Treni, Balzamo vuol bloccare gli «scioperi a singhiozzo» di Gian Carlo Fossi

Treni, Balzamo vuol bloccare gli «scioperi a singhiozzo» Chi si ferma un'ora perderà Finterà giornata Treni, Balzamo vuol bloccare gli «scioperi a singhiozzo» ROMA — Il ministro dei Trasporti Balzamo ha deciso ieri un primo intervento per scoraggiare gli scioperi dei ferrovieri «autonomi» che, ritardando di un'ora la partenza dei treni, hanno creato il caos su tutta la rete dalla mezzanotte di martedì. Se gli «autonomi, continueranno ad attuare forme di protesta anomale, Balzamo applicherà immediatamente un decreto — già approvato dal Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie dello Stato — che commisura la trattenuta sullo stipendio all'intera giornata di lavoro anche nel caso di astensioni limitate ad una o due ore. Il provvedimento è consentito, nell'ambito delle leggi vigenti, dalla considerazione che gli effetti negativi superano di gran lunga la durata degli «scioperi brevi». Un comunicato del ministero dei Trasporti precisa, infatti, che le forme di protesta adottate dalla Fisafs •comportano gravi pregiudizi alla circolazione ferroviaria, sconvolta per un tempo assai superiore a quello della durata dell'agitazione, con pesantissime conseguenze per l'utenza e lievissimi sacrifici economici per gli aderenti allo sciopero, ai quali viene applicata finora una ritenuta com¬ misurata alla effettiva durata della protesta-. Il ministero aggiunge che, in qualche caso, lo scioperante -viene a trarre un guadagno dallo sciopero per un meccanismo perverso che costringe l'azienda a pagargli lo straordinario per prolungamento del turno dopo la conclusione dello sciopero*. Contro gli -autonomi», ma anche contro il governo i sindacati confederali dei ferrovieri hanno assunto un fermo atteggiamento. Condannata la posizione «irresponsabile» dei ferrovieri della Fisafs, la federazione unitaria dei ferrovieri Cgil-Cisl-Uil rileva come, ogni giorno che passa, divenga sempre più pesante la responsabilità del governo nella vertenza contrattuale della categoria. -E' trascorso quasi un mese — osserva la federazione — dalla rottura delle trattative ed i lavoratori sono costretti a lottare; e non solo il governo non si decide a sbloccare la situazione, ma addirittura il ministro del Tesoro la esaspera con dichiarazioni che rasentano la provocazione». Il governo, in realtà, vuole sperimentare — incalza il segretario nazionale della Filt-Cgil Carrea — una linea di blocco contrattuale di tutto il pubblico impiego e dei settori che fanno capo alla spesa pubblica allargata. Di fronte alla gravità della situazione, la Filt-Cgil propone, dopo la tregua di fine anno che i sindacati confederali intendono rispettare in base al codice di autoregolamentazione, alla Cisl e alla Uil di concordare nuove iniziative di lotta destinate a coinvolgere tutto il settore dei trasporti, anche in vista degli imminenti rinnovi contrattuali degli autoferrotranvieri e degli addetti al trasporto merci. Una schiarita si è, invece, delineata per la controversia dei controllori del traffico aereo che hanno proclamato una fitta serie di astensioni dal 6 dicembre al 10 gennaio. Balzamo è intervenuto presso Andreatta per ottenere l'inserimento nella legge finanziaria del finanziamento alla nuova azienda di assistenza al volo (Anav) ed ha confermato che domani il Consiglio dei ministri approverà lo statuto dell'azienda. Dopo qualche ora, i capi gruppo della maggioranza e il presidente Spadolini hanno concordato un emendamento alla legge finanziaria per assegnare all'Anav i mezzi finanziari indispensabili per entrare in funzione. Si ritiene che i sindacati rivedranno le loro decisioni di sciopero. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Andreatta, Balzamo, Carrea, Spadolini, Treni

Luoghi citati: Roma