Le fibre ottiche, quasi fantascienza di Piero Bianucci

Le fibre ottiche, quasi fantascienza Un sottilissimo filo di nylon che sta per «esplodere» nelle telecomunicazioni Le fibre ottiche, quasi fantascienza Bradbury. celebre scrittore di fantascienza, in un suo racconto ha inventato il «vetro lento». Questo vetro alla Bradbury aveva un strana caratteristica: la luce, attraversandolo, frenava, diminuendo la sua velocità da 300 mila chilometri al secondo a un decimo di millimetro all'anno. C'è un po' di esagerazione, ma 11 principio è corretto anr.ìi*, scientificamente. In effetti! nel vetro la luce viaggia \AU lentamente che nel vuoto. Nel caso di quel raccont j .o spunto veniva usato in modo molto suggestivo. Poiché 11 «vetro Icilio, era stato applicato alle finestre di una villetta, il proprietario, guardando in casa dal giardino, poteva vedervi eventi di parecchi anni prima. La luce, infatti, impiegava moltissimo tempo a farsi strada attraverso il vetro. E il protagonista trovava consolante veder sfaccendare per casa la moglie morta ormai da parecchi anni. Lo immalinconiva solo il tatto di sapere che di 11 a qualche mese la luce avrebbe finito di attra- versare il «vetro lento», e allo ra per lui la donna amata sarebbe morta una seconda volta, e per sempre. Il vetro alla Bradbury esiste solo nella fantascienza. Ma quasi da fantascienza sono certi tipi di vetro che ormai si producono industrialmente Uno di questi è il vetro delle fibre ottiche. La fibra ottica è fatta di vetro molto puro, molto raffinato. Oeneralmente il vetro è una sostanza amorfa (cioè non cristallizzata) costituita principalmente di silice — o biossido di silicio — uno dei materiali più diffusi in natura, che i chimici Indicano con la formula SI-02. La sabbia, per esemplo, è essenzialmente silice, e il quarzo è silice quasi pura ma allo stato cristallino. Il vetro. Invece, essendo amorfo, è dal punto di vista fisico non un solido, ma un liquido: occorrono milioni di anni perché perda la sua forma, ma a parte questo non è diverso dall'acqua quanto a struttura molecolare. Torniamo alle fibre ottiche. La loro qualità più importante è dunque la trasparenza, che dipende dalla purezza. I vetri comuni, anche quelli di migliore qualità, contengono corpuscoli estranei .almeno nella misura di una particella su mille. E' per questo che il vetro non è mai perfettamente trasparente: le impurità, infatti, assorbono la luce. Nelle fibre ottl-he. Invece, si è riusciti a riuurre 1.inquinamento, a una parte su un miliardo. Cosi sono diventate non solo molto più trasparenti dell'acqua — se l'oceano fosse costituito da fibre otti¬ o i è a . , I i o o a l à, è e o ¬ che ne vedremmo nitidamente il fondale — ma anche più trasparenti dell'aria. Grazie a questo risultato tecnologico oggi possiamo •parlare con la luce»: la voce, normalmente tradotta, dal soliti apparecchi telefonici. In impulsi elettrici, in questo caso viene trasformata in Impulsi luminosi che si accendono. In certi casi, anche 400 milioni di volte al secondo, corrono lungo la fibra per parecchi chilometri, vengono di tanto in tanto amplificati e infine si ritraducono in voce e suoni nell'apparecchio ricevente. Esperimenti di telefonia su fibre ottiche sono stati fatti, tra l'altro, alla Csell di Torino, un centro di ricerca avanzata della Stet. e ora un cavo sperimentale a fibre ottiche è in funzione a Roma. Negli Stati Uniti cavi a fibre ottiche sono applicati a Chicago. New York. Los Angeles. San Francisco e In molte altre città. La fibra ottica ha l'aspetto di un sottilissimo filo di naylon. Il diametro è di appena 125 millesimi di millimetro. Questa esilissima struttura (più sottile di un capello) contiene due parti distinte: un'anima più interna dentro cui corrono gli Impulsi luminosi, a indice di rifrazione maggiore, e una corona più esterna dall'indice di rifrazione più basso. I raggi di luce rimangono praticamente imprigionati nell'anima e la percorrono da un estremo all'altro subendo molte rifrazioni che la fanno •rimbalzare» lungo le sue pareti interne. C'è un piccolo inconveniente, a cui si è già trovato rimedio: i raggi che subiscono molte rifrazioni seguono un percorso più lungo e arrivano dopo quelli che ne subiscono di meno, con il risultato che il segnale appare disturbato ri spetto a quello di partenza; il rimedio consiste nel produrre una fibra il cui indice di rifrazione cresce via via che et si sposta verso l'asse centrale, in modo che i raggi. Inclinati rispetto ad esso viaggino più velocemente di quelli che sono meno inclinati e alla fine «taglino il traguardo» tutti insieme. la fibra ottica sarà, alla fine degli Anni Ottanta. 11 più pericoloso concorrente dei gloriosi cavi coassiali che finora, in collaborazione con 1 pontl-radto. sono serviti per porta re la nostra voce In tutto 11 mondo al cinquecento milioni di apparecchi telefonici esistenti. Tra le prime aziende che si sono buttate in questo che si annuncia un grosso al fare spicca l'americana Corning Corporation, la stessa che ha realizzato lo specchio da 5 metri del telescopio di Monte Palomar (anche quello un vetro piuttosto sofisti calo...). Piero Bianucci

Persone citate: Bradbury

Luoghi citati: Chicago, Los Angeles, New York, Roma, San Francisco, Stati Uniti, Torino