Lo stadio non ha conquistato giovani e pubblico femminile

Lo stadio non ha conquistato giovani e pubblico femminile PERCHE' IL CALCIO NON HA AUMENTATO I SUOI PROSELITI Lo stadio non ha conquistato giovani e pubblico femminile Due fra le più appariscenti .specie- dell'umanità, t maschi giovani e le donne, stanno abbandonando gli stadi calcistici. Qualcuno dice che l'allarme i esagerato, per quel che riguarda le donne: esse in realtà a quegli stadi non sono mai andate, e pertanto sarebbe più giusto dire che rifiutano di andarci. Però un inizio di contatti c'era stato, qualche stadio aveva proposto biglietti speciali, qualche società aveva pensato di organizzare, prima della partita, spettacoli di canto e di (lanca, per attirare appunto le donne, oltre che i piovani La tendenza all'abbandono, o alla non frequenza, è palese, nonostante l'emergere di statistiche provvisorie, particolari, legate al divenire di questa o quella realtà locale, a questo o a quel rigurgito d'interesse. Per quel che riguarda i giovani maschi. Ci persino la tendenza ad abbandonare il gioco del calcio, preferendogli altri sport: mentre la federazione • lancia- grosse cifre ufficiali e annuncia trionfi nello sport nella scuola, le società si j preoccupano, cercano di inventare nuovi vivai (Mazzola ha messo a punto per l'Inter una rete di reclutamento fra la gente bene dell'hinterland milanese!. La crisi dell'oratorio, con il suo polveroso cortile dove il calcio era la seconda religione, l'offerta di altri sport affascinanti, «puliti». stanno togliendo al calcio quei praticanti che domani dovrebbero essere spettatori. Ma soprattutto il calcio ha perduto la battaglia della donna. Rifiutando il calcio, o meglio rifiutandosi al calcio, la donna ha pure tolto al calcio qualche uomo, costringendo o convincendo il suo compagno a restarle vicino anche quando c'i il match. La canzone della prima Rita Pavone, .perché perché la domenica mi lasci sempre sola, per andare alla partita di pallone?., pareva essere stata lasciata sociologicamente indietro dal fondamentale intervento di Adriano Celentano a favore del pubblico misto: .Scusi lei non era a tnter-Mllan quel di?.. Si poteva ipotizzare addirittura lo stadio come luogo di flirt. Ma la violenza ha fatto si che, per le poche donne • nuore, avventuratesi sui cosiddetti spalti, la partita abbia presto significato non solo la fine di eventuali flirt, ma addirittura ti teatro per choc antimatchtlisti. Una esperienza di due ore in curva, fra gli ultras, pone ad una donna problemi anche dal punto di vista fisico. Il turpiloquio é soltanto llnizio di quella che può essere un'autentica e non gradita Iniziazione sessuale. Vn uomo, se con sé allo stadio non nei contratti fra Lega. Rai e società, offre sempre più calcio, riempie di calcio la domenica e il lunedi, rende l'abbandono della poltrona di casa simile ad un atto di eroica fesseria. Rimedi possibili, senza cedere alle soddisfazioni provvisorie, quelle cioè per stadi occasionalmente pieni grazie a partite rese speciali dagli ultimi risultati? Fantascientificamente, in tempi di crisi economica, si parla di stadi nuovi. tutti posti a sedere, e coperti, con bar e toilettes facili. Un po' più realisticamente si parla di spettacoli (canto, danza, altro sport) uniti a quello calcistico, per chiamare gente nuova. Oppure si chiedono più giocatori stranieri, per offrire il cosiddetto spettacolo: che comunque significherebbe nuove violenze di tifoserie ancora più eccitate, e nuove attenzioni da parte della televisione, con nuove seduzioni da parte della poltrona. Tesi realistica, lo stadio pattugliatissimo. bunkerizzato anche dal di dentro: ma per conservare gli spettatori che già ci sono, non per attirarne di nuovi. Ultima, necessaria, crudele isado o maso, dipende dai punti di vista) considerazione, questa: e se la rarefazione di pc! i ■ .... ,, ... . . .. . pubblico negli stadi calcistici ! non fosse poi un gran male? , Gian Paolo Ormezzano ha una donna discendente abbastanza diretta, quanto a carattere, di quelle che stavano calme nei carri mentre gli indiani a cavallo stringevano sempre più il cerchio del terrore, un uomo se non ha questa donna si trova, alta fine della partita, senza donna: Nella migliore delle ipotesi, lui i un imbelle che non ha saputo proteggerla. Nella peggiore, lui è un accoltellato che ha cercato di proteggerla. La disaffezione nei riguardi dello stadio e l'impraticabilità dello stadio stesso (parliamo sempre di calcio, ma sta diventando impresa fisica e magari morale anche l'assistere a partite di basket, di pallavolo, di pallanuoto) sono fenomeni abbastanza preoccupanti, che fra l'altro riguardano quello che si credeva essere uno degli ultimi posti sacri del divertimento popolare. La disaffezione, il mancato contagio nei riguardi dei piovani, delle nuove potenziali leve di spettatori, non sono spiegabili con i prezzi dei biglietti d'ingresso: i posti più cari iHinno sempre a ruba, i vuoti maggiori sono nelle curve da tremilacinquecento lire, non molte se si pensa che lo spettacolo é unico, irripetibile, con vaste suggestioni di psicodramma, di partecipazione. La disaffezione, il mancato contagio, nascono caso mai da altre cause. La violenza, già accennata: anche se. orribilmente, sta nascendo un neovoyeurismo, quello dell'andare nei cosiddetti .distinti, (gli antichi popolari centrali) per vedere, abbastanza al sicuro, cosa di brutto accade nelle curve, dove stanno i fanatici: e questo potrebbe significare pubblico nuovo. La violenza sta comunque selezionando, setacciando, raI refacendo il pubblico. Per ogni piovane violento attirato da quella straordinaria e facile palestra di esercitazioni che è lo stadio, che è la curva, et sono dieci piovani non violenti che dallo stadio si sentono respinti. Quanto alla donna, se la violenza fisica la raggiunge soltanto in determinati posti dello stadio, la violenza verbale la colpisce anche in tribuna d'onore. In stadi che non prevedono posti dove la donna possa andare a far pipì, i normale che un signore elegante inviti la donna di fede opposta alla sua a fare, lì in pubblico, cose decisamente più innominabili. Lo stadio è pericoloso, lo stadio è scomodo, la partita raramente .viene bene, come spettacolo. Presto il rifiuto dello stadio potrebbe coinvolgere anche altre specie dell'umanità. Considerando poi che la televisione, per suo progresso fisiologico o per erroracci

Persone citate: Adriano Celentano, Gian Paolo Ormezzano, Mazzola, Rita Pavone