Con la Ghandi si è parlato di affariUn accordo per la ricerca del petrolio di Marco Tosatti

Con la Ghandi si è parlato di affariUn accordo per la ricerca del petrolio La «premier» dell'India si è incontrata con Spadolini e con Pertini Con la Ghandi si è parlato di affariUn accordo per la ricerca del petrolio Tecnici dell'Eni andranno a New Delhi - Crediti agevolati da parte dell'Italia • Indirà ha invitato il capo dello Stato e il presidente del Consiglio a ricambiare la visita - «Condanno l'intervento di Mosca in Afghanistan» ROMA — Dal dialogo sui massimi sistemi e sui problemi planetari, si e passati a cose concrete. La visita di Indirà Gandhi a Roma ha assunto, al suo terzo giorno, ma in pratica 11 primo di colloqui con le autorità italiane, un indirizzo preciso verso la possibilità di sviluppo nei rapporti economici fra i due Paesi. E' un'apertura anche in termini politici, pur nella diversità delle collocazioni internazionali; diversità che è stata ribadita, con qualche punta polemica, nella conferenza stampa congiunta di cui sono stati protagonisti Indirà Gandhi, il presidente del Consiglio Spadolini e il ministro degli Esteri Colombo. I primi semi per questo fiorire di rapporti sono stati gettati nel febbraio scorso, durante la visita di Colombo a New Delhi. Ieri le prospettive (perché di prospettive finora si tratta) si sono ampliate ulteriormente: una delegazione dell'Eni si recherà In India, per studiare la possibilità di dare vita ad un accordo-quadro per l'esplorazione e la produzione petrolifera, la raffinazione e l'industria petrolchimica. In direzione opposta. dall'India, partirà quanto prima una missione di tecnici ed esperti finanziari: stuelleranno le possibilità di crediti agevolati che 11 nostro mercato presenta. Questo è stato 11 tema principale discusso nell'Incontro a delegazioni allargate. • Siamo veramente non allineati — ha ripetuto la Gandhi — e il nostro interesse per la pace è concreto e reale: abbiamo bisogno di tempo per svilupparci-. Il piano di crescita deciso a New Delhi è Indubbiamente ambizioso. giudicano gli esperti occidentali, e questa circostanza spiega l'Iniziativa diplomatica del governo Indiano verso l'Occidente, la migliore e più proficua fonte di crediti, agevolati e non. Il 91% del piano di sviluppo indiano sarà 'Coperto- da uno sforzo autonomo: il restante 9 per cento è aperto per apporti esterni. Una missione dell'Istituto del commercio con l'estero, guidata dal presidente Deserti, sta per partire per l'India, è stato risposto da parte italiana. Non solo: restano da utilizzare dieci milioni di dollari di una linea speciale di credito: slamo pronti, per 1 '32-83. a dar., vita ad un -country program- di aiuti finanziari, per SO milioni di dollari, a un tasso annuo del 2-2.S per cento. Sono disponibili forniture italiane di camion e fertilizzanti per dieci milioni di dollari, e l'India può attingere sin da ora a 108 milioni di dollari di crediti, per forniture da acquistare in Italia, al tasso annuo dcll'8.5 per cento. E' a questo punto che la delegazione Indiana ha parlato di inviare una missione di tecnici e esperti finanziari a Roma nell'immediato futuro. L'atmosfera di cordialità è proseguita poi nella visita al capo dello Stato Indirà Gandhi ha invitato sia Pertini che Spadolini a recarci in visita ufficiale nel suo Paese: -Con piacere- e stata la risposta. I colloqui hanno messo ili rilievo le convergenze di opinioni esistenti su alcuni punti di politica internazionale (da approfondire anche con altri Paesi): preoccupazioni per la crescente tensione, e la necessita di -difendere la pace — come ha detto Spadolini — attraverso un negoziato globale fra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo-. In quest'ottica, dalla Conferenza di Cancan -si sono dischiusi spiragli incoraggianti-. Il presidente del Consiglio ha auspicalo che la -funzione stabilizzatrice- dell'India fra t non allineati possa rafforzarsi ulteriormente, e ha convenuto con l'ospite sull'impossibilità -di edificare una pace reale in una condizione di ingiustizia, né una vera espansione economica in condizioni di divario di ricchezza-. Qualche nota meno idilliaca è comparsa, durante la conferenza stampa, parlando di armamenti e di Afghanistan. L'India è legata all'Urss dal '71 da un trattato di amici¬ zia, ma .sull'Afghanistan — ha detto Indirà Gandhi — noi abbiamo avuto sempre una posizione molto chiara. Siamo contrari a qualsiasi forma di intervento esterno. Ma — ha aggiunto — non vogliamo che si applichino due pesi e due misure, e abbiamo visto che non sempre l'Occidente ha condannato alcuni di questi interventi-. Le è stato chiesto allora come la sua requisitoria contro gli armamenti sia compatibile con l'acquisto massiccio di • Mirage. e con la politica nucleare del governo Indiano: • Dobbiamo difenderci. — ha risposto — siamo stati aggrediti varie volte. Non abbiamo intenzione di fabbricare la bomba atomica, l'energia nucleare la risentiamo a fini pacifici.. Marco Tosatti