Chi fa da sé fa per tre ma attenti alle dita

Chi fa da sé fa per tre ma attenti alle dita Le vittime di una nuova sindrome Chi fa da sé fa per tre ma attenti alle dita Ci E' una nuova sindrome da aggiungere alla patologia del tempo libero: il bricotooe. -Un vero flagello-, afferma il professor Michel Merle, dell'ospedale Giovanna d'Arco di Toul. che e specializzato nella microchirurgia del braccio e della mano, in particolare nelle operazioni di relnnesto. Anche il numero di ferite traumatiche alla mano dovute a incidenti sul lavoro e in leggero aumento, ma le ferite o amputazioni della mano o delle braccia avvenute nel tempo Ubero, da qualche anno crescono in progressione geometrica. Su 3400 operazioni di microchirurgia effettuate l'anno scorso nell'ospedale di Toul. più di 800 erano state conseguenza di un Incidente capitato nel fine settimana, durante attività di «fai da te». Il ferito e spesso un lmple- | gaio, un ingegnere o un dirigente di una piccola società, sulla quarantina, che usa da ! principiante una macchina. Questo fatto diventa spesso I un problema, perche — secondo la previdenza francese—le persone ferite entrano cosi in regime di malattia, cioè a mezzo stipendio. l'per una menomazione che dura al minimo 6-8 settimane. In testa alla classifica della pericolosità fra gli utensili ■ del -bricolage- si trova la sega circolare, perché non ha sufficienti protezioni. -Por- I fa ria tutto — dice 11 medico —. Generalmente la mano destra tiene la marchino, mentre l'altra tiene fermo l'oggetto da tagliare. Improvvisamente la lama devia e prende in un colpo solo pollice, indice e medio della mano sinistra-. Al secondo posto vengono le piccole fresatrici o le piccole piallatrici, che provocano brutte lesioni perché la macchina rimbalza più volte sulle dita, provocando tagli che ia chirurgia non può riparare. Altrettanto terribili sono le seghe per alberi. Classica e poi l'utilizzazione del tagliaerba. il sabato e la domenica. -Generalmente il ferito non ha nessuna conoscenza di motori a due o quattro tempi in fase di compressione. Succede che l'erba tagliata si attacca sotto alla falciatrice e la macchina st ferma. Allora il contadino improvvisamente comincia a levare l'erba dalle lame con le dita, ma siccome il motore era sotto pressione, appena il cilindro è Ubero fa un giro che taglia di netto due o tre dita-. Per gli appassionati del «fai-da-te» l'operazione di relnnesto e oggi possibile a condizione di poter Intervenire in tempo. -La disperazione di un chirurgo-, definisce Merle l'arrivo di un ferito per il quale sono stati commessi lutti gli errori più frequenti nel prestargli le prime cure. Si tratta circa del 30 per cento dei casi. Che cosa bisogna fare durque per garantire il mi¬ glior esito di un'operazione di reinnesto? 1) Avvertire il pronto-soccorso: «Sta per arrivare un uomo con un dito tagliato», perché possano prepararsi a intervenire: 2) In caso di amputazione completa, mettere 11 segmento in un sacchetto di plastica e appoggiare 11 sacco chiuso sul ghiaccio. Si aumenta il tempo utUe per l'intervento: 3) Niente lacci emostatici, ma mano sollevata e fasciata un po' stretta: 4) Niente cotone, compresse emostatiche, mercurocromo. antisettici o antibiotici: 5) Mai caffé o alcol. . . , _ Jean-Louis Bemer ( opi riunì 1* Munir iT-.-rriuiial.jN i Slampa

Persone citate: Louis Bemer, Michel Merle