Olivier e Gielgud accendono la guerra tra le due tv inglesi

Olivier e Gielgud accendono la guerra tra le due tv inglesi Si cerca altro pubblico con i Borgia e una saga da Waugh Olivier e Gielgud accendono la guerra tra le due tv inglesi LONDRA — La grande lotta delle reti televisive Inglesi per accaparrarsi gli spettatori Incomincia in autunno e quest'anno e stata sferrata dalla Bbc con una saga di dieci puntatr dedicate ai Borgia, costate miliardi, in coproduzione con gli australiani e gli italiani. La rete indipendente risponde, stranamente, con tredici ore di Ritorno a Brideshcad, tratto dal romanzo di Evelyn Waugh. Dico •stranamente» perché la letteratura, in genere, è predominio della Bbc. mentre il polpettone storico se lo cucinano più volentieri le televisioni private Inglesi, farcendolo di pubblicità. Cominciamo dai Borgia, la saga della perfida famiglia spagnola diretta per la Bbc da Mark Shivas: arrivati alla seconda puntata. Il coro delle critiche e degli spettatori è unanime: non si capisce niente. Adolfo Celi, nella parte del capostipite Rodrigo incoronato papa Alessandro VI. si esprime in un inglese dal forte accento italiano che lo rende praticamente incompren sibile. Chissà perché anche Carlo Vili, re di Francia (uno sctoc co che si mangia le unghie e sembrerebbe incapace di te ner testa al temibile esercito responsabile per il sacco di Roma), parla l'inglese con accento francese. Il Valentino ovvero Cesare Borgia (Oliver Colimi) parla Invece inglese comprensibile. La colpa della terribile con fusione non é solo degli attori, ma anche della sceneggiatura e della regia. Avendo voluto mettere tutta la carne del Ri nascimento al fuoco, c'é un viavai di Orsini, di Dalla Rovere, una scena in un letto se guita dall'avvelenamento i dalla passeggiata di Alessan dro con tutta la sua famiglia per cui anche chi sa la storia (e figuriamoci quei poveretti a Hull oppure York, che questi nomi non li hanno mai sentiti nominare!) non riesce a rac cape zzarsi. Ma dove siamo ora? Ma quello non era ancia lo in prigione nel fotogramma precedente? E perché Lucrezia é tanto carina e tanto brava e assomiglia a una au pair inglese? Non si vedono neanche i miliardi spesi: l'esercito francese consiste in quattro gatti, i costumi sembrano fatti in casa e gli scenari naturali, che certo non mancano in Italia, sono stati o ignorali o mal fotografati. Brideshead Revisity. invece, non fallisce un colpo: il palazzo dell'aristocratico Sebastian Flyt" (il bellissimo Anthony Andrews) é Castle Howard: Oxford e resa in tutta la sua bellezza, la visita a Venezia ha incantato gli spettatori con le immagini della piti bella città del mondo. Anni fa Evelyn Waugh si diceva preoccupato perché, dato die le grandi case e le grandi fortune inglesi non erano sparite come lui si era invece aspettato, le grandi ondate nostalgiche di questo suo romanzo non sarebbero stale recepite. Invece no. e la nostalgia delle Immagini, delle ambiguità omosessuali di Charles Ryder (il bravo attore Jeremy Irons) sono ben riprodotte sul piccolo schermo con una ricchezza di costumi e dettagli e una bella sceneggiatura di John Mortimer che conserva il linguaggio di Evelyn Waugh. Altri assi nella manica non mancano a queste tredici puntate televisive: John Gielgud. nella parte del padre del narratore. Edward Ryder, è — inutile risparmiare aggettivi — assolutamente meraviglioso: perfido genitore, divertito tormentatore, gretto inglese. Gielgud traccia la vignetta del borghese medio-alto. Secondo i critici, tanto Gielgud che Laurence Olivier danno in questo Ritorno a Brideshead la miglior interpretazione della loro carriera. Olivier é Lord Marchmain. Iiadre di Sebastian. che incontriamo a Venezia. -Passa delle ore a prepararsi, io :/i rece arrivo sul set e spero che mi venga l'ispirazione-. dice Gielgud di Olivier, confidando che quest'ultimo avrebbe voluto recitare la sua parte di Edward Ryder. E poi. ancora da venire, abbiamo puntale in Africa. New York. Parigi: e ci siamo già gustati Mona Washbourne nella parte cesellala della Nanny di Sebastian e di Julia, sempre seduta nel salottino di chintz e i ricordini dei bambi ni che ormai sono cresciuti ma che lei tratta ancora come i ■suoi-. E anche Nicholas Orace nella parte del sofisti' calo oxfordiano Anthony Bianche, con i suoi occhiacci che spariscono dietro le pai pebre. é bravissimo. Insomma, non c'é dubbio che gli inglesi (in questo caso Derek Granger. regista di Brideshead) sono stati più bravi a maneggiare le cose lo ro che non le cose nostre, ben¬ ché con i Borgia la Bbc spe rasse di ripetere il successo della serie televisiva 'Io, Claudio-. Ma i Ialini erano più comprensibili e avvicinabili di questi Borgia un po spelacchiati. (iain Servadio Ijuirence Olivier e John Gielgud sono I protagonisti della saga «Ritorno a Brideshead»

Luoghi citati: Africa, Francia, Italia, Londra, New York, Parigi, Roma, Venezia