Gravi due digiunatori Il terzo torna a nutrirsi

Gravi due digiunatori Il terzo torna a nutrirsi Nuovi appelli al governo dai partiti e dai sindacati Gravi due digiunatori Il terzo torna a nutrirsi Ciro Paparo è stato convinto dai medici - Darida sollecita l'alimentazione forzata, forse già praticata ieri a Valentino Pertini: «Seguo il caso, non ho bisogno di sollecitazioni » ROMA — Ciro Paparo ha ripreso ieri a mangiare, convinto dai medici del Policlinico di Milano dove è ricoverato. Roberto Pironi e Giovanni Valentino continuano all'ospedale di Parma il loro digiuno che ha raggiunto ormai il settantesimo giorno. Il ministro della Giustizia, Darida. ha inviato una nuova disposizione per procedere all'alimentazione forzata dei detenuti che hanno deciso lo sciopero della fame per sottrarsi, come hanno specificato i loro avvocati «a un terrìbile clima carcerario* e per sollecitare il processo. Il trattamento sarebbe stato praticato ieri a Parma al più grave dei tre, Giovanni Valentino. Mentre si moltiplicano le iniziative per salvare i detenuti, la magistratura conferma una intransigente linea di fermezza: il procuratore generale di Milano, Mauro Gresti, ha firmato di persona ieri il parere negativo della procura della Repubblica alla domanda di libertà provvisoria per Ciro Paparo. Secondo Gresti, -Paparo si è posto volontariamente in una conditone di pericolo di vita che è tesa ad ottenere la libertà provvisoria*. Le sue condizioni fisiche non sarebbero incompatibili, per il magistrato con lo stato di detenzione. Sulla vicenda sono intervenuti con dichiarazioni, comunicati, precisazioni, il presidente Pertini, il governo, i sindacati, le forze politiche. Rispondendo a una domanda del radicale Boato, Pertini ha detto: «Sto seguendo la vicenda giorno per giorno, ora per ora. Sono informato di tutto. E'una questione molto delicata. Non desidero sollecitazioni anche perché al Quirinale siamo sensibili a questa vicenda e ci muoviamo ogni giorno*. Il governo ha precisato la propria linea in un comunicato riferito agli «ambienti» di Palazzo Chigi: assoluta non interferenza nelle decisioni della magistratura ma, nello stesso tempo, difesa della vita dei cittadini quale che sia la loro posizione nei confronti delle leggi penali. Questa difesa, afferma il governo, deve essere attuata anche contro la volontà del cittadino che cerchi il suicidio. L'alimentazione forzata è sempre però subordinata alla libera esecuzione dei medici responsabili. L'augurio di Palazzo Chigi è che la necessità di salvare persone in pericolo di morte prevalga sugli scrupoli dei medici. 'Iniziative chiare e precise* del governo e del Parlamento sono state chieste da un gruppo di senatori de; il segretario del psdi Longo ha parlato di ..validità di una linea umanitaria nella fermezza contro il terrorismo*, il socialista Mancini ha auspicato una modifica della disciplina sulla libertà provvisoria. Bentivogli, segretario della Firn, ha accusato Darida «di essersi finora colpevolmente affannato a scaricare su altri lo scottante problema*. -Salvare queste vite — ha rilevato la Uil in un comunicato — è un atto dovuto alla collettività democratica*. I difensori di Paparo e Valentino hanno scritto una lettera a Gresti nella quale respingono la logica del braccio di ferro che si vorrebbe imbastire sulle teste dei loro assistiti.

Luoghi citati: Milano, Parma, Roma