La guerra degli emendamenti può bloccare il decreto-casa di Emilio Pucci

La guerra degli emendamenti può bloccare il decreto-casa La parte più criticata è quella per rimettere in moto l'edilizia La guerra degli emendamenti può bloccare il decreto-casa ROMA — Non avrà vita facile In Parlamento il decreto legge sulla casa approvato venerdì dal Consiglio del ministri. Il provvedimento, sotto il fuoco Incrociato delle critiche, rischia di non essere convertito In Iprrp il ministro dei Lavori Pubblici, Nlcolazzi. difende quella che considera una sua creatura e. in un'intervista a -Stampa Sera-, si è dichiarato pronto a recepire modifiche avanzate non ini|>oria da quale forza politica. Ma difficilmente Il suo appello eviterà una «valanga- di emendamenti che. all'atto pratico, rallenteranno olire misura l'Iter alle Camere La parte più criticala del provvedimento non e tanto quella relativa ari: sfraiil (blocco per i primi due mesi e proroga, a discrezione del pretore, fino ad un massimo di altri quattro mesi), quanto le misure destinate a rimettere In moto I attivila edilizia, sull'orlo del collasso. Dalle sinistre (socialisti compresi) e dall'associazione •Italia Nostra* è scattalo l'allarme: le disposizioni di Nicolazzt sono un incentivo alla speculazione e all'abusivismo. Particolarmente contestato e il principio del -.silenzio-assenso.. Se il Comune, cioè, entro 90 giorni non da una risposta 11 costruttore può tranquillamente incominciare I lavori. Per -Italia Nostra- è una sorta di controriforma. Ancor più significativa è la perplessità di Nevol Querci. responsabile casa del pai: -Si dovranno fare emendamenti su emendamenti-. Il comunista Libertini protesta poi per l'estguitti degli stanziamenti (ammesso che siano effettlvamtnte disponibili). Sulle posizioni di Nlcolazzi è Invece schierato tutto il psdl. La casa, dunque, offre lo spunto per un'altra accesa battaglia politica. Ma non e sicuramente un bene per un settore ormai alla deriva e che rischia dì innescare da un momento all'altro pericolose tensioni sociali. Il quadro e sconfortante. Dopo il fallimento del piano decennale si e andati avanti a fatica con la legge 25. un provvedimento congiunturale che coinvolge direttamente i Comuni. Il nuovo decreto prevede anche integrazioni alla -25.. ma e sempre troppo poco di fronte ad un'offerta di case che e ben al di sotto della metà delle attuali necessità. Le previsioni per 1*81 parlano di 119 mila abitazioni ultimate contro una richiesta che supera il mezzo milione. In pratica, si costruiscono poco più di due alloggi ogni mille abitanti, una media che spinge l'Italia all'ultimo gradino dei Paesi europei. I costruttori non hanno più accesso al credito, molti cantieri stanno chiudendo. Ha ragione Pcrlini a sostenere che il dare una casa agli italiani resta ancora il fatto più rivoluzionario. Ci sono, è vero, decine di migliaia di sfrattati, ma nes suno ha fatto 11 conto ni quanti non riescono a trovare una casa. Tra Roma. Milano. Torino e Napoli il deficit di abitazioni tocca 11 75 per cento. L'unico mercato fiorente resta quello legato alle speculazioni immobiliari, fuori dalla portata del cittadini a reddito fisso anche se disponibili ad enormi sacrifici pur di «avere un tetto-. E cosi si e riscoperta la coabitazione, mentre molte giovani coppie rinunciano al matrimonio o ad avere figli. Dati e cifre che devono far meditare. L'augurio e che il dibattito sul decreto legge sia l'occasione per un impegno costruttivo per sanare una grave piaga sociale. Ma le speranze non sono poi tante. Intanto ce 11 .giallo- del decreto che non risulta essere pervenuto per l'Inserì' mento nella Gazzetta Viticialc. Il fatto lascia adito a molti dubbi dal momento che mezz'ora uo^? il Orti! glio de', ministri, a Palazzo Chig:. si affermava che lo stessi i Spadolini aveva prò semaio immediatamente il testo 'lei decreto al Presidente della Repubblica per la firma. A quel punto, al mi nlstero dì Orazla e Olustizia il guardasigilli avrebbe dovuto passarlo alla Gazzetta Ufficiale. E ai Lavori Pubbli ci si dichiara di non essere responsabili del ritardo e si rimanda la .patata bollente, al dicastero di via Arena la. Ma. si assicura, il .giallo* sarà risolto tra oggi e domani. Emilio Pucci L'EDILIZIA IN ITALIA (Abitazioni ini!iste ed ultimate - migliaia di urtila') -153.3- w

Persone citate: Libertini, Nevol Querci, Spadolini

Luoghi citati: Italia, Milano, Napoli, Roma, Torino