Camera, scontri e insulti pr battuto sul regolamento di Alberto Rapisarda

Camera, scontri e insulti pr battuto sul regolamento 153 mila emendamenti non saranno discussi in aula Camera, scontri e insulti pr battuto sul regolamento Gazzarra dei radicali contro Nilde Jotti - Espulso Voti. Melega Solidarietà tra gli altri partiti: I comunisti applaudono un missino ROMA — I 53.366 emendamenti presentati dai radicali contro la riforma del regolamento della Camera sono un'arma spuntata. I deputati !:-;inno deciso ieri sera, con una votazione e stragrande maggioranza, che la montagna di emendamenti non sarà discussa in aula. Toccherà alla giunta per il regolamento sintetizzare in poche proposte 11 senso delle modifiche dei radicali. Deciderà poi l'aula, a maggioranza assoluta, cosa fare. Da oggi comincia la discussione generale. A questa conclusione la Camera è giunta dopo una giornata costellata di Incidenti innescati dalla pattuglia radicale. O meglio, da una parte del gruppo. Si è avuta infatti l'impressione che non tutti 1 deputati del pr concordassero con l'atteggiamento dei »pannelliani* di stretta osservanza. Le prime avvisaglie c'erano state in mattinata, quando l'on. Cicciomessere aveva in¬ direttamente dato delta •fascista- alla presidente Jotti. che non era in quel momento in aula. Ma il peggio è accaduto nel pomeriggio. Un radicale, l'on. Melega. è stato addirittura espulso dall'aula per le sue intemperanze. L'offensiva radicale ha preso per prima di mira la on. Jotti mentie leggeva le decisioni della giunta del regolamento. La voce della Jotti si è potuta udire a stento, perché gli on. Aglielta. Cicciomessere. Melimi, Tessati, l'hanno interrotta in continuazione. 81 è vista ancora una volta la on. Aglietta dirigersi verso il banco della Jotti e strappare il regolamento della Camera foglio per foglio. .Prendo atto che il presidente del gruppo radicale fa a pezzi il regolamento, notava, tra gli applausi di de e comunisti, la Jotti. L'on. Cicciomessere si avvicinava anche lui alla presidenza dicendo frasi incomprensibili per il tumulto. •Fuori, fuori, urlavano i democristiani, mentre una trentina di com- , ll^fi^l'T^.T.^™»; tare scontri diretti e assalti alla presidenza. Come in un gioco delle parti, alla Aglietta subentrava l'on. Melega. che scendeva nell'emiciclo per urlare con insistenza le ragioni dell'opposizione radicale. La Jotti lo riprendeva per tre volle e alla fine ne ordinava l'espulsione. Melega allora si girava verso il capogruppo socialista Labriola, seduto a pochi passi da lui. e gli gridava: • Vai ria tu. Fuori di qui. Vai nella P2. Fai come ti dice Pertini. I induisti non facciano la riforma del regolamento-. A questo punto la Jotti ordinava la sospensione della seduta e Melega veniva espulso, sotto la scorta dei commessi. Il comportamento aggressivo e vittimistico a tulli I costi dei radicali finiva col creare solidarietà anche tra i gruppi più distanti tra loro. Ieri, per la prima volta dalla nascita delia Repubblica, si sono visti alcuni deputati comunisti applaudire un missino. Il capogruppo del msi Pazzaglia era stato invitato con scherno ad iscriversi alla de dal radicale Tessart (ex deputato comunista). Pazzaglia aveva replicato sprezzante tra gli applausi: .lo sono stato sempre fedele alle mie idee. Non son come te che hai già cambiato una polta*, Lo scambio di invettive non si concludeva in aula. Nel • transatlantico• il capogruppo socialista Labriola definiva Cicciomessere .un incidente biologico.. Questo gli ribatteva: .Venerabile compagno.. In mattinata, con un comunicato tardivo, t radicali avevano reso noto che erano disposti a ritirare una parte consistente dei loro emendamenti, chiedendo però una sospensione dei dibattito e l'inizio della discussione sulla fame nel mondo. Solo dopo si sarebbe riparlato del regolamento. La proposta era considerata strumentale e non veniva presa in considerazione. Alberto Rapisarda

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