Ferrovie, Spadolini sblocca la vertenza (gli aumenti entro il «tetto» del 16%) di Gian Carlo Fossi

Ferrovie, Spadolini sblocca la vertenza (gli aumenti entro il «tetto» del 16%) Scongiurati gli scioperi, nuovo incontro a dicembre sui contratti pubblici Ferrovie, Spadolini sblocca la vertenza (gli aumenti entro il «tetto» del 16%) ROMA — Due incontri importanti Ira 11 governo e i sindacati — uno a Palazzo Chigi, l'altro al ministero del Bilancio — hanno consentito ieri di sbloccare la vertenza dei ferrovieri e di evitare nuovi scioperi a breve scadenza; di programmare per i primi di dicembre un confronto con Spadolini sul problema dei rinnovi contrattuali riguardanti oltre due milioni e mezzo di pubblici dipendenti: di approfondire aspetti essenziali della politica economica, con particolare riferimento agli Investimenti, all'occupazione, alle aziende in crisi. Non si è parlato, invece, di costo del lavoro e di patto anti-lnflazlone. in attesa che si risolvano i contrasti fra le tre confederazioni sulla questione della scala mobile. Spadolini, presente il ministro dei Trasporti Balzamo. ha concordato con Lama. Camiti e Benvenuto di far riprendere ril novembre le trattative per il rinnovo del contratto nazionale del ferrovieri e di compiere ogni sforzo per far approvare sollecita mente la legge di riforma del l'azienda delle Ferrovie dello Stato. .Le condizioni politiche poste dai sindacati e sostanzialmente accolte dal ministero — ha dichiarato Balzamo — sono state avallate dal presidente del Consiglio. Questo permette di avviare rapidamente i negoziati. Tali condizioni si riferiscono alla riforma dell'azienda, alla triennalltà del contratto e al riconoscimento delle anzianità pregresse*. Anche 1 sindacati hanno assunto qualche impegno, che tiene conto delle difficoltà generali. «A Spadolini abbiamo manifestato la nostra disponibilità — ha detto il segretario generale aggiunto dei ferrovieri Cisl. Aiazzi — a rispettare il tetto di inflazione che governo e confederazioni dovessero nel frattempo concordare per il 1982 e il 1983. Però, il Ulto non può riguardare assolu¬ tamente il 1981. dato che la categoria ha firmato un contratto-ponte valido per un anno e mezzo, già scaduto dal dicembre del 1980.. Per il 1981 le richieste sindacali restano ancorate al riconoscimento delle anzianità pregresse (cosi come è avvenuto per la scuola) e alla revisione dei parametri retributivi; per il biennio '82-83 si dovrà tenere conto dei recuperi di produttività. Nel prossimo incontro Spadolini-sindacati, previsto per i primi di dicembre, si cercherà di trovare «una soluzione razionale' per avviare dai primi del 19821 negoziati sul rinnovi del contralti del pubblici dipendenti, non trascurando le difficoltà esistenti nel Paese e l'esigenza comunque di non superare il tetto del 16%. »17 governo, cioè, sembra essersi reso conto dell'impossibilità di far slittare la contrattazione nel settore pubblico, ma si preoccupa di contenere i miglioramenti». I problemi degli investimenti e dell'occupazione hanno impegnato per ben sei ore. al ministero del Bilancio. 1 ministri La Malfa. De Michelis (Partecipazioni Statali) e Di Oiesi (Lavoro) insieme a una | delegazione della federazione i Cgil-Cisl-UU guidata dai segretari confederali responsabili di settore Oaravlnl. Del-Plano. Mattina. Le cifre for- j nitc dal governo per gli investimoliti sono staio giudicate accettabili, mentre sono stati definiti .poco confortanti» i dati riguardanti l'occupazione. Critiche sono state espresse dai sindacalisti al •fantomatico fondo di investimenti., che è già sceso a 6000 miliardi. • Una somma — hanno rilevato Trentin e Delplano — troppo esigua di fronte alla gravità della crisi e ai drammatici riflessi sull'occupazione, ed inoltre mancano le destinazioni: De Michelis ha precisato che nelle Partecipazioni Statali possono essere spesi 2500-3000 miliardi, ma i sindacalisti hanno obiettato che non sono chiari .né i canali di reperimento, né i modi di impiego.. La Malfa ha avvertito: -Se non si trova un accordo globale per il patto anti-infinzione, con la conseguenza dello sfondamento dei 50.000 miliardi di deficit stabilito, tutto andrà a svantaggio del fondo dei 6000 miliardi.. Un altro Incontro, più concreto, si terrà giovedì fra 1 ministri finanziari e i sindacati. Oli ultimi dati disponibili sulla crisi suscitano In tutti viva preoccupazione e reclamano uno sforzo comune. Dal luglio 1980 al luglio 1981 c'è stato un calo di 247.000 lavoratori in agricoltura e di 157.000 nell'industria e per i prossimi dodici mesi si prevede, se non ci saranno novità, una ulteriore riduzione di 250-300.000 posti) Gian Carlo Fossi

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