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Il rinvio immediato degli sfratti probabile, ma non ancora sicuro Il problema discusso ieri da Spadolini coi sindaci delle grandi città Il rinvio immediato degli sfratti probabile, ma non ancora sicuro L'argomento sarà discusso in Parlamento, poi il governo deciderà se seguire la via del decreto, del disegno di legge o di tutti e due - Il ministro Nicolazzi chiede l'approvazione del suo «piano casa» (criticato in parte dall'opposizione e da esponenti della maggioranza) ROMA — Il rinvio Imme-1 diato degli sfratti, per decreto I flegge. è probabile ma non an cora sicuro, Ieri, in un lungo incontro con sindaci e assessori dei grandi comuni, il governo non ha risposto né .none un -si- pieno a questa richiesta. Il problema, si e detto, deve essere risolto in Parlamento: e 11 che si deve vedere quali provvedimenti per la casa prendere per decreto, ad effetto immediato, e quali per ìa tradizionale via del disegno di legge. Il problema e lo stesso di un mese fa: il ministro del Lavori Pubblici Franco Nicolazzi vuole garantire una pronta approvazione, senza modifiche importanti, del proprio • piano casa»; teme che un decreto per rinviare gli sfratti e dare casa agli sfrattati ritardi il provvedimento più ampio, che e criticato In alcune sue parti non solo dall'opposizione ma anche da alcuni esponenti della maggioranza. Cosi, si cercherà di stabilire in Parlamento che cosa mettere nel decreto p che cosa lasciare nel disegno di legge del •piano Nicolazzi*. Solo dopo si farà il decreto. Intanto gli sfratti continueranno ad essere eseguiti, sia pure con la lentezza consueta (scarsa disponibilità e cautela nell'uso della forza pubblica, e motivi simili). n-gfptnbsdtlmtsndtmtPqNSmzqg Nel comunicalo fatto dif fondere da Giovanni Spadoli- ni dopo l'incontro si legge che ->• stato ribadito l'impegno del governo a intervenire nella forma più incisiva e rapida possibile, in un quadro peraltro che deve tener conto della necessità di affrontare il problema in maniera organica, sema cedere alla tentazione di provvedimenti frammentari-. Il decreto, ha spiegato Nicolazzi, probabilmente ci sarà, ma non dovrà contenere soltanto la gradualità degli sfratti. «Cosa chi' nessuno di noi chiede*, ha ribattuto uno degli amministratori presenti, l'assessore alla casa di Roma. Piero Della Seta. Il contrasto tra le forze politiche in Parlamento e. casomai, su quali provvedimenti del plano Nicolazzi passare e quali no. Soprattutto si discute su normative urbanistiche, acquisizione delle aree, procedure: questioni in cui si nascondono grandi interessi. Ieri, con i sindaci, c'e slato, grosso modo, un accordo sull'inserirc nel decreto il rlflnanziamento della legge 25. ovvero i soldi ai Comuni con più di centomila abitanti per acquistare case nuove, costruirne con procedure rapide altre, destinare agli sfrattati una parte delle case popolari. Anche uria parte del ridnanziamento della legge 457. cioè il cosiddetto piano decennale per la casa, potrebbe essere messa nel decreto, riferisce il sindaco di Firenze. Elio Oabbuggiani. Il provvedimento che il governo ha approvato come disegno di legge, e di cui si discute la trasformazione in decreto, rida ai magistrati il potere, che in passato già avevano, di rinviare le esecuzioni degli sfratti fino a sei mesi, dopo aver valutato caso per caso. Ovviamente, se il proprietario ha assoluto bisogno della casa e l'inquilino no. il rinvio non dovrebbe essere concesso. La scarsità di case e. ormai lo riconoscono tutti, un problema grave nella maggior parte dei grandi Comuni. Per non far torto a nessuno, i nuovi provvedimenti governativi riguardano tutte le citta con più di centomila abitanti. Fra i grandi centri, quelli dove la situazione è più grave sono Roma. Milano. Bari e Bologna, almeno a giudicare dal numero delle richieste di sfratto. Firenze. Torino e Palermo seguono a ruota. Diverso e il caso di Napoli, dove dopo il terremoto gli sfratti sono stati bloccati: ma il provvedimento scade il 3! dicembre. s. I.