E Garibaldi obbedì al fotografo

E Garibaldi obbedì al fotografo Due libri di immagini E Garibaldi obbedì al fotografo SI riaccendono in libreria le quiete .veilleuses. degli albums di fotografia. Sono viaggi immobili, fife da esplorare in poltrona. La Electa propone una scelta nella storia di Giorgio Sommer. bravo fotografo germanico che a ventitré anni, nel 1857. apre studio a Napoli con il progetto di sostituirsi presso i turisti ai mercanti di stampe: occhio limpido, senso artistico della composizione, una novità a presti concorrenziali: con trenta franchi ci si porta a casa Garibaldi in stereoscopia, fotografato a Pompei. E se le grotte capresi sono troppo buie, eccolo fotografare addirittura le incisioni della concorrema. Fu un progetto commerciale tanto giunto, inevitabile, che ne rimase schiacciato. A fine secolo arrivano le organizzazioni industriali di Brogi e Altnarì. e al bravo Sommer non rimase che vivacchiare: ritratti ai privati, riproduzioni in terracotta dai capolavori dei musei Ila nascita italiana dell'artigianato-paccottiglia. una via giapponese!, scenette di genere (lo scrivano, i castagnoli, il ladruncolo dal lustrascarpe, le portatrici d'anfore, la tarantella), insomma le vecchie marti per t'ia* della tradizione grafica ma • fotomontate.. come tara presto il cinema. Ma era stato intanto, a Napoli, il primo a impostare una sintassi fotografica-industriale: qualità.chiarezza, equilibrio. Suo, forse, il primo -l'ino del Vomero con Golfo e Vesuvio sullo sfondo*, come dire fa cartolina più famota. E furono suoi anche i .reportages. sulla resa di Gaeta (con finti cadaveri in posa dignitosa), sulla campagna contro f .bnjmilt. meridionaii. sulla eruzione vesuviana del 1872. Ritratti privati, briganti e Gaeta nel libro mancano ed è un peccato, la biografia i parziale. Sommer non risulta intero. Ma c'è l'antologia di questo occhio calmo su scultura, rovine classiche e paesaggio: ordinato, scrupoloso, qualcosa più che impeccabile. * * * Sembra la storia anticipata di casa DurrelL 11 babbo mori e la madre e i figlioli dovettero espatriare, e vagabondare nel Mediterraneo per far bastare la magra rendita. 1 ragazzi, così, crebbero sciolti e nervosi, sensibili e aperti: toccarono i germi che possono lievitare scienziati od artisti. Ecco qua tquasi come 'Family and Others Animals.. o .Alexandria Quartetti la vicenda di Alice Maud Gardner, vittima del tracollo paterno e dello spaesamento. con la conseguente felice nevrosi di un suo .lessico fotografico, compilato tra 1907 e 1913 tra Riviera. Sicilia e Inghilterra: zitella altoborghese angloamericana impoverita e trapiantata come una eroina di James. 1 suoi .quartets. sono le foto scattate tra bagni e picnic*, escursioni e vita domestica e fin qui bene, la ragazza è brava, ha buon occhio e comunque queste galtoparderie involontarie tei sono i .principi sul vulcano, cioè i baroni anglo-siculi del marsala, cognati romeni, ufficiali Royal Navy e stelle e strisce sulla villa — * Afon Rive. — dell in tamia palermitana) sono sempre apprezzate. Ma la scoperte — di Lela Gatteschi — è quella del .diario visivo., del piccolo punto-collage proustiano (Verdurir\. con musica e tutto) che praticatv la Gardner (1860-1920) impaginando in certi suoi albums foto e disegni, scrittura e pentagrammi, firme e ritagli, colore e seppia, réclames. biglietti, tipografia. Istinto, sensibilità, gusto? Un personaggio, comunque: davvero una prozia della banda entomologa e romanziera dei Durrell. _ Claudio Savonuzzi Giorgio Sommar, fotografo a Napoli (Electa). a cura di Daniela Palar itoli, pagina 14 con 81 loto, lire 18 000 Mon Rovo (Vallecchi), a cura di G Gramigna. E Muco G Bonini l Gatteschi. M Brunelli. pagine 118 con li? loto, lire 10 000 Fotografia di M. Vannucci (da «Mon rete», Valkchi)

Luoghi citati: Electa, Inghilterra, Napoli, Pompei, Sicilia