I ricordi amorosi del giovane Fortis

I ricordi amorosi del giovane Fortis I ricordi amorosi del giovane Fortis I 5500 si sono entusiasmati, hanno gridato, ballato, acceso fiammelle nell'ascoltare canzoni come Milano e Vincenzo, Il duomo di notte, Sailor, T'innamori, La sedia di lillà. Settembre, La nena del S. Salvador, Prendimi fratello, Marilyn, Al di là della porta di vetro. Brani che parlano di amicizia, di ricordo e di amore (quest'ultimo non come rapporto, ma come simbolo), di vendette, di amarezze in uno sviluppo sintetico doppio, cosi come doppia è la sua persona, fatta di revisioni e tenerezze sul tempo passato. Nelle sue composizioni affiora anche l'eterna lotta tra il bene e il male, tra il mondo degli interessi e quello dell'amore, tra demonio e divinità; e ancora altri temi che rivelano completamente chi è e come pensa Alberto Fortis. «Sono partito dal presupposto di non scindere la mia tematica di artista e di uomo —> ha spiegato nell'intervista rilasciata dopo il trionfale spettacolo —. Nei miei tre album (Alberto Fortis, Tra demonio e santità, La grande grotta, n.d.r.) seppur diversi tra loro, c'è una continuazione ideale di questa continua introspezione». Cosa le place e cosa cambe¬ rebbe di Alberto Fortis? «Non spetta a me giudicare. Vivo di musica perché è la mia vita. Ma giù dal palco quel che penso è esattamente ciò che canto. Questa si chiama coerenza, no? Per il resto, tante cose sono cambiate in questi tre anni. Perché quel che ti circonda cambia». Per lei l'amicizia è fondamentale. Subito dopo cosa mette? •Amicizia è amore, comunicativa, scambio di idee ed esperienze. Credo che nel mio ultimo long-playing, La grande grotta, tutto questo sia inglobato e spiegato in maniera chiara.». * i. b.

Persone citate: Alberto Fortis, Fortis I

Luoghi citati: Milano