Il computer guida l'auto giapponese alla conquista dei mercati europei

Il computer guida l'auto giapponese alla conquista dei mercati europei Al Salone di Tokyo modelli a basso costo e consumi sempre più limitati Il computer guida l'auto giapponese alla conquista dei mercati europei dal nostro inviato speciale i „ „ dal nostro inviato speciale TOKYO — Le Case automobilistiche giapponesi hanno certamente lavorato di più. negli ultimi dieci anni, a progettare macchinari per costruire automobili, che non per l'automobile stessa. Risultato: costi e qualità ne hanno beneficiato al punto di Incrementare vertiginosamente le vendite, dimostrando una volta di più che per la produzione di massa gli elementi determinanti sono elevata affidabilità e basso costo. Sull'affidabilità la produzione giapponese é ancora inferiore a quella europea, ma si sta avvicinando a ritmi accelerati; i bassi prezzi di vendita sono ottenuti con bassi costi di produzione grazie a un sistema d lavoro estremamente responsabile. Non ci sono agitazioni sindacali, l'assenteismo é pressoché inesistente, ognuno risponde dell'operazione che compie. Raggiunto questo obiettivo determinante si é passati, nel recente periodo, ad un più accurato progetto della vettura, soprattutto per quanto riguarda produzione di motori a basso consumo e minimo inquinamento. In Giappone le leggi sul gas di scarico sono severissime ed é questo uno dei motivi per cui le Case europee riescono difficilmente ad ottenere l'omologazione per le lo re v» u are. anche m le importazioni »ono libere. Nei dieci gior.: trascorsi a Tokyo, abbiamo 'luto circolare tre Fiat (tu*»* Xl/9). una Alfa Romeo Aletta, tre Volkswagen (luti. Golf), sette-otto Mercedes, due Bmw e tre Volvo. Ha detto Toshlo Nakamura. presidente della Jama. la potente associazione giapponese del fabbricanti di automobili che .il forte sviluppo della motorizzazione in Gtap- pone (circolano circa 38 milioni di autoveicoli) no determinato tre problemi sociali: sicurezza del veicolo, inquinamento, rumore. I risultati ci sono: il numero degli incidenti mortali i diminuito in 10 anni del SO per cento: l'inquinamento da gas di scarico è stato ridotto al minimo», mentre per i rumori c'è ancora della strada da percorrere, ma tutte le Case costruttrici •hunno fatto e stanno facendo notevoli sforzi in questo senso.. .Adesso — ha aggiunto — il problema più urgente da affrontare è quello del risparmio energetico, e proprio il 24* Salone dell'automobile che si sta svolgendo a Tokyo (aperto il 30 ottobre si concluderà il 10 novembre) è l'espressione della nuova filosofia operativa. Nessuna novità rivoluzionaria, infatti, per quanto riguarda la linea delle vetture che presentano un design sempre più •europeizzato», orientato verso le esigenze estetiche del mercato comunitario: una nuova conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, che Tokyo guarda con crescente interesse all'Europa. Nel 1980 l'industria giapponese ha esportato 4 milioni di automobili, di cui oltre un mi¬ lione nella sola Europa. T -, „I«M r.-mirv> lione nella sola Europa. La tecnologia elettronica rappresenta, pertanto, il vero interesse della rassegna. A questo proposito l'Alfa Romeo — per la prima volta a Tokyo in seguito all'accordo con la Nissan — ha esposto 11 motore modulare, già presentato a Francoforte, che permette, attraverso un sofisticato sistema, di funzionare a 2 o a 4 cilindri con un notevole risparmio di carburante. Altri apparati tecnologici sono presenti nel prototipo •Pwd ìooo. della Nissan: nel modello -Rivale» della General Motors e nella -Lively». ancora della Nissan, una vettura (anch'essa prototipo) per handicappati, dotata di un sistema di segnaletica 'acustico» che permette un limitato uso delle braccia ed una guida basata soprattutto sulla voce e sui piedi. Nel grande stand della Nissan e anche esposta la »Cherry ». la vettura che. salvo qualche lieve modifica, sarà il modello Alfa-Nissan. Non l'abbiamo potuta provare e quindi non possiamo dire nulla sulle prestazioni. Possiamo, invece, dire che l'estetica è piuttosto anonima e. rispetto ai nostri modelli di pari cilindrala, molto meno spaziosa L'informatica — che con- sente una guida sempre pi .,™,lrnll»la sente una guida sempre più .controllata ■ — trova a Tokyo la sua espressione più ardita nell'.electro gyrocator» della Honda. Attraverso un computer fornisce all'automobilista la rotta, la direzione e il percorso più sicuro da seguire di notte o su strade non conosciute. La vettura più economica del Salone é la .Subaru» 500 ce. che percorre 29 chilometri con un litro di benzina a 60 km ora. Questa piccola automobile (richiama nell'estetica la Mini inglese, ma e ancora più ridotta nelle proporzioni), viene presentata come un miracolo della tecnologia giapponese, anche se alcune vetture europee di pari cilindrata (la Panda 30 della Fiat, ad esemplo) a 80 chilometri l'ora ottengono praticamente gli stessi risultati. Stando nel settore delle auto ■miniaturizzate, (se auto si possono ancora chiamare), il primato spetta alla .Suzuki. che presenta una vetturetta di 40 ce. la - Svi.. la quale percorre 50 chilometri con un litro di benzina. Intanto, in occasione del Salone, la Honda ha annunciato che a metà mese lancerà sul mercato giapponese un nuovo modello che. per il momento, non sarà esportato, la ■ Honda City. 1200 ce. a 4 ruote motrici, ad un prezzo molto basso per lo slesso mercato giapponese: da 598 mila a 780 | mila yen a seconda del modeli lo. ossia da 3 a 4 milioni di lire. Per concludere, la vera no| vita della rassegna di Tokyo | — come ci ha detto un espositore europeo — .non sta nell'aspetto esteriore delle vetture che non raggiungono il nostro livello come qualità, design e confort, ma nel modo in cui si costruisce l'automobile in Giappone: robotizzazione, organizzazione del lavoro, struttura dei costi.. Renzo Villare I 11 FRDfjRTAZIONE DI VEICOLI (>IAPPONE£l ESPORTAZIONE DI VEICOLI GIAPPONESI migliaia 01 IMITA 6 000 - 1971 72 73 74 76 76 77 78 79 80

Persone citate: Cherry, Jama, Lively, Renzo Villare, Toshlo Nakamura