Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica Rispondono gli angeli pompieri L'articolo «In sciopero gli angeli pompieri» di Vittorio Oorreslo, su La Stampa del 20 ottobre, ci impone — come vigili del fuoco — alcuni chiarimenti a proposito dello sciopero di lunedi scorso. Precisiamo subito che 1 rari scioperi del vigili del fuoco non hanno mal comportato l'astensione dal servizi di soc- corso, anche prima che fosse definito 11 codice di autorego- lamentazione che la categoria \ si è imposta da alcuni mesi. | Ciò significa che I vigili In sclopero «lavorano., ma viene loro decurtata la paga giorna-1 "era- E' vero: se siamo in sclope-, ro. gli aerei non partono e non atterrano. La chiusura degli aeroportl è l'unica arma di cui disponiamo e tutti potranno riconoscerci di averla sempre usata con muta moderazione (e con deroghe spontanee in caso di necessità, come 11 trasporto aereo di un ferito). Lo sciopero del 26 ottobre e stato deciso dopo oltre otto mesi di inutili trattative, enon su richieste di aumenti di stipendio o di riduzioni di ora- rio — 11 contratto é quello del pubbllcolm-.ego e ha validità triennale — .na sulla riforma del Corpo, l'applicazione di leggi già esistenti e rimaste sulla carta, il miglioramento dei servizi. Sostenere che -bi- sognerà spiegare ai sindacati del pompieri» quale sia l'Importanza della protezione civile significa Ignorare che proprio per questo è stato Indetto lo sciopero. In quanto alle eserclt azioni, Oorreslo forse non ha letto che a quella svoltasi poche settimane fa In Piemonte («Bormida '81») hanno parte cipato anche 1 vigili del fuoco, ciò che 1 sindacati contenta vano già anni fa non erano le esercitazioni di protezione ci vile In sé. ma il sapore di para te dj regime che queste assu me vano, inutili sul piano pra- ttco e dispendiose. Saremmo uell dj avere u doltor oorre slo fra nol a 4 dicembre. San la Barbara: festeggeremo il nostro patrono, anche con una esercitazione; e poi rem mo amichevolmente conti nuare questa discussione. Alberto Merlo e altre 64 firme. Torino l efucUi messicani •* Barbare zagaglie I MI riferisco all'articolo «ti ;Merlot di Massimiliano» sui | Lo Stampa del 25 ottobre per lare presente quanto segue. L'Imperatore del Messico Massimiliano d'Asburgo, ira te Ho minore Ci Francesco Giuseppe, mori «fucilato, dai rivoltosi messicani, capeggiati da Benito Juarez. a Querela™ nel 1867. •L'Inconscia zagaglia barbara*, come disse il Carducci, uccise invece un altro sfortunato prìncipe e precisamente Eugenio Luigi Buonaparte. figlio di Napoleone III che. In cerca di gloria, si era aggrega- 'IIIi to al corpo di spedizione bri- ; . . . . . ; . ; tannico che combatteva in Sud Africa contro gli Zulù, e rimase vittima di un'imboscata a Ulundl il l'giugno 1879. Ernesto Zerenghi. Roma Quegli animali degli italiani Abbiamo assistito anche al- la seconda puntata dello spet- tacolo televisivo «Quegli ani-mali degli italiani» del regista Riccardo Felltnl e siamo en-tuslastl per l'intelligenza della trasmissione ecologica, che termina con la lettura della carta dei diritti dell'animale proclamata dall'Uriesco. E' biasimevole peiò che questo programma sia stato collocato alle 21.40 sottraen- dolo In parte al pubblico dei giovanissimi, per 1 quali rappresenterebbe una scuola di civismo e di poesia. Gianluigi Lamperti e altre 4 firme. Milano Modi diversi 1 ,. , . I di volere la pace Posso ammettere l'ingenuo |convincimento delle «migliala di Ignoti» ('Lettere della domenica». 4 ottobre) di partecipare alle marce della pace nell'esclusivo Intento di testimoniare la propria -passione per la causa della non violenza e della pace». Ma non sono ingenui quei commentatori che. come Andrea Barbato, rimproverano a «chi fa 11 mestiere delle idee- di non -respingere In blocco ed a priori la nozione stessa di guerra-, quando essi stessi allorché 1 missili sovietici sono stati puntati contro di noi non si sono fatti sen-1 tlre. j Perche solo ora. quando si è | decisa la futura installazione dei missili americani puntati verso la preesistente minaccia altrui, si dimostrano cosi carichi di zelo e di rigore? Luigi Tarozzo. Torino I i Non condivido il giudizio di '•scoperto filosovletlsmo- del-Ile marce italiane per la pace (•Taccuino-, 27 ottobre). A I parte il fatto che esse sono j I molto simili a quelle tenutesi j I a Bonn. Bruxelles. Londra ec-1 i celerà, e cioè contro tutti gli 1 ;irmanicnt'■ mi i)un- <-e| 1 ulto I chiaro e normale che queste marce siano anche un'-auto- |cfltlc*' ° una «confessione di peccato» (viste le numerose componenti religiose che vi partecipano) e conseguentemente si oppongano innanzi- tutto agli •euromissili- ed alle armi del settore occidentale. Infatti, prima di dire agli altri -disarmate- sarebbe bene a certamente più coerente cominciare a disarmare In casa nostra. Roberto Peyrot. Plnerolo 1 Nel mio articolo del 29 oiio j bre sul nuovo Codice canoni- | co ho attribuito al prol. Orio Due trattati sul matrimonio Giacchi il volume Intelletto e volontà nel consenso matrimoniale invece che alla prò-fessoressa Ombrella Fuma-galli Carulli. da lui ritenuta la miglior disce poi a avuta all U- inveì sita cattolica ed eletta nel giugno scorso dal Parla- Intento al Consiglio superiore j j 1 della magistratura. Il prof. Giacchi e autore de! trattato 17 consenso nel matrimonio canonico, editore Gini tré Lamberto Fumo polemica. Sigarette rnn il hnllinn «/« m uuumu Ne La Stampa del 28 otto- bre Mario Salvatorelli, sullo spunto della lettera di un let- tore, riaccende una vecchia Alle soluzioni sul mail del Monopollo richiamate dal let- tore e fatte proprie dell arti- collsta. in verità alquanto semplicistiche, si ricorda chenei Paesi stranieri i tabacchi seguono 11 prezzo della libera concorrenza per cui si giusti' fica l'Imposizione del «bollino- con il prezzo. In Italia tale necessità non sussiste: pertanto, niente -pigrizia ed ignoranza» e giù di 11. ma solo fiducia al nostri Rivenditori che dimostrano civismo e senso del dovere. In merito alla lamentata speculazione, ricordo che nel < la stragrande maggioranza . gli stessi hanno adempiuto al j loro servizio rinunciando ad i ogni utile e sopportando com- 1 menti ed altro. Ritengo fuor di luogo l'alza- ta di scudi contro questa cate- goria legata all'osservanza di un regolamento dettagliato e severo. Impossibilitata di qualsiasi accaparramento, obbligala ad un orario di lavoro continuo e stressante con un modesto guadagno]i ; (8%) e tassata sino all'ultima ! m llra e pertanto cosi poco h -commerciante.. i pi Agli inadempienti si Inter-11j verrà con una pena di 50 mila p| lire, che non è ridicola perché espesso costituisce 11 guadagno s | di una giornata di lavoro. vincenzo Magro. Torino Upmore compartlmentale del Monopoli di Stato Nonostante tutto, a me non i sembra insensato seguire questo e altri esempi che ci dall'estero. vengono m. s. Manovre d'autunno senza consensi MI auguro sinceramente che l'Invito della Stampa al politici affinché non ricorrano ad ennesime elezioni anticipate («Manovre d'autunno- hputsc 25 ottobre) sia accolto: nell'in- L | teresse slesso del partiti, se I proprio disdegnano llnteres- h1 se della collettività, e non si tema di dire cose , ovvie: la crisi italiana nasce dall'averle ignorate, come se I la classe politica ci fosse preoccupata di mettere fregi, j colonne, terrazze e giardini dagll stili più disparati, fra i e o I ventare l'altro — senza provvedere alle fondamenta e ai pilastri portanti dell'edificio. La gente sa perfettamente che le elezioni anticipate non risolvono nulla, nemmeno i guai del partiti, e guarda con orrore a questo ulteriore, vergognoso spreco di denaro pubblico, che dovrà poi rimborsare attraverso nuovi balzelli. E risponde con la forma di protesta più semplice e più Immediata: non votando. Che è 11 rifiuto delle degenerazioni della democrazia. G. De Palma. Napoli i e — ai Comitati Usi i della democrazia, ma può di- purtroppo, il rifiuto I compensi e o o o e i e Su La Stampa del 20 otto- bre. l'articolo sul Servizio sa- nltario nazionale a firma é Bruno Ghlbandi ad un certo punto recita: «Ognuno del membri dei comitati di gestione delle Usi prece pisce mediamente 850 mila lire nette al mese-. Come membro de! comitato di gestione della Usi 68 di Asti chiedo una rettifica in merito alla cifra indicata dal giorna* lista, in quanto io e i miei co! o a pi leghi percepiamo 280 mila lire lorde, cifra ben lontana da quella esposta. Italo Logorio. Asti Secoli di storia e di chiacchiere 81 è parlato parecchio della Laborem exercens. la recente enciclica di Giovanni Paolo II. i0 ne ho lett0 una I ml sono arrabblato perché vi ! ho trovato l soliti buoni prò-1 positi, le tante buone parole, 1 sacrosanti insegnamenti. ! proprio come in tutte le cuci eliche che l'hanno preceduta:, sono passate alla Storia, ma hanno lasciato la società umana al punto di prima. In un momento di vena, ho pregalo il Creatore di creare I un altro uomo, che sappia of- j tuare tutte quelle buone intenzioni che l'uomo di oggi sa | solo enunciare. Chissà poi perché ci ha fatto solo «chiacchieroni»... Penso ai secoli e secoli di filosofia. di teologia, di insegnamenti di ogni genere per una umanità migliore, col risultato che tutti riscontriamo nella nostra vita quotidiana. Celso Polo, Torino La questione morale * * ha due punti Jenni Ha ragione Gianni Vattimo (La Stampa. 18 ottobre): la questione morale non deve essere usata cerne pretesto per: 1) sostituirsi alle leggi di uno Stato di diritto: 2) confondere l'onestà con la capa- cita di governare. MI paiono questi due punti talmente essenziali nella vita di un popolo organizzato In società democratica, che 11 misconoscerli diventa una pericolosissima prevaricazione. L'esemplo di Vattimo («Se 11 rettore è cacciatore*) è tanto calzante da spaventare. Se la legalità ha ancora un senso, non possiamo esimerci dal difenderla, ad ogni costo. Michele Maria. Venezia Frutta a' /tacerò o agli affamati? La conferenza di CancUn e finita con la promessa di fare qualche cosa, forse, a partire dall'82. Nel frattempo milioni di uomini continueranno a morire di fame e per colpe non loro, - E che ne é stato della proa posta dell'assessore all'Agrio ! coltura della Regione Etnilla- l Romagna di destinare ai Pac l o i o * si poveri le nostre eccedenze alimentari (frutta, verdura, agrumi), che altrimenti continueranno ad andare al macero sotto 1 cingoli dei trattori? E perché al partito radicale non è ancora venuta lui: .1 di destinare al Paesi sotlosvi1 luppati i fondi che gli spette e j rebbero per la legge sul f mana ' «lamento al partiti? Gianvito Martone i | Bordlghera