La scienza cenerentola in tv di Ugo Buzzolan

La scienza cenerentola in tv LA TELEVISIONE di Ugo Buzzolan La scienza cenerentola in tv Che cosa fa la televisione oggi per la diffusione scientifica? Il problema non é nuovo, ma si i riproposto ieri, particolarmente, in occasione della ripresa per lo Shuttle. Oggi c'è una grossa richiesta di informazioni scientifiche. Viriamo ooni giorno sprofondati nella tecnologia, ci serviamo della tecnologia, assistiamo a imprese spaziali, veniamo, anche sul piano politico, interessati a rarie questioni scientifiche, dall'ecologia allo sfruttamento dell'energia nucleare. In troppi non sappiamo nulla di scienza, non conosciamo nemmeno bene il .granello di polvere., dell'universo su cui poggiamo i piedi, le sue deficienze, le sue risorse. E. ripeto, il desiderio di apprendere c'è. ed è esteso, e in ogni caso esiste un pub-1 bllco formato dalle generazio- ! ni più recenti che non conti- iterano cultura soltanto I Pro- | messi Sposi. Ma in questo settore qual è j a contributo della televisione? Va detto subito: scarso. Qui si parla di televisione in generale, e praticamente bisogna togliere subito dal discorso le tv private che non si occupano ; i mai di informazioni sdentiti- i ' che. e considerare minimo l'apporto delle tv straniere. salvo forse alcune poche cose sulla Svizzera. Resta la Rai che. come tv di Stato, avrebbe un preciso dovere culturale da assolvere. Ma anche la Rai fa molto poco. Ogni settimana, al martedì, va in onda una bella trasmissione. La vita sulla Terra, che illustra come e per quali processi fisici e chimici — e non per colpi di bacchetta magica — sono comparsi e si sono sviluppati e modificati gli esseri viventi sul nostro pianeta. E' una trasmissione veramente affascinante, chiara, semplice, con immagini che fanno spettacolo. Ma è inglese, la Rai l'ha comprata dalla BBC. Ed i l'unica della settimana ad avere un posto di rilievo e di richiamo, e quindi a rivolgersi ad una platea vasta. C'è la rete 3 che manda in onda Delta al martedì (l'altro ieri ha trattato la menopausa! ma il pubblico è ristretto. E la rete 2 ha Essere donna, essere uomo, ma la rubrica, pudicamente, è stata confinata e nascosta ad ora tardissima, quando tutti Tonfano o hanno l'occhioche slitta. Bisogna che la Rai si svegli. L'informazione scientifica non è facile da realizzare, ma non si può risolvere il proble¬ ma comprando all'estero come si compra Fonzie e soci, o mandando avanti sempre e solo il pur ottimo, prezioso Piero Angela. Proprio perché è una materia complessa da trasferire sul teleschermo in forma piana e attraente, è indispensabile una programmazione seria. C'è una programmazione del genere in Rai? No. non risulta, non è mai stata resa nota, non ha mai dato segni concreti di vita. In un momento come questo in cui la scienza è fatto quotidiano ed escono con frequenza libri e pubblicazioni e i giornali — ogni mercoledì La Slampa — dedicano pagine speciali alla informazione scientifica, la Rai si muove pigramente come se non le importasse nulla di perdere l'autobus. Magnifico assistere alle cronache di imprese spaziali: ma al di là delle emozioni e della possibile retorica di circostanza, c'è tutto un mondo e un lavoro scientifico da accostare per scoprire il quale non bastano coraggiose iniziative di singoli o programmi stra; meri Si, la scienza è ardua da j trattare, ed è più spiccio, sulle sorti dell'umanità e sui suoi > rapporti con l'universo, far leggere l'oroscopo dall'annun' ciafrice.

Persone citate: Piero Angela

Luoghi citati: Svizzera