Ustinov: non permettiamo a nessuno di parlarci con minacce e «diktat» di Fabio Galvano

Ustinov: non permettiamo a nessuno di parlarci con minacce e «diktat» II ministro della Difesa russo celebra l'anniversario della Rivoluzione Ustinov: non permettiamo a nessuno di parlarci con minacce e «diktat» Dura requisitoria contro gli Stati Uniti alla tradizionale cerimonia della vigilia - Oggi la parata sulla Piazza Rossa: non vi assisteranno 13 ambasciatori occidentali per protesta contro l'invasione dell'Afghanistan (gli scandinavi per il «caso» del sommergibile) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — La grande parala moscovita del 7 novembre — M" anniversario della rivoluzione — si svolgerà oggi nella Piazza Rossa all'insegna dei gravi contrasti fra Est e Ovest. Ieri, durante la solenne cerimonia che come ogni anno la precede al Palazzo dei congressi del Cremlino (e alla quale hanno partecipato tutti i dirigenti sovietici, fatta inspiegabile eccezione per 11 rapo del partito di Mosca. Vili t or ('.risiimi, il ministro della Difesa e membro del Politburo maresciallo Ustlnov ha | pronuncialo una durissima requisitoria contro gli Siali l'imi, e probabilmente rinca- i rerà oggi la dose nel tradizionale appello alle forze armale dalla balconata sul mausoleo di Lenin. Olà la scella di Ustinov per pronunciare il discorso della vigilia appare significativa: i l'accento che Mosca vuole daré al suo -Natale- é sirenamente militare, e si inserisce J nell'orma! quotidiana polemi- i ca con Washington. Oli Usa e ; la Nato sono siali accusati dal | maresciallo, nel grande palazzo pavesato di rosso, di -imporre uno stato d'assedio, ai I Paesi socialisti, di -destinare | somme astronomiche ai preparativi militari., di .creare situazioni di crisi e focolai esplosivi, ingerendosi volgarmente negli affari interni di altri Paesi e ricorrendo ai metodi del terrorismo internazionale.. E' .assurdo., ha dello, attribuire all'Urss una strategia del -primo colponucleare: se essa rafforza le sue difese é perché altri la co- ! stringono. In particolare gli Stali Uni-1 li sono accusati dal Cremlino j dì .condurre una guerra non dichiarata contro l'Afghanistan, agitare le armi in Medio Oriente, dirigere la politica espansionista degli aggressori israeliani., ma anche di sostenere .regimi impopolari e tirannici- come quelli del Salvador e del Cile, o .razzisti. come quello sudafricano. • Ignorando le lezioni d -Ila storia ■— ha aggiunto Ustinov — essi incoraggiano la rinascita del militarismo giapponese e contribuiscono a rafforzare il potenziate militare della Cina, sperando di servirsene per i loro fini imperialisti contro l'Unione Sovietica-. Oli Usa sono accusati di «rimettere in discussione quanto di positivo si era ottenuto nei rapporti con l'Urss.. Vogliono trattare da posizioni di forza? .Mai in passato e meno ancora oggi — ha detto Ustinov — abbiamo permesso o permetteremo a chiunque di parlarci nella lingua della minaccia e del diktat.. Le .forze reazio¬ narie, sono anche accusate di • voler liquidare il sistema socialista in Polonia, per restaurarvi un ordine borghese-. Ole, ha aggiunto il maresciallo, -non sarà mai-. L'Occidente replica boicottando la grande festa militare e popolare, che per la prima volta in molti anni sembra destinata a svolgersi senza il consueto sfondo di una Mosca innevata. Sedici amba- sciatori non saranno presenti. Sono quelli di stati Uniti. Canada. Oran Bretagna. Italia. Francia. Germania, Portogallo. Spagna. Belgio. Olanda. Lussemburgo. Giappone e Australia, già assenti per l'Afghanistan dalla parata dell'anno scorso: ad essi si sono aggiunti ieri quelli di Svezia. Norvegia e Danimarca, mettendo la loro decisione in diretta relazione con la vicenda del sommergibile -137- nelle acque svedesi. Del boicottaggio, ovviamente, i mass-media sovietici tacciono, e cosi continuano a mantenere il silenzio sulla vicenda svedese dopo le poche righe trasmesse mercoledì dall'agenzia Tass. I giornali sono un inno alla rivoluzione, con le prime pagine a inchiostro rosso e dedicano la loro attenzione alle celebrazioni politiche dell'anniversario: l'Ordine di Lenin di cui é stato insignito giovedì Kirilenko (una chiara sebbene superflua smentita alle voci circolate in Occidente di una sua defenestrazione dal Politburo. con il capo del -Kgb- Andropov): le onorificenze attribuite a scienziati, letterati, artisti: la pubblicazione sulla rivista letteraria Novi) Mir di una quarta opera di Breznev, le -memorie - che devono fare da introduzione alla sua trilogia da tempo pubblicata: il titolo di -Eroe dell'Unione Sovietica- attribuito al maresciallo Kullkov (comandante in capo delle forze del Patto di Varsavia) in occasione del suo sessantesimo compleanno. Il contorno consueto alla grande festa dell'Urss. Insomma, ma inasprito quest'anno dalle dure parole di Ustlnov. Fabio Galvano | i i Mosca. Il discorso del ministro della Difesa Ustinov

Persone citate: Andropov, Breznev, Kirilenko, Lenin, Ustinov