Rizzoli: al ministero trattativa ad oltranza di Giuseppe Fedi

Rizzoli: al ministero trattativa ad oltranza Rizzoli: al ministero trattativa ad oltranza A Roma la discussione verterebbe su una «bozza» comune che potrebbe prevedere un congelamento degli annunciati licenziamenti ROMA — «Si stanno confrontando da quattro ore nel salone delle verterne. Non c'è altro da aggiungere». E' quanto abbiamo saputo alle 21 di ieri sera dai collaboratori di Michele Di Giesi sul nuovo incontro fra sindacati e dirigenti della Rizzoli, iniziato nel primo pomeriggio dopo la convocazione delle parti al ministero del Lavoro. Dopo brevi incontri separati, il ministro, verso le 17. si era allontanato per un altre impegno, assicurando che si sarebbe tenuto in contatto con la sua segreteria, pronto a riproporsi come mediatore appena le circostanze lo avessero consentito. -Nessuna ripresa ufficiale delle trattative», hanno sottolineato i rappresentanti dell'azienda, dei giornalisti e dei poligrafici. -Siamo qui per un incontro informale» ha spie¬ gato uno dei segretari della Fulpc prima di chiudersi nella sala-vertenze con Tassan Din, il vicedirettore generale del gruppo. Bazzana, altri dirigenti, gli altri segretari della Fulpc-Poligrafici e i responsabili della Federstampa. Una discussione burrascosa che ha riproposto per l'ennesima volta i profondi contrasti sui «piani» della proprietà dell'azienda e le rappresentanze sindacali. A tarda sera è filtrata la voce su una «bozza comune» che le controparti avrebbero iniziato a discutere. Un'indiscrezione, priva di conferme ufficiali, secondo la quale potrebbe essere deciso il «congelamento» del piano di ristrutturazione. Soltanto verso le 13 si è saputo che i dirigenti della Rizzoli e le delegazioni della Fnsi e della Fulpc erano stati convocati al ministero del Lavo- ro. Sergio Borsi e i vicesegretari Cardulli e Vigorelli sono entrati per primi nello studio di Michele Di Giesi cui hanno ribadito per l'ennesima volta la massima disponibilità ad una trattativa globale con la controparte sul «piano di ristrutturazione» e sul risanamento del gruppo da avviare attuando le proposte già presentate (alleggerimento del personale eccedente attraverso prepensionamenti, turnover, revisione e razionalizzazione dei rapporti di lavoro. Bruno Tassan Din. amministratore delegato e direttore generale della Rizzoli, avrebbe invece fatto capire, come nei giorni scorsi, di essere disposto a trattare subito ma su altre basi. In alternativa ai licenziamenti, l'azienda ritiene praticabile il ricorso alla cassa integrazione. «Ma sul futuro dei lavoratori interessati a questo provvedimento — hanno ripetuto i rappresentanti sindacali — il gruppo non Ita dato alcuna garanzia». -La situazione — ha detto Borsi prima di recarsi al dicastero del Lavoro — è la seguente: se Tassan Din e Bazzana accettano di discutere le proposte che abbiamo presentato venerdì scorso, allora ci mettiamo a un tavolo e trattiamo. Non vedo altri sbocchi. Una cosa è certa: non possiamo andare avanti con questo tira e molla». Giuseppe Fedi

Persone citate: Bazzana, Borsi, Bruno Tassan Din, Sergio Borsi, Tassan Din, Vigorelli

Luoghi citati: Roma