La Stampa - Consultazione Archivio

Truffa Casinò Ventimiglia chiede 200 milioni Al maxi-processo Truffa Casinò Ventimiglia chiede 200 milioni SANREMO — «// maxifurto ai tavoli da gioco del Casinò municipale di Sanremo, commesso nell'arco dei 9 mesi oggetto delle indagini della procura della Repubblica e del processo in corso, ha sottratto al Comune di Ventimiglia una cifra che si può ipotissare intorno ai 200 milioni. E tanto chiede la città di confine a titolo di risarcimento danni». La richiesta è stata formulata ieri sera, nel corso del dibattimento dall'avvocato Giuliano Giuliani che tutela gli interessi del Comune di Ventimiglia. Tutti i Comuni della Riviera hanno diritto a dividersi una parte degli utili incassati dalla casa da gioco: dopo lo scandalo gli incassi sono diminuiti e per questo il legale ha chiesto 200 milioni di risarcimento. L'avvocato ha anche avanzato altre richieste: 16 milioni per il Comune di Perinaldo. 16 per San Biagio della Cima e 14 per Soldano. tre piccoli centri dell'entroterra ligure. .Giovedì mattina la parola toccherà all'avvocato Marcello Gallo che tutela, nella costituzione di parte civile, il Comune di Sanremo. Contro i 119 imputati del maxiprocesso per le vincite truccate al Casinò, dei 67 Comuni della provincia di Imperia che beneficiano per migliorare le infrastrutture turistiche di una parte degli introiti della casa da gioco, solo dodici sono presenti all'udienza al Campo Ippico del Solaro a chiedere il maltolto. Oltre ai quattro già citati anche Taggia. Bordighera, Vallecrosia, Dolceacqua. Camporosso, Ospedaletti, Imperia e Sanremo. Prima dell'avvocato Giuliani nell'udienza di ieri avevano parlato Evelina Cristel, Roberto Moroni e Silvio Diati. Sopratutto Dian e Moroni hanno cercato di annullare, con una fila di eccezioni, le prove d'accusa rappresentate dalle intercettazioni telefoniche. Per loro sarebbero state fatte irregolarmente e quindi «devono essere bandite dal processo». Ovviamente di parere contrario la pubblica accusa, r. b.