Gioco dell'oca a scuola
Gioco dell'oca a scuola ( S'INIZIA UN ORIGINALE ESPERIMENTO DIDATTICO") Gioco dell'oca a scuola S'inizia oggi per tutti i bam^ bini del secondo ciclo delle elementari (classi 3°, 4". S') della città un Gioco dell'Oca che durerà l'intero anno scolastico. Lo ha ideato e lo seguirà, per il IV dipartimento del Comune {assessorati all'Istruzione, alla Cultura, alla Gioventù), Ferdinando Albertazzi che da tre anni sta facendo giocare i bambini di Torino. Infatti ha già realizzato, sempre per il IV dipartimento, Inventafiabe (incontri di autori e illustratori con classi di bambini per inventare fiabe) e una Caccia al Tesoro che, lo scorso anno, ha coinvolto più di duemila bimbi. «Il Gioco dell'Oca prevede due fasi — spiega Albertazzi. Adesso i bambini vengono invitati a disegnare in classe un loro gioco dell'oca a tema (visita alla città, percorso di gara, gita in montagna, per esempio). Tra i disegni — ogni classe potrà presentarne uno soltanto — una commissione di autori, maestri, educatori sceglierà quelli meglio riusciti, in numero di tre-quattro per ogni scuola. Esposti al pubblico, presso l'Unione Culturale in via Cesare Battisti 4. dall'I al 15 dicembre p. v.. verranno votati dai visitatori". Ma il vero e proprio Gioco dell'Oca, quando inizierà? «A gennaio — conferma Albertazzi —. Vi parteciperanno tutte le classi ammesse alla mostra. Di mese in mese verrà inviata alle classi una busta con indovinelli, giochi, ricerche, «labirinti» fotografici realizzati da Maria Luigia VIgant. etc. Ognuno avrà un suo punteggio, e inoltre la classe deciderà in quale ordine deve essere considerato. Cosi sarà proprio come tirare i dadi nel tradizionale gioco dell'oca. E. del resto, ogni «giocata» equivarrà all'avanzamento sul tracciato del gioco, che ho messo a punto con Valter Suman. un elaboratore di passatempi». Per cinque mesi, da gennaio alla fine di maggio '82, le classi in gara percorreranno dunque questo Gioco dell'Oca. Che vuol essere un divertimento ma anche un momento didattico fertile, perclié imparare giocando resta pur sempre la formula più azzeccata. r. s. Un'idea nata per i bambini del secondo ciclo delle elementari - Dura un intero anno
Persone citate: Albertazzi, Ferdinando Albertazzi, Maria Luigia Vigant, Valter Suman
Luoghi citati: Torino
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