Queste imprese sono un lusso? di Piero Bianucci

Queste imprese sono un lusso? Queste imprese sono un lusso? C'è chi dice: prima dello spazio pensiamo al nostro pianeta - Ma altri ribattono che dalla navetta possono nascere vantaggi per tutti - Dallo sbarco sulla Luna, secondo la Nasa, sono derivate 160 mila «cose utili» tra brevetti e nuove tecnologie Quando nella notte tra il 30 e il 21 luglio del 1969 Armstrong conquistò la Luna, qualcuno disse che quell'impresa era una vittoria dell'intelligenza e una sconfitta della ragione. In questa frase si riassumeva una polemica che. in forme diverse, continua ancora oggi. Benché la sua missione spaziale sia stala dimezzata, lo Shuttle planando per la seconda volta sul deserto californiano ha segnalo un'altra tappa fondamentale nella storia dell'astronautica. Ma agli entusiasmi degli scienziati e dei tecnologi si contrappongono ancora le critiche. 1 dubbi, gli interrogativi di quelli che invece di guardare alla colonizzazione dello spazio si preoccupano dei problemi della Terra. Al tempo delle missioni Apollo tre saggisti. Young. Silcock e Dumi, scrissero un libro-scandalo intitolato // prezzo della Luna. Guardimelo le cose a dodici anni di distanza abbiamo sotto gli occhi i frutti indiretti di quell'investimento che. in lire 1981. fu di quasi 80 mila miliardi. Nuovi materiali eccezionalmente resistenti sono stali realizzati. L'elettronica ha compiuto passi rapidi e giganteschi: I grandi computer come i calcolatori tascabili e gli orologi digitali che ormai quasi tutti hanno al polso sono nipoti dell'industria spaziale, e cosi 1 mi nitelevlsori. le minitelecamere, i controlli automatici per le macchine fotografiche e cinematografiche, la simulazione in tempo reale di fenomeni estremamente complessi, come il controllo delle centrali nucleari. T.a sicurezza aeronautica è mollo cresciuta grazie all'esperienza degli astronauti e alla messa a punto di sistemi sperimentati per la prima volta nello spazio: basti pensare al «navigatore inerziale» che controlla automaticamente il volo dei •Jumbo». E poi. ancora. la tecnologia sviluppala per i viaggi interplanetari é arrivala nei nostri ospedali con i laser oggi usati in sala operatoria e con le conquiste della tele- medicina che consentono ad un solo medico il •monitoraggio» contemporaneo di decine di pazienti sottoposti a terapia intensiva. La Nasa ha fatto un censimento da cui risulla che sono più di 160 mila le «cose utili- derivate dallo sbarco sulla Luna tra brevetti, perfezionamenti e tecnologie nuove. E la «navetta spaziale»? Quali sono gli argomenti a favore di questo incredibile giocattolo tecnologico e quali quelli contrari? Proviamo a vederli separatamente, incominciando dalle affermazioni degli avversari. Le critiche. La prima obiezione riguarda la spesa. Il progrumma dello Shuttle doveva costare sei miliardi di dollari. Invece ha superato i dieci e I costi continuano a salire — e il caso di dirlo — astronomicamente. Per di più i tempi di realizzazione non sono stali rispettali e molli traguardi intermedi del programma continu. no a slittare o vengono addirittura annullali. Tutto ciò mentre un uomo su tre rischia di morire di fame. mentre le più essenziali risorse del pianeta (acqua, terreno coltivabile, energia, materie prime) diventano sempre più scarse a causa di uno sfruttamento piratesco, mentre la -bomba demografica» minaccia il pianeta non meno di quella atomica. Secondo queste critiche, la lotta alla fame dovrebbe diventare l'obiettivo prioritario, la conquista dello spazio un lusso da riservare a tempi migliori. Seconda obiezione: al di la dell'apparenza, lo Shuttle si propone soprattutto obiettivi militari. E' quindi uno strumento di guerra piuttosto che di pace e di conoscenza. A conferma di questo argomento si ricorda che delle 77 missioni dello Shuttle già previste entro il 1986. originariamente 25 erano programmate a esclusivo beneficio del Dipartimento della Difesa, avevano obiettivi segreti e puntavano al lancio di satelliti-spia e di satelliti-killer. Quando poi nella scorsa estate i 43 voli in calendario per i prossimi quattro anni sono stati ridotti a 34. tutte le 11 missioni militari sono state mantenule perché — ha detto il direttore aggiunto della 'Nasa Stanley Weiss — -gli obiettivi del Pentagono sono prioritari'. Terza obiezione: le imprese spaziali avrebbero un aspetto propagandistico che ancora una volta, rientra nella logica politica della lotta tra le superpotenze. Le risposte. Gli argomenti a favore capovolgono queste tre critiche. La spesa. Chi è favorevole agli investimenti spaziali fa notare che oggi la prima industria del mondo, con 600 miliardi di dollari di fatturato, è quella delle armi. Seguono a distanza, nell'ordine, quella del petrolio (350 miliardi), dell'auto (200 miliardi), dell'elettronica (150). La spesa per la navetta in questa prospettiva si ridimensiona. E' in altri sette* che bisognerebbe ridurre gli sprechi a favore della lo*.:? alla fame e del Terzo Mondo. Non solo: tra gli scopi della navetta molli si traducono in vantaggi economie* per tutti e in particolare per i Paesi sottosviluppati. Dei sette esperimenti affrettatamente realizzati (nonostante l'avaria) nella seconda missione dello Shuttle, uno puntava proprio alla ricerca di risorse terrestri con un radiometro a raggi infrarossi, un altro mirava all'individuazione di banchi di pesci e di alghe marine, un altro ancora riguardava la bioingegneria (la coltivazione di girasoli nani in assenza di gravità). Tutte cose di utilità pratica. Inoltre dallo spazio potrà venire una risposta alla domanda di energia quando il petrolio sarà esaurito. L'uso bellico della navetta. Certo lo Shuttle potrà far nascere una nuova e più efficiente generazione di satelliti-spia: questi però non servono a fare la guerra, ma piuttosto a prevenirla, perché solo grazie ad essi é possibile il reciproco controllo tra le superpotenze, unica garanzia — per esempio — del rispetto degli accordi Salt sulla limitazione delle armi strategiche. Lo Shuttle, quindi, va visto come arma di difesa e non di offesa, come una prolezione, non come una minaccia. Oli aspetti propagandistici. Sono connaturati a qualsiasi impresa faccia parlare di sé. ma in questo caso la spettacolarità che fu del viaggio verso la Luna é alquanto ridimensionata mentre hanno il massimo rilievo le finalità scientifiche di ricerca applicata e pura In ricerca applicata lo Shuttle permetterà di colonizza re lo spazio a fini industriali e di espandere le telecomu nicazioni. Nella ricerca pura gli orizzonti che si aprono sono quasi illimitati: basti pensare al telescopio spazia le che dovrebbe essere mes so in orbita nel 1986 e che riuscirà a scandagliare ir i inverso dieci volte più tonta ; no di quanto oggi riescano a . fare i più grandi telescopi a Terra. Le conoscenze che ne | i .-.irremo daranno alla scienza un impulso rivoluzionario. E se in tutto questo c: sarà un aspetto propagandistico, non guasterà. Piero Bianucci Alcuni esperimenti realizzati dallo Shuttle nella seconda missione puntavano alla ricerca di risorse terrestri e marine (Illustrazione di Folon: «La colomba d'oro)

Persone citate: Armstrong, Folon, Stanley Weiss