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Dedici giornalisti in Lombardia giudicati dall'Ordine por la P2 I loro nomi erano nelle liste della loggia di Gel li Dedici giornalisti in Lombardia giudicati dall'Ordine por la P2 MILANO — Il Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, nel proprio periodico mensile di cui e imminente l'uscita, comunicherà che. a conclusione dell'indagine cominciata nello scorso giugno sulla presenza di giornalisti lombardi negli elenchi della loggia massonica segreta P2 ha deliberato di aprire procedimento disciplinare nei confronti di quattro giornalisti professionisti e di otto giornalisti pubblicisti. Essi sono, in ordine alfabetico: Franco DI Bella. Massimo Donelli. Paolo Mosca e Giorgio Rossi (professionisti): Massimo De Carolis. Aventino Frau. Cesare Golfari. Luigi Madia. Renato Massari. Mario Pedini. Vitaliano Peduzzl e Aldo Spinelli (pubblicisti). A ciascuno dei 12 giornalisti, di cui saranno valutate le singole posizioni, vengono contestati, oltre al •compor¬ tamento non conforme alla propria reputazione e alla dignità dell'Ordine, la non osservanza dell'art. 2 della legge professionale, il quale prescrive ai giornalisti l'obbligo "di rispettare i doveri Imposti dalla leaità e dalla buona fede, e di promuovere la fiducia tra la slampa e i lettori"*. aderenti al movimento ecologico .Lega di San Francesco». La prima lettera contiene un appello a tutte le comunità religiose, t circoli cattolici, agli asili parrocchiali e a tutto il clero perché collaborino con la ■Prolezione animali» nell'educare 1 ragazzi e i giovani al rispetto di tutte le creature. Nell'aula delle udienze, gremita da seminila persone, c'erano altri rappresentanti di vari movimenti ecologici come il .World Wildllfe Found» che inalberavano cartelli con Il classico panda, l'animale australiano in via di estinzione divenuto simbolo della fondazione, accanto a vistosi striscioni contro la caccia e la vivisezione. Il Papa, che alla fine dell'udienza ha salutalo tra gli ecologisti la presentatrice televisiva Marina Morgan, ha incoraggiato lutti a proseguire nella loro opera in favore dei -nostri fratelli più piccoli».