L'antimateria

L'antimateria ricerche che cos'è L' L'antimateria u ANTIMATERIA è un concetto, un'ipotesi, che si e venuta formando da quando t fisici scoprirono che a ciascun tipo delle particelle elementari che costituiscono gli atomi corrispondono — e hanno un'esistenza reale — delle particelle antagoniste, di massa uguale, ma di segno elettrico opposto. Le particelle elementari più importanti sono l'elettrone (negativo), il protone (positivo, molto più pesante), il neutrone che non ha carica elettrica. Come è noto, si suppone che gli elettroni ruotino, in loro orbite, intorno ai nuclei atomici; mentre questi sono degli agglomerati di protoni e di neutroni. L'antielettrone (o elettrone positivo o posi tonfi fu scoperto nel 1932, tra i raggi cosmici; l'antiprotone, o protone negativo, fu trovato22 anni dopo (e ne ebbe il Premio Nobel, con O. Chambetlain. il fisico italiano Emilio Segrt. dopo una lunga ricerca; per Vantineutrone (scoperto nel 1956) ci vuole un chiarimento. Il neutrone, essendo neutro cioè senza carica elettrica, non dovrebbe avere antagonista; ma se esso non manifesta elettricità, manifesta però magnetismo; e Vantineutrone. per l'appunto, ha proprietà magnetiche opposte al neutrone. I fisici sono andati oltre: hanno scoperto via via molte altre particelle elementari (di brevissima vita) e anch'esse hanno ciascuna la sua antiparticella. E' stato scoperto altresì che, se si scontrano una nartirella e l'antinarticella corri¬ spondente, le due scompaiono, si annichilano: in uno sprazzo di luce se si scontrr.no elettroni e antielettroni; parimenti, ma con l'aggiunta di altre particelle instabili, se l'urto avviene fra protoni e antiprotoni, oppure fra neutroni e antineutroni. La teoria, formulata dal fisico inglese Paul Dirac. secondo la quale, per ogni tipo di particella, esiste una corrispondente antiparticella, non rende conto della circostanza che. mentre le particelle sono presenti in un numero sterminato in ogni minuscolo frammento di materia, le antiparticelle sono invece molto rare, tanto che. per scoprirle, molto hanno penalo i ricercatori. E per forza sono rare: se una qualche antiparticella si aggira in questo ambiente, appena una s'imbatte nella corrispondente particella, le due scompaiono. Questa dosimetria, cioè la circostanza che le particelle siano innumerevoli, mentre le loro antagoniste sono rarissime, ha fatto pensare che. in qualche altro luogo dell'universo, potrebbe darsi una situazione opposta. In quel luogo lontano, un qualsiasi atomo avrebbe impaccati nel suo nucleo antiprotoni e antineutroni, il nucleo avrebbe una carica negativa e. intomo ad esso, orbiterebbero elettroni positivi. Quegli atomi formerebbero delle molecole, le molecole si aggregherebbero in sostanze che potrebbero essere simili alle nostre: sennonché, se si scontrassero con materia nostra, esploderebbero in radiazione Conforme a questa idea, si è concepita una sorta di cosmogonia, cioè una dottrina sulla nascita dell'universo, che, al pari delle altre cosmogonie, è arbitraria, e cioè vale quanto valgono le ipotesi che ~>on /tanno basi sicure. Miliardi di anni fa. dunque, un atomo primordiale, cioè qualcosa comprendente tutta la sostanza del mondo a venire, sarebbe esploso (è il cosiddetto Big Bangi, dando principio a una fuga di ciascuna parte dell'universo dalle altre parti (quel che si dice -espansione dell'universo-): è l'allontanamento reciproco delle galassie, testimoniato da osservazioni astrofisiche. Durante quell'evento, si sarebbero divise due parti, tosto allontanatesi funa dall'altra. Una è l'uniiterso da noi abitato; l'altra parte, perdutasi lontano, sarebbe di antimateria. Così risulterebbe compensato lo squilibrio, per cui la materia è abbondantissima, l'antimateria rara. In quell'altro universo sarebbe regola l'antimateria, eccezione la materia. Sono state pensate altre ipotesi, sulle quali non abbiamo spazio per insistere. Luna di esse tenta di spiegare come l'universo nato con un numero pressoché uguale di particelle e antiparticelle si sia sviluppato poi in modo asimmetrico (vedasi L'Assimetria cosmica tra Materia e Antimateria, di F. Wilczek, in he Scienze, febbraio 1981). Forse, per dissipare le incertezze, sarebbe utile sperimentare, preparando — se possibile — atomi, molecole di antimateria, oggetti antimateriali. Ma come? E appena venissero in contatto con noi o con le nostre cose, svanirebbero in favilla, com 'è detto nel Dies Irae. Didimo

Persone citate: Materia, O. Chambetlain, Paul Dirac, Wilczek