Muore lo sceneggiato in studio ora prosperano i film a puntate

Muore lo sceneggiato in studio ora prosperano i film a puntate LA TELEVISIONE di Ugo Buzzolan Muore lo sceneggiato in studio ora prosperano i film a puntate Lo sceneggialo televisivo e n crisi? Penso che si possa rispondere senza esitazione di s). E' in crisi, e lo e da un pezzo. Ma bisogna distinguere. Proprio ieri si e concluso il ritratto di George Sand e stasera va in onda la penultima puntata di Adua. Intanto di primo pomeriggio seguila a sfilare un autentico reperto archeologico. Ottocento, del 1959. in olio puntate, dal romanzo di Salvator Gotta. Partiamo di qui. Ottocento e stato uno dei grossi successi di \ mi ':mi ii fa: c'era la politica, l'amore, il Risorgimento, c'era Virna Lisi che era la contessa di Castiglione e andava a letto con Napoleone III imperatore dei francesi mentre l'imperatrice Eugenia (Lea Padovani) si abbandonava tra le braccia del giovane, aitante e irresistibile diplomatico e poeta piemontese Costantino Nigra (Sergio Kant unii, su Un sfondo Antonio Battlstella era un Cavour che si fregava le mani, lieto delle sue trame, e mormorava •Ci slamo. l'Italia e quasi falla-, e. accanto a lui. impellilo. Vittorio Emanuele (un perfetto Giuseppe Pagliarini) si arricciava i baffoni con lo sguardo fisso ai destini della patria e al fianchi delle cameriere di passaggio. Il lutto era manovrato da Anton Giulio Majano. regista specializzalo in teleromanzi di molle puniate, di molti eliciti spettacolari, molte parrucche, crinoline, carrozze e barbe. Il pubblico si appassionava. Gli sceneggiati erano i pilastri della programmazione, un Ottocento contendeva la palma della popolarità a •Lascia o raddoppia?- e a -Il musichiere-. E più erano le puntate, più piaceva. L'impianto era lutto teatrale, e anche l'impostazione degli attori e la recitazione erano teatrali, e il (atto di poter disporre di sette, otto, nove ore per raccontare una storia induceva i registi a prendersela con calma, ad allargare i tempi tanto da creare quel tipico ritmo lento che era detto appunto «ritmo televisivo-. Poi le cose sono cambiate. Negli Anni 60 e 70 sono comparse dapprima timidamente e poi con maggiore (requenza sequenze girale fuori dagli sludi, in esterni, sono l'aperto cielo, e progressivamente la tecnica teatrale e stala affrancata e In alcuni casi soppiantata da quella cinematogradca. In altre parole oggi lo sceneggialo — e il (enomeno sull'esempio dell'America si e dilatato in questi ultimi due o tre anni — tende a trasformarsi in (ilm a puntate. Si. lo sceneggialo e in crisi, ma e in crisi lo sceneggialo vecchio stampo, da studio, con gli interpreti che recitano come se (ossero su un palco¬ scenico, e il regista che sonnecchia dietro le telecamere, e la vicenda sbrodolata per settimane e settimane. E' naturale che sta in crisi perche il pubblico, grazie a una migliore capacita di valutazione, e facendo un paragone con i film e soprattutto con gli svelli telefilm che circolano sul video (e con gli slessi lilm americani a puntate), non sopporta più le storie statiche, chiuse in ambienti non sempre credibili e realizzate con mezzi diciamo casalinghi, e stiracchiate solo per riempire delle ore e (ar scendere i costi di produzione. Ma non e da dire che in Italia non si sappia lavorare nella giusta direzione. Faccio due esempi di sceneggiati recenti che hanno (unzionato bene: -Le ali della colombadi Calderone, un raffinato romanzo di James risolto in sole ire puntate: e .Greggio e pericoloso- di Tarquini. un thriller d'azione galoppante e sfrontato. Tornando alle cose che abbiamo sott'occhio. dirò che Adua e uno sceneggiato confezionato con cura ma recitato -teatralmente - e molto cosi e cosi, e gravalo da un numero eccessivo di puntale (cinque): e che George Sand e stato un tentativo generoso e intelligente, e però non sempre riuscito, di conciliare la classica biografia del grande personaggio — quindi un ruolo mattaloriale al centro, spesso, al limile, condizionante e ingombrante — con una sofisticala elaborazione di elementi anche cromatici e una rigorosa documentazione della materia: e anche qui le puniate potevano essere vantaggiosamente ridotte. Ma intanto lo sceneggialo tv sta prendendo altre vie e non resiste al fascino del cinema. E' la tv che ingloba il cinema o e il cinema che riemerge prepotente attraverso la tv;?

Luoghi citati: America, Italia