Troppe incertezze nelle leggi il giudice si sente smarrito

Troppe incertezze nelle leggi il giudice si sente smarrito Comincia oggi a Messina il congresso organizzato dall'Università Troppe incertezze nelle leggi il giudice si sente smarrito ROMA — «Cinquantanni di esperidi/.i giuridica in Italia*: di questo tema, tanto ampio nelle prospettive storiche quanto vasto nei contenuti oggettivi, si occuperà da martedì a domenica prossimi il congresso organizzato dalla Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Messina per solennizzare, in modo congeniale alla cultura ed alla scienza, una data che per la cultura e per la scienza giurìdiche riveste significati profondi. Proprio in questi giorni raggiunge il mezzo secolo di vita la casa editrice legata al nome, ormai fatidico per i cultori del diritto, di Antonino Giuffri. Nel pieno di una crisi politica e morale che non accenna a smorzarsi, far* il punto sulla storia recente di un qualsiasi fenomeno intimamente legato al vivere sociale parrebbe compito destinato alle conclusioni più amare. Quasi si trattasse di ricercarne le corresponsabilità nel crescente degrado. Ma proprio le vicende dell'ultimo cinquantennio dimostrano che il succedersi di luci ed ombre, di momenti esaltanti e di momenti angosciosi costituisce il connotato di più frequente riscontro nella storia della cosa pubblica. il fenomeno giurìdico e esemplare in proposito, sia che lo si consideri nella sua globalità, sia che lo si esamini in ciascuna delle sue quattro dimensioni tipiche (legislativa, scientifica, giurisprudenziale, professionali: forense). Volgendo lo sguardo indietro sino alle soglie degli Anni Trenta, le pagine giuridiche buie si alternano di continuo al1 le pagine giurìdiche illuminanti, ora per perìodi più o meno lunghi, ora per singoli episodi. Dal tunnel dei codici Rocco al germogliare stimolante della Costituzione, dalle sue iniziali difficoltà di applicazione al suo progressivo inserirsi in settori crescenti della normativa ordinaria, dalle riforme frutto d'improvvisazione o confusione alle crìtiche ragionate per porre riparo ai guasti, il panorama complessivo non potrebbe risultare più eloquente. Il problema principale diventa quello del come uscire da una fase di buio. L'esperienza giurìdica dimostra che i mali maggiori nascono dalla caduta di troppi valori e dal clima d'incertezza che avvolge la vita delle norme giurìdiche, dal momento del loro nascere al momento delle loro concrete applicazioni in sede amministrativa o giudiziaria. Al recupero dei valori ed alla ricerca di un minimo di certezze devono tendere, oggi più che mai. gli operatori giuridici, senza dimenticare, peraltro, che alla base di lutto si colloca la produzione legislativa, fenomeno giurìdico di creazione politica, cosi da rendere impossibili distinzioni nette. I giuristi non possono, quindi, prescinderne: anche, e soprattutto, le riforme istituzionali sollecitano il loro impegno partecipativo. Nel bilancio figura comunque una voce pienamente attiva, che dovrebbe tradursi in qualcosa di più di un aiuto. Mai come in questi anni la produzione scientifica in campo giuridico e stata cosi ricca di apporti. Anche gli strumenti di conoscenza nel settore giurisprudenziale sono stati potenziati a dismisura. l.a cultura c'è. manca l'uso illuminalo. Si tratta di carenze che chiamano in causa la sensibilità politica, i valori morali, la partecipazione civica. Senza tali apponi il diritto vacilla. Per questo un congresso giurìdico ha bisogno di molta attenzione. L'errore più grave e considerarlo, e viverlo, come un'assise di soli iniziati. Giovanni Conso

Persone citate: Antonino Giuffri, Giovanni Conso

Luoghi citati: Italia, Messina, Roma