Bozzi ha molti concorrenti per la commissione sulla P2 di Ezio Mauro

Bozzi ha molti concorrenti per la commissione sulla P2 .lotti e Fanfani rinviano a giovedì la nomina del presidente Bozzi ha molti concorrenti per la commissione sulla P2 La sua candidatura sarebbe contrastata dai radicali e dalla de - E* probabile che la scelta cada comunque su un liberale, ma si fanno altri nomi: Fortuna (psi), Marzotto Caotorta e Martinazzoli (de), Galante Garrone e Malagodi - Contrasti nella maggioranza ROMA — L'inchiesta parlamentare sulla P2 non riesce a partire Dopo ritardi, polemiche c rinvìi, tutti i partiti hanno presentato già da dieci giorni i nomi dei loro candidali alla commissione d'indagine, ma ieri in Parlamento era ancora tutto fermo. I due presidenti della Camera e del Senato non si sono incontrati: e poiché tocca a loro scegliere quaranta parlamentari dentro la rosa del candidali, e nominare Il presidente che dovrà coordinare i lavori, la commissione che il Parlamento ha voluto far nascere per indagare su uno degli scandali più oscuri della Repubblica rimane per ora un fantasma. Perché questa partenza frenata, per un organismo chiamato a fare rapidamente chiarezza — per quanto di sua competenza — nei misteri della loggia di Licio Gelli? Ufficialmente, soltanto per ragioni tecniche, e cioè per gli impegni dei presidenti dei due rami del Parlamento, che avrebbero perù già stabilito, si dice, di incontrarsi giovedì. E tuttavia, questi motivi non sembrano sufficienti a giustificare la mancanza di una rapida definizione delle procedure d'avvio della commissione, per metterla al più presto in condizioni di lavorare, cosi come consigliano sia ragioni di opportunità politi ca. sia le attese dell'opinione pubblica. E allora? Sono da escludere, secondo buona fonte, contrasti tra Fanfani e Nilde Jotti. Resta una sola spiegazione che trova d'altra parte indiretta conferma in Parlamento: un contrasto non ancora risolto tra I parliti della mag gioranza sul nome del presi dente, una carica delicata. < di indubbia rilevanza politica. Nonostante le smentite, tra le forze di maggioranza non c'è accordo, e c'è anzi per ora un completo dlsaccottio sul nome del presidente della commissione d'Inchiesta sulla P2. Pur senza che fosse avanzata una vera e propria desi gnazione (peraltro improponibile, visto che la scelta non spetta al partiti), l'orientamento politico generale nelle scorse settimane sembrava favorevole alla candidatura del liberale Aldo Bozzi. Ma questa candidatura (alla quale, si dice, sarebbe contrarla la de. anche se 11 capogruppo democristiano alla Camera. Gerardo Bianco, lo nega) ha incontrato una mina vagante, quando 1 radicali la scorsa settimana hanno avanzato il sospetto di un'appartenenza di Bozzi alla massoneria. Bozzi ha negato e smentito.. .Von * vero — ci ha detto ieri —: io con fa massoneria non c'entro. Intanto, ritrovano spazio altri nomi, come quelli di Loris Fortuna per il pai. di Mar¬ zotto Caotorta o Martinazzoli per la de, di Calante Garrone (suggerito dallo stesso Bozzi). Come si vede, per Fanfani e Nilde Jottl la scelta non è facile. I criteri di massima a cui 1 due presidenti dovrebbero attenersi, sono quelli di un nome scelto, se possibile, tra 1 deputati, per 11 principio dell'alternanza, e nell'arco del partiti minori, perché la de già guida la commissione Moro e 11 psl la commissione Sin dona. Scartati per ragioni diverse ti pri, che è già alla guida dell'esecutivo, e 11 psdi. che ha il segretario Longo coinvolto a torlo o a ragione negli elenchi di Gelli. diventa molto probabile che si guardi al pli. Anche da queste considerazioni era nata la candidatura Bozzi: cosi come ritorna a circolare la candidatura del senatore Malagodi. Mentre si attende giovedì, per capire se Fanfani e Nilde Jottl potranno nominare il presidente e i 40 commissari, la P2 è comunque ritornata anche ieri in Parlamento, con la nomina da parte della presidente della Camera del giuri d'onore, istituito su richiesta dell'onorevole Silvano Labriola per Indagare sulle affermazioni fatte nella seduta del 4 novembre da! radicale Melega Per Melega, Labriola non poteva essere il relatore delle modifiche al regolamento di Montecitorio perché era risultato Iscritto negli elenchi della P2. Ezio Mauro

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