Zamberletti: «Credo di aver raggiunto gli obiettivi stabiliti un anno fa» di Liliana Madeo

Zamberletti: «Credo di aver raggiunto gli obiettivi stabiliti un anno fa» Il consuntivo del commissario straordinario per le zone disastrate Zamberletti: «Credo di aver raggiunto gli obiettivi stabiliti un anno fa» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — -Un'operazione di questa importanza non ha precedenti citabili. Sì sarebbe potuto fare meglio Ma gli obiettivi sostanziali che mi ero prefisso, ritengo di averli raggiunti-, dice il ministro Zamberletti. Il 31 dicembre scade il mandato di commissario straordinario per le zone terremotate conferitogli dal governo nel novembre scorso. A un anno dal sismo, egli traccia 11 bilancio del suo lavoro. Mercoledì ha presentato in Parlcmento la relazione conclusiva degli interventi compiuti. Ieri ne ha illustralo I contenuti al giornalisti. Ila ricordato le tappe di questa operazione, -fino alla primavera '81 abbiamo fronteggiato la fase iniziale e drammatica dell'emergenza, con gli attendamenti, l'installazione di servizi sociali e delle strutture che consentissero alle comunità di sopTavvii*ere. Dalla primavera all'autunno abbiamo allestito 40 mila alloggi, fra prefabbricati leggeri e containers. dislocati nei trentacmque Comuni del cratere enei novantacinque della fascia al di là dell'epicentro: è come se in sei mesi avessimo costruito una città per 120 mila abitanti, avendo a disposizione il numero di persone che i alle dipendenze di un Comune di 10-15 mila abitanti. Per un'opera cosi imponente, realizzata fra innumerevoli difficoltà — dalla natura del suolo ai problemi sociali e politici locali, e al trauma di una comunità ferita a morte —. abbiamo fatto miracoli- La seconda fase dell'emergenza ha avuto come nodo centrale il reinsediamento del terremotati, il lavoro cioè per dar loro un tetto. Ma ciò non e stato ancora raggiunto per tutti. Zamberletti parla di uno slittamento di 30-45 giorni sulle previsioni. Confrontando le cifre, per deduzione, si ricava che almeno 30 mila persone affronteranno il prossimo inverno — nella zona del cratere e già caduta la neve — in maniera ancora molto precaria, perché ci sono ritardi nelle installazioni, negli allacciamenti Idrici ed elettrici, nelle assegnazioni. Reinsediamento — d'altro canto — non prelude neppure alla ricostruzione, per la quale occorre una legge che deve ancora essere varala (Napoli in tutto questo, con i suoi 160 mila terremotati, rappresenta un caso a sé). Gl'interventi del commissario straordinario hanno risentilo del comportamento delle amministrazioni locali. Zamberletti cita l'esempio di Colisa (Avellino), che era andato completamente distrullo: -E' stato il primo paese in cui il piano i stato ultimato, il gemellaggio con Bologna ha contribuito a rendere più agevole il lavoro di tutti, anche dei volontari, che hanno trovato disposizioni precise da eseguire-. Il caso opposto e rappresentato da Colliano. sempre nell'Avellinese, distrutto per IWc. Qui non e ancora stato fatto niente. Fra beghe politiche locali, caduta dell'amministrazione comunale, ricorsi al Tar. s'è perso tempo prezioso. Adesso c'é un commissario, il generale Viel. mandato da Zamberletti per avviare l'individuazione delle aree su cui installare i prefabbricati. Le aree sono slate un grosso terreno di scontro fra disparali interessi, con ripercussioni poi sui costi dei lavori di urbanizzazione. Le .mimi lustrazioni .più fragili- hanno dato le risposte meno soddisfacenti. Zamberletti cita ancora il caso di Calabritto (Avellino), andato distrutto per 18'/;. in cui una locale commissione ricorsi non e riuscita a risolvere le controversie relative all'assegnazione delle case: la gente é ancora fuori dai prefabbricati, e il generale Viel da ieri é stato mandato per intervenire d'autorità. Che cosa avverrà una volta concluso il mandato di Zamberielti del riattamento degli edifici pubblici e privati, ancora non effettuato, é un interrogativo che solleva molte preoccupazioni: ci sono banche che già oggi non incassano i buoni consegnati dal commissario, ci sono preventivi che lievitano ogni giorno e fanno saltare le stime effettuale dagli uffici tecnici, ci sono i subappalli — nell'Avellinese si e arrivati a 8-9 per una commessa — che inquinano ogni accordo. Su questo Zamberielti non si é pronuncialo, ma ha ammesso che restane rrerti tanti problemi. Fra quelli che cita, gli emigranti. Chiedono una casa e aggravano la situazione dei loro paesi. I sindaci sono sommersi dalle loro richieste Ma vogliono tornare davvero? Intendono ristabilirsi in Italia e reinsertrsi nella produzione? O e. la loro, soltanto un'esigenza psicologica, il desiderio di non rompere t fili con la terra d'origine e di non rinunciare a eventuali benefici? -E' diventato un fenomeno grande. Va accertato. Richiede altro tempo, e uomini, e energie: dice Zamberletti. allargando le braccia Liliana Madeo

Persone citate: Viel, Zamberletti

Luoghi citati: Avellino, Bologna, Calabritto, Colliano, Italia, Napoli