Calvi scagiona Andreotti «Non mi parlò di Sindona»
Calvi scagiona Andreotti «Non mi parlò di Sindona» Il presidente del Banco Ambrosiano sentito dai commissari Calvi scagiona Andreotti «Non mi parlò di Sindona» Smentisce solleciti per il salvataggio delle banche sindoniane - La sua deposizione continuerà oggi - Ancora irrisolto il caso Teodori, che vuole il confronto Guzzi-Andreotti ROMA — .Giulio Andreotti non sollecitò mai un mio intervento nel salvataggio delle banche di Michele Sindona»; l'aria un po' tirata, una borsa di pelle in mano, il solito vestito scuro, Roberto Calvi ha cominciato ieri sera a deporre dinanzi alla commissione Sindona con una cauta smentita alle accuse lanciate, dinanzi agli stessi commissari, da Rodolfo Guzzi, ex legale del bancarottiere siciliano. Lo ha fatto, com'è nel suo stile, pesando le parole, precisando che all'epoca forse non aveva ancora conosciuto l'ex presidente del Consiglio. In sostanza, non negando che in quegli anni gli incontri possano essere avvenuti, ma escludendo che i colloqui potessero aver avuto per oggetto Sindona. i suoi potenti amici, l'esigenza di tirarlo fuori dai guai anche grazie ai miliardi del Banco Ambrosiano. Ieri mattina, prima di iniziare gli interrogatori, la commissione si era riunita per esaminare ancora una volta la questione del confronto fra Giulio Andreotti e l'ex legale di Sindona. Rodolfo Guzzi, formalmente superata con una votazione che aveva escluso questa ipotesi, ma subito riproposta dalle polemiche dimissioni del deputato radicale Massimo Teodori. A rendere la vicenda ancora più complessa, contribuisce una serie di eccezioni legate alla scarsa rappresentatività della commissione che «bocciò» la proposta di un confronto. Quel giorno la votazione si concluse con sette voti favorevoli e altrettanti contrari: erano assenti quattro commissari del psi e sei del pei. Teodori, d'altro canto, si è detto disposto a ritirare le dimissioni solo di fronte all'impegno di tutti i gruppi «di procedere a una fitta serie di audizioni delle persone chiamate in causa da Guzzi'. La riunione di ieri mattina ha condotto a una soluzione di compromesso. Formalmente, la questione del confronto è già stata esaminata, per i commissari sarebbe impossibile tornare sulle proprie decisioni (anche perché in tal caso i democristiani minacciano le dimissioni in blocco). Si è deciso dunque di interrogare, com'era in calendario, i due legali che collaborarono con Guzzi durante tutta la fallita operazione di salvataggio, cioè Michele Strina e Agostino Guarino. L'ipotesi di un confronto Guzzi-Andreotti sarebbe stata riesaminata solo alla luce di fatti nuovi eventualmente emersi dalle deposizioni. Gli interrogatori dei due legali hanno cosi preceduto quello di Calvi: ma quei nuovi fatti, che potrebbero riproporre il confronto, sono emersi? Nel complesso, sia Strina che Guarino non hanno fatto che avallare, con sfumature diverse, il lungo racconto del loro collega Guzzi. Se Strina, nella mattinata, lo ha fatto con maggior decisione («Conosco Guzzi da trent'anni: abbastanza per credere completamente in quel che dice»), Gambino, su molti episodi, è apparso evasivo. Neanche lui, comunque, ha potuto fare a meno di confermare un episodio già riferito da Guzzi, sostenuto nella mattinata da Strina e invece molto ridimensionato da Andreotti nella sua deposizione alla commissione: quello del famoso incontro del 12 luglio '77. Guzzi dice di aver visto quel giorno Andreotti insieme con Gambino e Federici, dirigente del Banco di Roma, e di aver consegnato all'ex presidente del Consiglio due memorie: una per l'operazione di salvataggio del traballante impero Sindona. l'altra con tutto quel che bisognava fare per impedire che il bancarottiere venisse estradato dagli Stati Uniti. Andreotti ha detto ai commissari di aver visto, quel giorno, solo Federici: ieri invece anche Gambino ha confermato che rincontro si era svolto cosi come l'aveva raccontato Guzzi, e ha ribadito la vicenda delle due «memorie »- Sarà sufficiente questa testimonianza, insieme con un'affermazione fatta ieri da Strina («quel piano di salvataggio era cosi intricato che avrebbe potuto funzionare solo con interventi politici') a riproporre il tema del confronto? e. z.
Luoghi citati: Roma, Stati Uniti
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