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La Svezia vuole ispezionare il sottomarino C'è tensione a bordo tra marinai e ufficiali Il comandante dell'unità sovietica non cede e rifiuta l'interrogatorio La Svezia vuole ispezionare il sottomarino C'è tensione a bordo tra marinai e ufficiali Frequenti liti e rapido deterioramento delle condizioni igieniche - Gli ufficiali non intendono parlare con ì loro diplomatici, obbediranno solo ai superiori in grado - A Stoccolma unità in «stato d'allerta» STOCCOLMA — Passa un giorno, passa l'altro il sottomarino sovietico .137- si trova sempre con la prua per aria .ncagliato sulle rocce tagliali dell'isola Maikvarn nella zona militare dell'arcipelago di Karlskrona. Il governo svedese ha dichiarato ufficialmente che il tempo gioca a suo favore e che. disponendo di pazienza a non finire, è disposto ad attendere fino a quando i marinai sovietici .non ce la faranno più. Stoccolma ora e intenzionata a fare un'ispezione a bordo del sottomarino. Da palle sua. il comandante Ousjtjln ha fatto sapere che un ufficiale sovietico non accetta di venir -giudicato, da un tribunale militare straniero (come sarebbe il caso nell'interrogatorio richiesto dal governo svedese) e che la sua unita, polche dispone di rifornimenti di ogni genere che possono durare .perlomeno sino agli inizi del 1962.. e disposta ad aspettare sino ad allora cominciando poi a tirare la cinghia e a patire il freddo. E per dimostrare che sul posto chi comanda è lui ha anche disposto che la bandiera della marina con la stella rossa in alto a sinistra sventoli sulla tortetta di gionvi e di notte senza interruzioni. L'atteggiamento intransigente potrebbe anche costare caro: la parte .bassa, dell'equipaggio del. 137. è infatti di origine baltica e. come è normale in Estonia. Lettonia e Lituania, odia i russi e cioè i superiori. I iwchi ufficiali svedesi saliti a bordo del .137* parlano di rapporti assai tesi tra gli ufficiali e i marinai, di calci nel sedere del primi per - Walter Rosboch (Continua a pagina 2 In seconda colonna) Stoccolma - Il sottomarino spia sovietico bersaglialo da fotografi e cineoperatori davanti a Karlskrona