Con l'aumento della benzina il via a un'ondato di rincari di Eugenio Palmieri

Con l'aumento della benzina il via a un'ondato di rincari Più cari i trasporti «su gomma», colpito il settore auto Con l'aumento della benzina il via a un'ondato di rincari E' destinato ad aggravarsi il già pesante passivo delle Municipalizzate - Ancora una volta il distributore fa da salvadanaio allo Stato a e e e ROMA — Anche se la benzina non rientra nel •paniere» della scala mobile (In compenso vi figurano prodotti anacronistici come l'olio di fegato di merluzzo e la soda Solvay). è facile pronosticare che l'aumento di 65 lire costerà caro: sia direttamente che attraverso una serie di effetti Indotti. Per quanto riguarda t consumi veri e propri, gli italiani alle stazioni di servizio nel prossimo anno dovranno sborsare in più rispetto all'81 qualcosa come 1400 miliardi, oltre la metà di quanto alla fine di dicembre lo Stato farà trovare nelle buste-paga per il parziale recupero del cosiddetto •fiscal drag». Il costo della vita aumenterà di fatto (anche se la nuova strizzata fiscale sarà impiegata per alleggerire la disastrosa situazione finanziaria dell'Enel). Gran parte del trasporto merci in Italia avviene •su gomma», cioè a mezzo di autotreni e quindi vi sarà un'immediata lievitazione dei listini; anche la situazione delle aziende municipalizzate è destinata ad aggravarsi, visto che alla fine dell'81 il loro deficit è stato di circa 1600 miliardi e i biglietti di autobus e tram riescono a coprire a ma-1 lapena 1120 per cento del costi delle aziende delle grandi città e il 30 per cento di quelle medio-piccole. Come avvenuto in passato, molti prodotti rincareranno nel giro di qualche settimana: dagli ortaggi alla frutta, dagli Insaccati alla carne. Nel prossimi mesi il resto: alla distanza lo stesso listino Martora e destinato a saltare del tutto. Quantificare i rincari non é possibile perché le situazioni produttive sono troppo diverse e anche perché si aggiungeranno i forti oneri che in queste occasioni i negozianti, soprattutto la miriade rappresentata dalla piccola distribuzione, in Italia polverizzata, riversano in modo sovente ingiustificato sui prezzi. Insomma ogni qualvolta si toccano i prodotti petroliferi, e per l'occasione é stato fatto in misura che ha pochi prece¬ dcftgmEizp1 denti tanto che siamo al record europeo con un prelievo fiscale di ben 580 lire su un litro di super, è l'intero ventaglio del prezzi che immediatamente si muove a scacchiera. Ed é destinato a salire anche il cosiddetto •costo di residenza» che già assorbe oltre il 40 per cento del reddito (e a volte 10 supera): maggiori spese per 11 condominio e per la iuce. Senza contare che 11 ministro dell'Industria. Marco ra, ha già più volte sostenuto la necessità di non rinviare oltre il rincaro della bolletta che dovrebbe far affluire nelle casse dell'Enel altri 700 miliardi. L'aumento del prezzo della benzina ripropone poi il dibattito sul riflessi negativi per l'Industria dell'auto. Una nota piuttosto dura della federazione torinese del pei sottolinea che il provvedimento costituisce una nuova e potente spinta in f latti va e colpisce «un settore dove sono in pericolo decine di migliaia di posti di lavoro-. La federazione dei benzinai parla di vera e propria . tassa sul macinato-. Forse é una drammatica I coincidenza che ad un giorno dall'annuncio dell'ennesimo giro di vite arriva la notizia che all'Alfa Romeo prima di Natale saranno messi in cassa integrazione 13.000 dipendenti: 7000 ad Arese e al Portello. 6000 a Pomlgllano D'Arco dove mercoledì il ministro delle Partecipazioni statali. De Michelis. avrà un dialogo diretto con gli operai in un clima prevedibilmente incandescente. Oltre al rincaro della benzina «prò Enel» gif automobilisti sono chiamati a pagare, attraverso la proroga dell'aumento del 50% del bollo di circolazione che scadeva a fine anno, una parte del finanziamenti agli enti locali. E pensare che fino a qualche settimana fa autorevoli ministri avevano escluso con fermezza il ricorso ari un nuovo prelievo fiscale sulla benzina: evidentemente la cosa chiara é soltanto l'ormai famoso «tetto» di 50.000 miliardi. Una amara novità anche se per far quadrare 1 conti vengono usati vecchi arnesi. Eugenio Palmieri

Persone citate: De Michelis

Luoghi citati: Arese, Italia, Roma