Jannacci & Co: diamo più musica all'ironia

Jannacci & Co: diamo più musica all'ironia Leggera Jannacci & Co: diamo più musica all'ironia IL nuovo album di Enzo Jannacci mi pare riuscito solo a metà e la metà più felice non è quella su cui l'album sembra puntare e che più e stata segnalata dalla critica discografica. Infatti le canzoni E allora concerto. Allora Andiamo e il remake di Prete Llprando soffrono di quella Sindrome Tragica che coglie spesso gli autori ironici (e che ha colto anche Paolo Conte e Giorgio Gaber nei loro ultimi LP). Sembra quasi che dopo aver colto successi e soddisfazioni con brani pieni di divertimento e di vita (nel caso di Enzo: Ci vuole orecchio) fa paura di scadere nella .macchietta, spinga lungo le strade dell'angoscia, e allora altro che •trattasi di canzonetta-.' si parla iti morte ogni pit sospinto, cuore va a rimare con tumore, passano pianti, siringhe, penicilline, guerra, delusioni, imbrogli, pistole. Persino la giullarata comica di Prete Liprando abbandona la calorosa Dicacità del teatro di Fo e diventa serioso canto epico un po' troppo detto, alla Strehler. senza la minima concessione per in risata. A mio parere non è questo il modo più autentico per vivere la tragedia dei nostri giorni o le tristezze dell'epoca della crisi: perché il problema non è più come nella canzone impegnata degli Anni 60 .indicare, la tragedia, ma è essere .contro, la tragedia, esprimere vita, gioia, felicità di comunicare, produrre irrisione e derisione. Ed ecco che tutto ciò salta fuori in altri brani dell'album, disposti come brani minori, e che invece sono sicuramente i più godibili: troviamo una scatenata Genova per noi. e due pezzi a tutta orchestra come Pe- sciolin e Brutta Gente. Qui la voglia di comunicare arriva prima di tutto da una gran voglia di suonare e non possono non tornare all'orecchio memorie degli Anni '40. dello stile .granite orchestra, anche se Enzo lo interpreta con più funky che swing. Ma è proprio la riproposta di questo stile che ha motivato il grande successo musicale della sua recente tournée. Questo stile che dopo l'epoca dei gruppi rock o newu ave. e dopo quella dell'elettronica, ha fatto riscoprire ai ragazzi lo spasso dello strumento naturale, delle sezioni di ottoni, del grande gruppo orchestrale, questo stile sta ormai diventando una tendenza. Lo ritroviamo infatti anche nell'album di Beppe Starnazza e i Vortici (alias Roberto Antoni ex rocchettaro bolognese e Pasquale Minieri ex canzoniere del Lazioi: Che ritmo! L'album i un remake di pezzi di De Angelis. Buscaglione. Pippo Starnazza e Panzeri. Non si tratta di revival e di nostalgia, che nostalgia potrebbe avere Roberto di canzoni figlie di un'epoca nella quale se era nato aveva due o tre anni? Dunque non è un caso di nostalgia: è un sento di scoperta che s'esprime e si confessa da parte di chi per adesso aveva tentato di mimare in rock la poetica dada e futurista del .demenziale'. Ora, con più consapevolezza si va alle radici musicati del fenomeno, e ci si riawicina con piacere ai ritmi orchestrali, ai testi nonsense. a tutto ciò che la canzone d'autore Anni 60 aveva troppo presto considerato .futile, e che invece aveva costituito un grande terreno di crescita della canzone d'autore francese (Boris Vian prima di tutti). Nell'album di Starnazza, soprattutto nel lato A perché il lato B è più vicino a una riproposizione rock di questa musica, si fanno sentire sezioni di sax abilmente manovrate da Tommaso Vittorini, jazzista romano che della riscoperta del pa¬ trimonio orchestrale (dal Vaudeville a Duke Ellingtontiun antesignano. Di Vittorini è recente un suo album con Mario Schtano e un anziano attore del varietà napoletano (Trottolino) intitolato Swimmlng pool orchestra. dove attraverso una spassosa ricognizione della decadenza del jazz contemporaneo tra scrosci di evergreen, atmosfere da piano bar, esecuzioni povere -da strada., rumorismo free, pare trovare gli unici elementi vitali e «nuoci* nella riproposizione del repertorio del teatro di varietà napoletano, cioè proprio delle .macchiette, che tanto spaventano Enzo Jannacci. Tommaso Vittorini curerà anche gli arrangiamenti del prossimo album di Paolo Conte e si può giurare che anche li si esprimerà con precisione questa grande ripresa degli Anni 40, in tutte le loro sfumature. Non so ancora bene cosa significhi e cosa rappresenti questo ritorno dello stile .orchestra' più •ironia», ma è già una tendenza che si segnala. Per la prima volta non si tratta solo di una tendenza afferrabile nei testi, ma anche nella scelia musicale. Non i poco per la nuova canzone d'autore. Gianfranco Manfredi Enzo Jannacci. E aiterà concerto (Ricordi SMRL 6282) Beppe Starnazza e i Vortici. Che ritmo! (GBS 85414) Mario Sentano e Tommaso Vittorini, Swimmlng pool orchestra (Dischi dalla Quercia Q 28011) >4V à Jannacci visto da Bruna

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