Arcisopratragicissimatragedia batte precipitevolissimevolmente di Giampaolo Dossena

Arcisopratragicissimatragedia batte precipitevolissimevolmente La marcia delle consonanti Arcisopratragicissimatragedia batte precipitevolissimevolmente SU richiesta di Flavio Previtale e Oino Papali avevamo proposto di cercar parole che permettano un «giro completo» delle vocali, come In .pazzo, pezzo, pizzo, poeto, puzzo*. Avevamo esempi di parole cortissime, di una lettera, e via via di 2. 3.4. 5. 6 lettere sfratta....). Adolfo Giuntoli (Torino) pensa di arrivare a 8 lettere con .staccare» (separare una giunzione), •steccare» (munire di stecche, ecc.). •sficcare» (stringere il vento al più presto). • stoccare- (maneggiar lo stocco), •stuccare» (riempire o livellare con lo stucco). Direte che • stoccare• non s'è mai sentito: ma se facciamo tanti participi passati femminili, con .stoccata, ce la caviamo. Direte che .sticcare. non s'è mai sentito: e cosa risponde Adolfo Oluntoli? Avevamo anche proposto di cercare un •giro completo» delle consonanti. Silvano Rocchi (Podenzana. Massa Carrara) trova un esempio molto meno stiracchiato di quello che avevamo dato noi. e arriva a 15 parole utilizzando anche l'h: •baro. caro. darò, faro, garo (salsa di pesce). .haro. (canale marino in Canada e ministro di Filippo IV). «faro» (gabbiano). .maro, (pianta) o .marò., .naro. (Agrigento), -pan;(arcaico per paio; uccello). • raro., .sarò., .taro., .varo., .zaro. (arcaico per zara, gioco di dadi). Per la ricerca delle parole -panvocaliche» Giuseppe Aldo Rossi (Roma) ci scrive che .anni e anni fa il rev. Adolfo Orignolo giunse a radunarne 2966. La notizia è stimolante. Non si potrà sapere se. dove e quando questo reverendo pubblicò il suo elenco? Noi. al nostro elenco di parole ■ pan vocalici le. stiamo ancora lavorando, anche se i nostri lettori sembra abbiano gettato la spugna. Mario e Giuliana Bernabei (Torino), che sono stali fra i collaboratori più assidui, ce ne mandano 772. .Questa, scrive Giuliana .penso sia la nostra ultima fatica: mio marito ed io siamo felicemente esausti.. Anche altri lettori, in gara con se stessi, aggiungono nuovi elenchi a quelli che già ci avevano inviato. Rocco Vincenzo (Torino) aggiunge 238 •panvocaliche». Luigi Viasani (Altare. Savona) n» aggiunge 125. Marino Roberti (Torino) ne aggiunge 196. Cominciando -ex novo», un lettore di Bussoleno (Torino) che si firma solo ■ Gaetano» ne manda, a due riprese. 391. Dina D'Angeli (Rovigo) ne manda 268 italiane. 287 francesi. 9 d'altre lingue. Francis Debyser (Parigi) ci segnala che .sequoia, è tanto •interlinguistico» da potersi considerare ■ecumenico. Ci dice inoltre che quasi tutti i linguaggi amerindiani, dagli araucani cileni agli inult canadesi (esquimesi) sono molto ricchi di parole panvocaliche. A parte vanno considerali i contributi di Ferruccio Mongaro (Savona) e Claudio Santacroce (Chivassoi. Ci mandano rispettivamente 275 e 675 parole • panvocaliche» da loro rintracciate «non coniugando i verbi, ed escludendo nomi propri e alterati (cioè diminutivi, accrescitivi ecc.)». Questa regola l'han formulata con parole diverse, ma l'han seguita entrambi rigorosamente. E perchè mai? Si chiederà qualcuno. Non avevamo forse detto fin dall'inizio che si poteva andare da • abituerò» a .Auppierona.» (scegliendo apposta una voce verbale e un accrescitivo)... Ma invece un gioco è tanto più bello quando ci si impongono regole sempre più strette. Ferruccio Mongaro e Claudio Santacroce iian fatto benissimo a giocare cosi, alla caccia delle parole •panvocaliche». Da parte nostra ci riserviamo la libertà (o la licenza) di esser molto più larghi di manica, come spiegheremo la prossima volta. Intanto, la parola «panvocalica» più lunga sembra non sia più di 14 lettere i.strumentalismo.) bensì di 15 (•confrappunfiste>): l'ha trovata Claudio Santacroce. Qualcuno ha di meglio? E quanto alle parole più lunghe. Giuseppe Zaccaria ci scrive da Torino: .precipitevolissimevolmente.. 28 lettere, è battuto da •arcisopratradicissimatragedia.. 29 lettere, sottotitolo di ■ lìutzwanscad il giovane. di Zaccaria Valaresso. Venezia 1724. Leopardi ne cita un verso all'inizio del • Dialogo di un folletto e di uno gnomo». Il verso è: » Voi gli aspettate iman son tutti morti.. Allegria! Giampaolo Dossena