Tensione nel sommergibile

Tensione nel sommergibile Tensione nel sommergibile (Sagù* dalla 1* pagina) far lavorare I secondi, di parole grosse e di pistole in pugno per incutere rispetto. Pare poi che sulla nave ci sia un tanfo enorme di feci, urina, vomito e sudore: gli svedesi hanno fatto sapere di non tollerare scarichi in mare e sull'unità in balia delle onde e dei venti le risorse igieniche dovrebbero essere agli sgoccioli. Esperti svedesi parlano seriamente di possibilità di ammutinamento. Al «lavaggio del cervello, viene sottoposto anche il capitano Ousjtjin: io sanno benissimo gli svedesi che dopo avergli concesso un canale radio per parlare con la base di Kaliningrad stanno regolarmente ascoltando. Se la vicenda si sbloccherà, l'equipaggio verrà probabilmente ospitato in un'isola dell'arcipelago, dove si trova Kungsholmfortet. un forte facile da sorvegliare. Il capo della polizia di Karlskrona. Dag Felin. ha dichiarato ieri che appena gli uomini dell'equipaggio saranno giunti a terra essi verranno trattati come qualsiasi straniero e saranno giudicati appunto secondo la legge svedese sugli stranieri il che significa che l'equipaggio sarà interrogato più volte in attesa di essere estradato. Secondo la legge sugli stranieri gli uomini dell'equipaggio potranno anche richiedere l'asilo politico in 8vezia. U comandante insiste per ricevere ordini soltanto dai suol superiori diretti da Kaliningrad. Gli svedesi intendono non soltanto interrogare rigorosamente il comandante e tutti gli altri uomini dell'equipaggio, in particolare 11 commissario politico, ma anche esaminare a fondo tutte le parti del sottomarino Ieri sera, c'è stato un attimo di «suspene*. Il comandante ha fatto accendere i motori e li ha fatU girare al massimo regime, tentando ancora una volta di disincagliare il sommergibile: tutto inutile. I militari svedesi hanno sparato diversi colpi di mitra in aria. Alle 19 il governo ha ordinato alle forze annate lo stato di emergenza. A Stoccolma, tut la via. hanno spiegato che il provvedimento è piuttosto frequente e che non è dovuto a nessun elemento nuovo. L'ultima volta lo «stato d'emergenza* era stato ordinato in concomitanza con la crisi polacca, quest'estate. Walter Rosboch

Persone citate: Walter Rosboch

Luoghi citati: Stoccolma