Catalogo Einaudi Viaggio culturale

Catalogo Einaudi Viaggio culturale Presentati a Palazzo d'Azeglio i due volumi Catalogo Einaudi Viaggio culturale E' l'elenco ragionato delle opere economiche e politiche dei secoli XVIXIX raccolte dall'insigne statista Cerimonia a Palazzo d'Azeglio per presentare ufficialmente i due volumi che costituiscono il catalogo della biblioteca di Luigi Einaudi, l'elenco ragionato delle opere economiche e politiche dei secoli XVI-XIX raccolti in tanti anni dallo statista con passione di bibliofilo e rigore scientifico. All'incontro di ieri sera, avvenuto nella sede della Fondazione intitolata all'insigne economista, un pubblico di giovani borsisti e di personalità della cultura. C'erano, con i figli di Einaudi, Mario, Roberto e Giulio, Paolo Baffi già successore di Einaudi quale governatore della Banca d'Italia (il catalogo è pubblicato con gli auspici dell'istituto), gli economisti Momigliano, Lombardini, Forte e Reviglio, il prof. Alessandro Passerin d'Entreves e il sindaco Novelli, il prof. Verde della Vtet, il prof. Filippi dell'Istituto S. Paolo. A commentare il significato del catalogo o meglio della collezione einaudiana, cinque oratori, presentati da Antonio d'Aroma, presidente della fondazione: Federico Caffè, Carlo M. Cipolla, Walter A. Eltis, Riccardo Faucci, Luigi Firpo. Caffè, scorrendo i titoli del catalogo, individua i filoni e le opere che hanno lasciato un segno nell'opera di Luigi Einaudi, nelle sue lezioni, nelle sue «prediche». Quindi lancia un appello: «A questo catalogo faccia seguito la ristampa completa degli scritti einaudiani in parte ormai introvabili e necessari a quanti affrontano gli studi di economia». Cipolla si sofferma sulla completezza delle opere sulla storia della moneta: «Un insieme di rarità scovate con certosina pazienza attraverso l'Europa». Ellis parla dell'attenzione posta da Einaudi alle ricerche dei fisiocratici. Faucci spiega che nessun altro catalogo di opere di economia e di storia dell'economia è completo e analitico come quello einaudiano, ripercorre i luoghi e gli anni attraversati da Einaudi bibliofilo alla ricerca di questo o quel testo. Firpo tesse il meritato elogio a Dora Franceschi Spinazzola, curatrice attenta e intelligente dei due volumi: «Un'opera che testimonia come non ci sia stato risparmio di tempo, di impegno, di professionalità, di pazienza per ottenere il meglio, in omaggio a un principio imprescindibile in ogni ordine di studi ed in questo in particolare: quello che spicca in fronte ad una collana della Fondazione nel motto leonardesco: "Ostinato rigore"». Quel rigore che si respirava nel corso della sobria cerimonia, a Palazzo d'Azeglio: un incontro che sarebbe piaciuto al subalpino ed europeo Luigi Einaudi, così come avrebbe amato la rigorosa compilazione e la nitida veste del catalogo delle opere raccolte che a noi oggi appaiono come parte integrante di un incomparabile e affascinante itinerario intellettuale. p. p. b.

Luoghi citati: Azeglio, Europa