Roma: domani il processo per 8 posti letto vendati

Roma: domani il processo per 8 posti letto vendati Dopo una istruttoria sommaria, rapida e clamorosa Roma: domani il processo per 8 posti letto vendati Imputati: il professor Guido Moricca, il professor Antonio Caputo, un medico, la caposala dell'ospedale «Regina Elena» e una suora ROMA — Per il traffico dei posii-leito al reparto - terapia del dolore- dell'ospedale -Regina Elena- di Roma, cinque persone, tra le quali il primario professor Guido Moricca e il direttore sanitario professor Antonio Caputo, compariranno in giudizio domani, dinanzi ai giudici della terza sezione penali- del Tribunale. Il processo si celebra a conclusione di un'istruttoria sommaria, alquanto rapida e clamorosa, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica Giancarlo Armati, che. prima di formulare le accuse contro i cinque imputati, ha dovuto esaminare un centinaio di denunce e interrogare decine e decine di persone. Mentre il professor Antonio Caputo è accusalo di omissione di atti d'ufficio per non aver vigilalo attentamente su quanto avveniva nel reparlo della -terapia del dolore-, il professor Morrica. il suo assistente Franco Saullo e le caposala Michelina Morelli e suor Agnesita (che si chiama Giovanna Viola) sono imputali di concorso in concussione continuata. Saullo. inoltre, deve rispondere di u:l'altra accusa: esercizio abusivo della professione medica in quanto, pur laurealo, e in possesso di un titolo accademico che in Italia non ha alcun valore, essendogli stalo rilasciato da un'università argentina. Le prime indagini sulla vicenda del -Regina Elena- cominciarono circa due mesi. fa. dopo che i familiari di alcuni ex degenti dell'ospedale rivelarono la loro triste esperienza, accusando Moricca e i suoi collaboratori d'aver preleso gomme di danaro per assegnare loro un posto-letto in tempi brevi, superando le decine e decine di persone che da mesi erano in lista d'attesa per poter essere ricoverate. Le testimonianze raccolte da! magistrato durante l'istruttoria sommaria sono stale ritenute fondale, tant'e vero che a conclusione delle indagini non solo e stata negata al professor Moricca e al dottor Saullo la libertà provvisoria, ma nell'imminenza del processo è slato emesso contro di loro un secondo ordine di cattura per episodi denunciati successivamente da persone che erano ricorse alle cure del primario. Il professor Moricca. un esperi udì fama internazionale nella diagnosi dei tumori, apprezzato in Italia e all'estero per una particolare terapia da lui stesso messa a punto l>?r alleluiare le atroci sofferenze degli ammalali, riceveva quotidianamente decine di appelli e richieste di aiuto dai familiari di persone afflitte dal terribile male. E proprio si ri ni amlo la cronica scarsità di strutture sanitarie e ospedaliere riuscì, secondo quanto sostiene l'accusa, a dirottare i malati verso la sua clinica ■Villa Giulia-, pretendendo poi somme di danaro per favorire successivamente il loro ricovero al - Regina Elena-. In verità, notizia di questo illecito traffico era già arrivata un anno fa all'assessore sanitario della Regione, che però si limitò ad affidare un'indagine interna agli stessi dirigenti del -Regina Elena-. Alle accuse che gli vengono mosse, il primario, che rischia come i suoi collaboratori una condanna da quattro a dodici anni di reclusione, replica affermando di non aver mai avuto, per consuetudine, rapporti diretti con i pazienti

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