I cupi segreti del Tempio Mayor

I cupi segreti del Tempio Mayor IN MOSTRA A PARIGI IL TESORO SCOPERTO A CITTA' DEL MESSICO I cupi segreti del Tempio Mayor dal nostro corrispondente PARIGI — La scoperta è stata casuale, forse come quella dei celebri guerrieri di Riace, e come quella e votata a destar meraviglia. Nel febbraio del '7a. tre anni fa. un gruppo d'operai intenti a scavare un tunnel sotterraneo per installare dei cavi telefonici scoprirono nel centro di Città del Messico, a poca distanza dalla cattedrale, uno dei bassorilievi più importanti dell'arte azteca. una scultura che ha consentito 11 ritrovamento dei resti del più grande tempio della cultura dell'antico Messico. I parigini hanno, primi in Europa, il privilegio di ammirare questi tesori dissotterrati dal «Tempio Mayor» in una esposizione inaugurata In questi giorni al •Petit Palals• dal ministro della Cultura messicano Solanti alla presenza del colleghi francese Lang e italiano Scotti. II motivo dell'incontro, di cui l'inaugurazione della mostra è stata lo spunto, è 11 progetto d'una serie organica di iniziative culturali che abbracci tutta l'area della •latl- I ulta-, un concetto oggi rispol | verato dalla Francia sociali¬ sta. L'iniziativa dovrebbe essere estesa dai Paesi promotori (Italia, Francia e Messico) a Spagna. Portogallo. Brasile e agli altri Stati dell'America Latina. Entro giugno, i ministri s'incontreranno quindi a Roma per affrontare nel dettagli un programma d'azione. Per 11 momento si resta però nella dimensione delle iniziative singole di scambi di mostre itineranti, come quelle riuscitissime italiane a Città del Messico (prima i cavalli di San Marco e ora la civiltà pompeiana) contraccambiate oggi con l'invio in Europa del tesori scoperti negli ultimi anni fra i resti del «Tempio Mayor*. Questo ritrovamento e Importantissimo per gli archeologi principalmente per due motivi. Primo: i templi aztechi sono rarissimi, perchè di solito furono distrutti dagli invasori spagnoli a partire dal 1519. Del .Tempio Mayor,. in base a quanto è stato riportato alla luce, si può essere abbastanza sicuri da precisare che era a forma piramidale, alto diverse decine di metri e costruito in tredici tappe corrispondenti a tredici piani, ciascuno edificato da un imperatore, fino all'arrivo dei •conquistadores». L'edificio era completato da due santuari, uno dedicato al dio della pioggia Tlaloc. l'altro al dio, della guerra. Huitzilopochtli. con la pietra circolare che e stata ritrovata e sulla quale avvenivano i sacrifici umani.alle vittime veniva strappato il cuore e poi venivano precipitate in basso, lungo le scalinate della piramide. Il secondo motivo di interesse per gli specialisti è appunto dato dal ritrovamento in loco di migliaia di oggetti, indispensabili per comprendere 1 riti aztechi, per decifrare 1 segreti di questa civiltà cruenta e per certi versi ancora misteriosa nella sua origine. Un centinaio di questi reperti, dunque, costituiscono il •tesoro» dell'esposizione parigina, a partire naturalmente dal grande monolito circolare che rappresenta la dea lunare Coyalxauhqui. decapitata dal fratello (il dio della guerra) con contorno di simboli guerreschi e sacrificali, serpenti tracciati nella pietra. La civiltà azteca quale traspare appunto dai pezzi della mostra parigina e dalle offerte ritrovate nel «Tempio Mayor». era contadina e guerre¬ sca insieme. Si possono uni mirare infatti statuette zoomorfe o antropomorfe, pesci e conchiglie (simboli della piog già e della vita), barche, ma schere di pietra dipinta, spes so in forma di recipiente, ser penti a sonagli in pietra. Ma anche teste umane, crani con le occhiaie riempite d'avorio o di ossidiana, con un coltello di silice infisso fra 1 denti o nella cavità del naso, che ricorda la crudeltà dei sacrifici umani. Ma più sorprendenti ancora sono tre «pezzi» scoperti fra le offerte del grande tempio. Si tratta di due maschere di pietra verde appartenenti alla civiltà di Teotlhuacan e di una piccola testa umana, sempre in pietra verde, risalenti le prime alla cultura olmeca. ossia rispettivamente agli anni 700-800 della nostra era. e addirittura al mlllenio precedente l'epoca cristiana l'ultima. Tramandate d> generazione in generazione erano finite come tributi pagati agli aztechi secoli e secoli dopo la loro fabbricazione. Sono i reperti più antichi delle civiltà messicane, una sorpresa supplementare per 1 visitatori della mostra, aperta fino al 28 febbraio. _ . _ Paolo Patrutio

Persone citate: Mayor, Paolo Patrutio, Petit