Mitterrand propone all'Italia periodici incontri di governo di Bernardo Valli

Mitterrand propone all'Italia periodici incontri di governo Spadolini ha trovato una Francia aperta ai dialogo paritario Mitterrand propone all'Italia periodici incontri di governo Le «visite di lavoro» collegiali (capi degli esecutivi più numerosi ministri) si dovrebbero tenere due volte Tanno - Si apre un «affare Giorgia»: il terrorista armeno arrestato in Francia potrebbe essere estradato a Roma scaricando sul nostro Paese le minacce dei suoi compagni di lotta DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PARIGI — Lo spirito carolingio, elle ha accompagnato per sette anni la Francia giscardiana. non ha pesato ieri sull'incontro franco-italiano: il primo a livello dei capi dell'esecutivo da quando a Roma c'è un presidente del Consiglio • laico- e a Parigi un presidente della Repubblica socialista. Al palazzo deh r:;..,eo. un tempo residenza di Madame Pompadour e da più di un secolo sede della presidenza della Repubblica, e poi nel settecentesco Hotel Mattgnon. sede del primo ministro. Giovanni Spadolini ed Emilio Colombo hanno trovato un'atmosfera nuova, non più dominata dall'intesa franco-tedesca. La quale e sopravvissuta alla sconfitta elettorale di Giscard d'Estaing ma e stala resa più elastica, meno vincolante e meno esclusiva, da Francois Mitterrand. Un tempo l'asce ParigiBonn, l'accordo tra le due sponde del Reno, aveva il valore di un dogma per il potere tecnocratico parigino. Il carattere più -umanista- del nuovo potere, anche per ragioni culturali meno chiuso verso la -componente lattnae altresì la rinuncia di Mitterrand a forme di direttorio e la sua diversa concezione del l'Europa, inducono a pensare che i rapporti tra Francia e Italia saranno più naturali Da un lato meno scostanti e dall'altro meno ricchi difru strazloni. La maggior disponibilità transalpina e il mag gior dinamismo cisalpino sono comunque affiorati dagli incontri che il nostro presidente del Consiglio ha avuto ieri con Mitterrand e con il primo ministro Mauroy. E' stato il presidente tran cesc. alla fine del pranzo ulti ciale nel palazzo dell'Eliseo, al momento del brindisi, a di rimirarsi pronto a sviluppare le visite di lavoro collegiali, ossia gl'incontri periodici tra i capi dell'esecutivo, accompa gnau da un folto numero di ministri, come accade da lem no tra francesi e tedeschi, i anche tra francesi e inglesi, i inglesi e tedeschi. E' stala senza dubbio quella la fase saliente dell'incontro: per questo deve essere analizzata, nella sostanza e nella forma. In concreto significa che l'I lalia. rafforzati i suoi rapporti con Bonn e con Londra, soprattutto con Bonn, stabilirà con Parigi relazioni più stret te e distese. Le nuove .visite di Un uro. auspicate da Mitterrand cominceranno dopo o in occasione del viaggio in Francia di Sandro Pertini. in primavera, e avranno un rit mo di due all'anno. Sul piano europeo vuol dire che l'asse Parigi-Bonn viene sostituito da una concertazione più egualitaria tra ; quattro mag glori Paesi della Comunità Con una sostanziale dlf feren za. tuttavia: le consultazioni tra Francia e Germania sono istituzionalizzate da un trai lato ratificato dai due Parla menti e quelle tra Francia gcspfctqsrihsrdtCupatinnasicdSInghillerra da un documento diplomatico. Quelle tra la Francia e l'Italia verranno co strutte sulla proposta milter rundiana. E qui emerge la spetto formale: Interpretando il desiderio di Roma. Parigi ha deciso di aprire una porta anche sulla frontiera alpina, non si limita più a quella sul Reno. L'onorevole Spadolini cita Galileo. .prov>ando et riprovando..... si vedrà cioè nella pratica quale sarà 11 contenuto reale dei nuovi rapporti ira Roma e Parigi. La proposta mitterrandlana. espressa al momento del brindisi, nel palazzo dell'Eliseo, verrà elaborala e discussa dal nuovo ambasciatore Gilles Martinet. che tra qualche giorno presenterà le credenziali al presidente Pertini. Un ambasciatore che dovrebbe dare alle relazioni franco-italiane un carattere diverso. Martine! è un ambasciatore •politico», non é un diplomatico di carriera. E' stalo un dirigente socialista ed è un buon conoscitore del nostro Paese. La scella latta da Mitterrand e significativa. Il presidente del Consiglio italiano ha parlalo con slancio di - cordialità- nel definire il clima In cui sono avvenuti gli incontri parigini. A pochi giorni dal vertice europeo, che si riunisce a Londra la settimana prossima, egli ha parlalo con il presidente francese dei difficili problemi che dovranno essere affrontati o evitati (per prudenza) in quella sede. Uscendo dall'Eliseo, accompagnato da Mitterrand, riferendosi al non facile incontro londinese. Spadolini ha invocalo la .pazienza della storia-. della quale, come storico, e dotato. Tra Francia e Italia s'è una perfetta identità di <t ditte. Il memorandum !».*.> tedesco (il plano Gcr.ocherColombo) per ì! rilancio di una struttura politica europea e stato formalmente ben accolto a Parigi. Mitterrand tuttavia esige che a Londra, insieme con il bilancio comunitario, che gli inglesi vogliono riaggiustare, e la politica agricola comunitaria, si discuta anche il suo progetto di spazio sociale- e di -spazio industriale-. Lo pone come condizione, nonostante la ri¬ luttanza di buona parte del dieci Paesi della Cee ad affrontare quel problema, messo sul tavolo dalla Francia socialista. Durante le tre ore trascorse palazzo dell'Eliseo Mitterrand e Spadolini hanno parlato dei principali problemi internazionali: dal Medio Oriente (anche dell'invio delle trippe europee nel Sinai) al recente discorso di Reagan sulla riduzione delle armi nucleari in Europa. Entrambi si sono dichiarati .molto favorevoli* alle proposte del presidente americano. Con 11 primo ministro Mauroy. il nostro presidente del Consiglio ha affrontato anche la questione dell'estradizione del terroristi. Durante il colloquio all'Hotel Matignon e affioralo brevemente V mattare Giorgiù-, ossia del militante armeno detenuto in Francia, il quale potrebbe essere implicalo nel tentativo di assassinio contro un diplomatico turco a Roma. Gokberk Ergenekon. e per questo potrebbe essere estradato in Italia. Un u udire romano e il diplomatico turco, sfuggito all'attentato, sono a Parigi per un confronto. • Dimitriu Giorgiu-. probabilmente un nome fittizio, e un'autentica patata bollente, poiché i terroristi armeni ne chiedono la liberazione e per questo hanno compiuto attentali a Beirut contro proprietà francesi, e a Parigi, mobilitando poliziotti e gendarmi. Spedito al di là delle Alpi scaricherebbe sull'Italia le minacce dei terroristi armeni, sommandole a quelle delle Brigate Rosse. Bernardo Valli