Il Papa esorta a salvare l'Europa dalla catastrofe

Il Papa esorta a salvare l'Europa dalla catastrofe Discorso del Pontefice al Colloquium internazionale Il Papa esorta a salvare l'Europa dalla catastrofe Accanto alla civiltà e al progresso ci sono «tragedie, sangue, lacrime, crudeltà spaventose» - «Pericoloso conflitto di movimenti» CITTA' DEL VATICANO • - Oggi il problema che ci assilla è salvare l'Europa e il mondo da ulteriori catastrofi-: con voce ferma, malgrado l'apparente stanchezza, papa Wojtyla ha indicato l'arduo obiettivo ieri mattina ai 227 studiosi dell'Est e dell'Ovest che. con altrettanti uditori volontari, concludono stasera a Roma il primo Colloquium internazionale sulle comuni . radici cristiane delle Nazioni . europee. Giovanni Paolo II era perfettamente a proprio agio nell'assemblea senza prece- 1 denti nei secoli che vuole dare una prima ris|x>sta concreta al suo appello di un'Europa unila dal Portogallo agli Urali. Parlava in italiano .per rendere onore al Paese che ci ospita- — ha spiegato, improvvisando —. -ma dovrei parlare nelle varie lingue, anche se per me sarebbe più facile in polacco. Alla fine del discorso, durato mezz'ora, ha voluto salutare ciascun partecipante e ciò ha richiesto tre quarti d'ora (-Ci vuole tempo e pazienza., aveva previsto il Pontefice). C'erano studiosi di ventitré Paesi, dal marxista Garaudy al polacco e sacerdote prof. Tichner che. poco prima, avevano giudicalo in assemblea la sfida fra marxismo e cristianesimo: e ancora il russo Smyav.ski. per" lunghi anni detenuto in lager sovietici e tutti gli altri protagonisti dei dodici carrefours (o luoghi di incontro) in cui passato, presente e futuro delle due Europe da riunire sono stali radiografali in ogni aspetto da ben duecento comunicazioni. -Il Papa si sente anche padre affettuoso e responsabile dell'intera umanità., ha esordito Giovanni Paolo II. Ha ripetuto di aver incluso gli orientali Cirillo e Metodio (inventori dell'alfabeto cirillico) oltre a S. Benedetto fra i patroni d'Europa per sottolineare l'unità cristiana del Continente. • ouerTunirernifismo cristiano che abbatte le barriere, estingue gli odi e unisce tutti nell'amore del Cristo Redentore Universale-. Anche il Colloquium. ha soggiunto, ha lo scopo di .un dialogo fraterno e costruttivo- secondo la sollecitudine della Chiesa e delle .supreme organizzazioni mondiali-. Accanto all'Europa -maestra di cii'iltà- e di progresso — ha lamentato — -c'è pure l'Europa delle tragedie, del sangue, delle lacrime, l'elle lotte, delle crudeltà più spaventose-. • Ma non basta rimanere sul piano accademico — ha specificalo —. occorre anche cerca¬ re i fondamenti spirituali per trovare una piattaforma di incontro fra le varie tensioni e le varie correnti di pensiero, per evitare ulteriori tragedie e. soprattutto, per dare all'uomo, che cammina per vari sentieri verso la Casa del Padre, il significato e la direzione della sua esistenza-. Attuando subito questa visione neo-europeistica dell'Europa unita, malgrado i blocchi, ha citato la comune fede in Cristo di Pascal (francese). Newman (inglese). Rosmini (italiano). Soloviev (russo) e Norwid (polacco). - C'è bisogno di Cristo-, hp. concluso riportando l'appello di Dostojevskij morente — per salvarci dalla disperazione presente in una Europa tentata sempre più dall'ateismo, dall'incertezza morale, dal .pericolo conflitto di idee e di movimenti-. Due ore prima dell'udienza. Roger Oaraudy e padre Joseph Tichner. teologo moralista a Cracovia mollo vicino a .Solidarietà, e autore del volume • La svolta storica: cristiani e marxisti in Polonia-, avevano parlato della sfida fra marxismo e cristianesimo Per Garaudy. marxista eretico espulso dal partilo comunista francese, non sono in crisi la fede cristiana e il marxismo, ma • la cultwa occidentale nella quale si esprimono e che li soffoca-. Nel mondo non c'è una •società cristiana e una società socialista-, ma ìoìo milioni di uomini che .hanno nel cuore l'esperienza cristiana e il progetto socialista: né l'una né l'altra sono un "oppio'. ma un lievito della storia., a condizione che superino i rispettivi limili per dar vita a un dialogo -planetario e non provinciale- se non vogliono decadere. Padre Tichner ha approfondito la meriti polacca del lavoro- dovuta, a suo giudizio, alla - teoria marxista del lavoro- che è divenuta troppo rigida e mezzo di propaganda pei- una lotta ideologica, anziché essere un metodo capace di valorizzare il lavoro umano Lamberto Fumo

Persone citate: Garaudy, Giovanni Paolo Ii, Newman, Roger Oaraudy, Rosmini, Soloviev, Wojtyla