La Cgil divisa rinvia al congresso una decisione sol costo del lavoro di Gian Carlo Fossi

La Cgil divisa rinvia al congresso una decisione sol costo del lavoro I sindacati non accolgono l'appello all'emergenza di Spadolini La Cgil divisa rinvia al congresso una decisione sol costo del lavoro Le assise si terranno dal 16 al 21 novembre - Spaccatura tra la componente socialista (più disponibile nei confronti di Cisl e Uil) e quella comunista - Contrasti sui punti di contingenza ROMA — Una proposta unitaria sul costo del lavoro, che rifletta una chiara dispo n ibi in a a concludere il paltò a l contro l'inflazione, non potrà essere definita prima del congresso della Cgil (16-21 novembre), nonostante il drammalico appello del presidente del Consiglio Spadolini a stringere i tempi di fronte alla gravità dell'emergenza economica. In un incontro svoltosi ieri tra i segretari confederali Garavlni (Cgil). Delpiano (Cisl) e Mattina (Uil) si è constatato il per nume re di dissensi Ira le tre centrali sindacali sul nodo cruciale del costo del lavoro, cioè il contenimento della scala mobile, ma soprattutto è emersa l'impossibilità per la Cgil di assumere in questo momento un atteggiamento preciso a causa della profonda spaccatura verificatasi al suo interno tra comunisti e socialisti, e più in generale tra il gruppo riformista LamaMarianelli e il gruppo massimalista guidalo dai comunisti Garavini e Scheda. Un segnale importante è | aiieso per oggi da una riunione della componente socialista, decisa ad opporsi alla linea di rigidità nei riguardi della Cisl e della Uil. nel confronto con il governo e gli imprenditori, negli stessi rapporti interni alla confederazione: tale linea pregiudicherebbe gravemente il processo unitario e vanificherebbe tulli gli .-[or; i compiuti per realizzare in concreto una efficace lotta contro l'inflazione. Non é escluso che proprio in questa sede venga messa a { punto una soluzione del problema della scala mobile e del costo del lavoro che raccolga i consensi di una vasta area della Cgil. nel tentativo di isolare i fautori della linea dura che ha. peraltro, ottenuto adesioni non trascurabili nei mrcfsrcfcdasd { molti pre-congressi territoriali e di categoria. -Più che condizionamenti per il confronto con il governo — ha osservalo Marianetli — bisogna ricercare intese su aspetti specifici. Dobbiamo impegnarci a fondo per recuperare una linea unitaria. In ogni caso, la componente socialista non è diposta ad accettare di porre alcuna cortina di unanimismo sopra elementi di dissenso che dolessero continuare a manifestarsi-. Sul piano strettamente tecnico, i contrasti tra le confederazioni avrebbero potuto anche essere risolti entro brevissimo tempo. L'unica questione -diversificata- — ri/erano i segretari confederali socialisti Ceremtgna della Cgil e Mattina della Uil — riguarda il tema della scala mobile e. in particolare, il problema di come trattare quei punti che dovessero scattare oltre il tetto programmato del 16%. Ceremigna precisa che Cisl e Uil si sono già mosse nel senso di un accordo, accettando sia la predeterminazione dei 45 punti compatibili con il rientro dell'inflazione, sia il meccanismo incentivante di natura fiscale proposto dalla Cgil e tendente a spingere le parti sociali a restare entro il tasso programmato. Il meccanismo prevede la detassazione della contingenza per i lavoratori e la fiscalizzazione degli oneri per le imprese all'interno del limite prefissato. Per i punii che dolessero scattare oltre i 45. Mattina conferma il dissenso della Uil rispetto alle proposte di recupero della Cisl (conguaglio a fine anno) e della Cgil (eliminazione automatica delle detassazioni). La Uil propone di negoziare la parte salariale dei contratti solo per il 1982 e di riaprire la trattativa per il biennio 1983-84. -In questo modo — osserva il dirigente sindacale — per il 1982 si dovrebbe avere, con un tasso di inflazione del 16%. la copertura completa del salario reale e si potrebbe definire all'inizio del 1983 la dinamica salariale per un periodo più lungo, in presenza di uno scenario economico che (se tutta la manovra andrà a buon fine) dovrebbe essere finalmente assettato-. Sia Ceremigna che Mattina sono ottimisti sulla possibilità di un accordo nel movimento sindacale: il primo sottolinea clic esistono -convergenze di principio insieme a divergenze oggettivamente di tattica-, il secondo ritiene che -gli elementi di diversificazione non sono dirompenti-. Vi è. insiste Mattina, una ispirazione di fondo comune, ossia la difesa del salario reale: -Quindi, o si sceglie di trovare una sintesi che comprenda gli elementi interessanti di tutte e tre le proposte (conguaglio, ritorno automatico al regime normale dopo i 45 punti, contrattazione salariale nel 1983) oppure si chiamano i lavoratori a scegliere fra le tre-. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Delpiano, Garavini, Spadolini

Luoghi citati: Roma