Potrebbero rientrare i licenziamenti di giornalisti e poligrafici alla Rizzoli di Giuseppe Fedi

Potrebbero rientrare i licenziamenti di giornalisti e poligrafici alla Rizzoli Uno spiraglio dopo il lungo incontro di Fnsi e Fulpc coi dirigenti aziendali Potrebbero rientrare i licenziamenti di giornalisti e poligrafici alla Rizzoli ROMA — Con un bilancio sotto molti aspetti positivo, dopo gli ultimi incontri con i dirigenti della Rizzoli, Federstampa e poligrafici si consultano stamani a Roma con il « Coordinamento sindacale dell'azienda'. L'appuntamento è fissato per le 9 nella palazzina della Federazione editori. Subito dopo, sempre alla Fieg, vedranno i dirigenti aziendali. Il confronto è arrivato alla stretta finale, ma gli ostacoli da superare per giungere ad un protocollo di intesa comune fra le parti, su cui basare poi la trattativa vera e propria, sono ancora molti e ardui. Alcuni sindacalisti del gruppo sono su posizioni divergenti e c'è chi preme per una revisione delle ipotesi emerse nei giorni scorsi. Non a caso, il «Coordinamento della Rizzoli», tenutosi per tutta la serata di ieri in contatto coi segretari della Fnsi e della Fulpc, si riunirà in mattinata per una valutazione più approfondita della bozza di proposta dell'azienda, che si articolerebbe su quattro punti cardine. Lo spiraglio per sbloccare la vertenza Rizzoli si è comunque aperto. Esistono due bozze per uscire dall'«impasse» e avviare una trattativa. Sono il frutto della maratona notturna conclusasi alle 4 di ieri con una sorta di tregua e l'impegno di riprendere i colloqui nel pomeriggio. Dopo le 17, poligrafici, dirigenti del gruppo e rappresentanti della Fnsi sono usciti dal salonevertenze del ministero del Lavoro per una ennesima «pausa di riflessione». 'Dobbiamo consultarci con il Coordinamento della Rizzoli', ha annunciato Sergio Borsi, segretario della Federstampa. I sindacati sollecitano la sospensione delle procedure avviate per i licenziamenti collettivi e la «revoca dei provvedimenti individuali' già scat¬ tati. Chiedono un confronto globale sulle «aree aziendali considerate deboli, antieconomiche' da svolgere contemporaneamente ad un -esame delle testate e delle aziende della Rizzoli considerate produttive'. Insistono sull'opportunità di intervenire attraverso il ricorso ai pensionamenti, ai prepensionamenti, al blocco del turn-over e alla mobilità interna. Sono disposti a trattare sul taglio di alcuni dei «rami secchi' indicati nel piano di ristrutturazione ••Facciamo subito una verifica globale — ha ripetuto Borsi —. Discutiamo pure dei piani industriali e della conseguente organizzazione del lavoro. Stabiliamo delle regole precise per un aumento della produttività, nella logica dei piani finanziari .della Rizzoli'. Su questa impalcatura complessiva i sindacati hanno trattato l'altra notte con Bruno Tassan Din, Carlo Bazzana e i loro collaboratori. Lo staff dirigenziale dell'azienda era partito con una bozza molto rigida. Poi c'è stata qualche apertura importante: si parla della revoca dei licenziamenti già.decisi e programmati e della disponibilità, da parte della Rizzoli, a riaprire un confronto sulla chiusura delle testate decisa nei mesi scorsi e sui piani industriali per incrementare la produttività, secondo 'parametri fissati dai dirigenti del gruppo». Sono sorti contrasti su uno dei punti fermi indicati nella «bozza» del gruppo: l'azzeramento degli accordi aziendali. E i protagonisti della vicenda si sono salutati aggiornando rincontro alle 16 di ieri. 'Avevamo un mandato da eseguire, il ritiro dei licenziamenti. Abbiamo ottenuto delle garanzie e i presupposti per avviare finalmente una trattativa esistono', ha confermato in serata un sindacalista. Giuseppe Fedi

Persone citate: Borsi, Bruno Tassan Din, Carlo Bazzana, Sergio Borsi

Luoghi citati: Roma