente»

Pugnalato alle Nuove da un altro detenuto che dice: «L'ho fatto perché è innocente» In fin di vita un giovane in attesa di processo per concorso nella rapina al Music shop Pugnalato alle Nuove da un altro detenuto che dice: «L'ho fatto perché è innocente» E' Rosario Trovato, 22 anni, di Moncalieri - Il feritore, del quale non si conosce ancora il nome, ha aggiunto: «Così il giudice finalmente si accorgerà della sua esistenza e riesaminerà il suo caso» - Aperta un'inchiesta Rapina a un impiegato, dieci milioni: la tv riprende l'assalto Il male oscuro che mina gli istituti di pena italiani ha avuto un altro feroce sussulto: un detenuto. Rosario Trovato. 22 anni, Borgata Santa Maria 31, Moncalieri, alle Nuove per concorso in rapina, è stato accoltellato mentre passeggiava nel cortile per l'ora d'aria. Il pugnale di un suo compagno di pena gli ha straziato addome e ventre: ora il giovane è alle Molinette e lotta con la morte nonostante, la scorsa notte, sia stato sottoposto ad ìnterven- ttasblcdrprigncc to chirurgico. L'episodio — accaduto l'altro pomeriggio e di cui si è avuta notizia solo ieri — presenta molti lati oscuri. Sembra che, dopo il ferimento, l'aggressore si sia autodenunciato: «Sono stato io — ha detto alle guardie che soccorrevano la vittima — l'ho fatto perché finalmente il giudice si ricordasse dell'esistenza in galera di Rosario e, riesaminando il suo caso, si convincesse che è innocente». E' in corso un'indagine del magistrato per valutare il motivo di questa assurda «difesa» culminata in un grave atto di sangue. Il feritore, intanto, è in isolamento. Roasrio Trovato: il suo nome compare per la prima volta nella cronaca in occasione dell'omicidio, compiuto nel '78, del titolare del «Music shop» di Moncalieri, Elio Parena. Un delitto nato al termine d'una rapina di poche migliaia di lire a cui Rosario aveva partecipato, pare, come conducente dell'auto servita al fratello Alfredo e ad un amico. Claudio Schillaci. In un primo tempo il giovane, che ora è in fin di vita alle Molinette, era stato accusato d'essere «la mente» dell'assalto. I banditi quel giorno, con il pretesto d'acquistare un disco avevano rapinato di anelli ed orologi il proprietario del negozio, la moglie Secondina Falcone ed un cliente. Quindi erano usciti portando con sé anche una cartella trovata sul banco e quando Elio Parena aveva implorato: «Quella no, ci sono i documenti dell'ufficio dove lavoro», uno di loro non aveva esitato a sparargli in pieno petto. Tre mesi dopo l'arresto, Roasario Trovato era stato prosciolto in istruttoria. Ma, nel febbraio di quest'anno, è stato nuovamente arrestato su mandato di cattura del giudice Gosso sempre in relazione a quell'aggressione. ★ * Lo hanno pedinato dalla banca, ove aveva prelevato 10 milioni, seguendolo fin davanti alla ditta, in corso Galileo Ferraris. Avevano bucato una gomma della sua vettura, una 127, sperando di costringerlo a fermarsi, per la sostituzione. La rapina sarebbe avvenuta cosi, con un codice antico: mentre Massimo Pasqualini, 24 anni, impiegato della Locat cambiava la gomma bucata, loro avrebbero ra¬ iiiiiiiiiiMMiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiuiiiiiMtfiHiii pinato la borsa, con il denaro. Ma qualcosa non ha funzionato a dovere: la gomma non si è subito afflosciata e la vettura ha raggiunto i cancelli della ditta, al 32 di corso Galileo Ferraris, due passi da corso Vittorio. Ma i banditi, due giovani su una moto, non hanno desistito. E mentre il Pasqualini attendeva che dall'interno aprissero il cancello di ferro, i rapinatori hanno infranto il finestrino della portiera destra e sono riusciti ad afferrare la borsa con i soldi, fuggendo poi via. La rapina è stata seguita da personale della Locat attraverso i monitor di un televisore a circuito chiuso che «controlla» il cancello. I momenti drammatici dell'assalto sono cosi rimasti registrati e probabilmente sono rimasti impressi anche i volti dei due banditi. L'assalto poco dopo le 12.30. Il Pasqualini era uscito a mezzogiorno: aveva raggiunto l'agenzia del San Paolo in via Monte di Pietà, per prendere il denaro. «Mi sono accorto — ha poi detto — di due giovani, sui 30 anni, che mi seguivano con una grossa moto. Ma questo nei primi due o tre isolati, poi non li ho più visti. Non potevo per altro immaginare fossero rapinatori». Quando è giunto davanti ai cancelli della ditta ha suonato, come al solito, il clacson. La Locat è una grande azienda (circa 80 dipendenti) che opera nel settore leasing, con «locazione a medio termine di macchinari e attrezzature». Ancora Massimo Pasqualini: «Il cancello si apre automaticamente, con un sistema elettrico, che deve essere azionato dall'interno. Ho dovuto attendere alcuni secondi. I banditi sono comparsi in quegli attimi». Con un pugno di ferro hanno infranto il vetro destro, la borsa era appoggiata sul sedile anteriore, proprio accanto al Pasqualini. L'hanno presa, sono fuggiti verso corso Vittorio Emanuele. it Altra rapina, in mattinata, in una oreficeria di via Grassi 16, all'angolo con via Principi d'Acaja. In due, pistola in pugno, hanno immobilizzato il titolare. Antonio Mazzeo. 38 anni. Lui ha cercato di reagire, i banditi lo hanno colpito più volte al capo, col calcio delle pistole. Antonio Mazzeo è caduto a terra, per qualche istante ha perso i sensi. I rapinatori hanno preso alcuni plateaux di preziosi per circa 4 milioni, dalla vetrina e dagli scaffali, fuggendo poi via su una Ritmo, trovata poco dopo. Il Mazzeo è stato trasportato all'ospedale Maria Vittoria, dove èstato ricoverato con 40 giorni di guarigione per lesioni alla testa e la frattura di un dito della mano destra. Rosario Trovato, ferito, n portavalori Massimo Pasqualina 24 anni, e l'orefice Antonio Mazzeo

Luoghi citati: Moncalieri, San Paolo