Si fa imprestare la pistola al bar, esce e ammazza la giovane amante che non vuole più saperne di lui

Si fa imprestare la pistola al bar, esce e ammazza la giovane amante che non vuole più saperne di lui Finita nell'androne di una casa di via Asinari di Bernezzo una breve storia d'amore piena di incomprensioni Si fa imprestare la pistola al bar, esce e ammazza la giovane amante che non vuole più saperne di lui La vittima, 31 anni, sposata con due figli, ha avuto il cuore trapassato da un proiettile - Lui, 36 anni, padre di 6 bambini, aveva tentato nei giorni scorsi, per due volte, di togliersi la vita - Arrestato pochi minuti dopo - In una lettera alla questura l'assassino ha spiegato il suo gesto Due colpi di pistola, due attimi. Una giovane donna si abbatte con il cuore spaccato. Due famiglie e otto bambini piombano nell'angoscia e nella disperazione. Finisce cosi una storia nata da un amore travolgente e ritmata, sino alla tragedia dell'epilogo, da rimpianti, rimorsi, incomprensioni, violenze: la storia breve di Carmela Ligorio. 31 anni, sposata e separata, due figli (Emanuela di 9 anni e Marzio di 7) e di Giuseppe Littera. 36 anni, anch'egli sposato e separato, padre di 6 bambini. S'erano conosciuti nel '78. quando lui. ex muratore, ex idraulico, disoccupato quasi sempre, aveva avuto il suo quarto d'ora di celebrità per aver partecipato alla riedizione di ..Lascia o Raddoppia?» e vinto, rispondendo a domande sui «cantautori italiani», cinque milioni. Carmela aveva lasciato il marito. Consilio Brescia, portandosi i bambini in un alloggio acquistato con i soldi della madre in corso Telesio 76: Giuseppe aveva abbandonato la moglie Angela Fenu e i figli nell'alloggio di via S. Massimo 33 e s'era trasferito a casa dell'amante. Un'unione tormentata. «Era lei — dicono alcuni conoscenti — a mantenerlo, lavorando come donna delle pulizie presso l'impresa Gariglio. Lui. al lavoro, preferiva il bar. anche se gìuraim che la sua disoccupazione era dovuta solo a sfortuna». Litigi, botte, scenate. L'uomo s'accorgeva che Carmela non lo voleva più e s'accaniva in violenze. «Sono shan stufa di dormire con uno che ha il coltello sotto il cuscino» aveva confessato alcuni giorni fa la Ligorio in questura. Alcuni giorni fa. appunto, questa relazione di minacce e di paure ha avuto un momento drammatico: Giuseppe Littera. sabato, dopo un ennesimo litigio s'è appeso al balcone dell'appartamento di corso Telesio minacciando di lasciarsi cadere in cortile dall'ottavo piano: «Non mi ama più, l'oglio farla finita». Accorrono le volanti, i vigili del fuoco tendono il telone: l'uomo, a questo punto, si lascia cadere. Ma il brivido della gente che assiste dalle finestre è brevissimo, il volo di Littera si ferma sul balcone sottostante. Lo soccorrono (ha una caviglia in disordine) e lo mettono su un'ambulanza. Ma quando la vettura si ferma ad un semaforo, lui apre la porta e si dilegua. Lo riprendono e lo portano al commissariato, qui un medico lo invita a presentarsi lunedì al Maria Vittoria e per un controllo. Non ci andrà. Domenica, nuova «sceneggiata». Ancora il balcone, ancora la minaccia di uccidersi. Lnsl Lo ferma il commissario Ninetti e lo accompagna in Questura convocando per un colloquio anche Carmela Ligo¬ rncm rio. Un paio d'ore di spiegazioni, i due si lasciano con l'assicurazione, da parte dell'uomo, di non farsi vedere per qualche tempo. Prima di uscire dall'androne di via Grattoni. Giuseppe abbraccia la donna e in un orecchio le chiede 50 mila lire -per pagare la pensione». Le ottiene. La Ligorio. però, non si fida delle promesse. Con i figli si trasferisce dalla madre in via Carrera 95 e. ogni mattina, si fa accompagnare al lavoro dal cognato. Fortunato Spallina, dopo averlo raggiunto a casa in via Asinari di Bernezzo 144. Tre giorni di relativa tranquillità. Littera, però, medita la sua vendetta. Segue, non visto, l'ex amante per spiarne le nuove abitudini e. nel frattempo, avvicina un conoscente. Raimondo Trivellin. 25 anni, guardia giurata. Gli promette che si darà da fare per trovargli l'alloggio che il giovane cerca e aggiunge: «So che imoi cambiare pistola, credo d'aver trovato una persona disposta ad acquistare la tua e a dartene un'altra». E giunge la mattina di ieri. Giuseppe Littera, alle 7. è sotto casa di Trivellin in via Poggio 7. Quando l'amico rientra dal servizio notturno lo invita in un bar di via Carrera e gli dice: «Ho sistemato tutto. Dammi la rivoltella, devo farla vedere a quel tale. Torno in un attimo». La guardia giurata gli consegna la sua Colt cai. 38: «Mi raccomando, fai attenzione» prega. Carmela Ligorio sta camminando, ignara, verso via Asinari di Bernezzo. lui la pedina. Quando la donna suona al citofono della sorella. Littera accelera il passo e riesce ad infilarsi nell'androne prima che la porta si chiuda. L'ex amante, probabilmente, sente i passi alle sue spalle, si volta: davanti a lei la canna d'una rivoltella e gli occhi fissi di Giuseppe. Tenta di fuggire. Due spari. Il primo colpo la raggiunge alla scapola sinistra e le ferma il cuore, il secondo le spacca il mignolo della mano destra. Intanto, sulla porta, la sorella della vittima. Antonia. 21 anni, ha visto la scena. Un urlo di dolore e di paura perché l'omicida, ora, sale i sei scalini e si dirige verso di lei con la rivoltella spianata: « Va'via, porco, va'via», grida la giovane. Esce il marito, ma Giuseppe Littera è già scomparso. Pochi minuti e, cereo in viso, torna al bar dove l'attende la guardia giurata: «Con questa pistola ho ucciso mia moglie — dice senza un tremito nella voce —. Non te la restituisco perché potrei averne ancora bisogno. Tu va' in Questura e consegna questa lettera». Lascia nelle mani di Raimondo Trivellin. esterrefatto, un pacco di fogli: la storia della sua vita da quando era arruolato in marina ai tempi dell'effimero successo dei quiz. Il diario, portato alla squadra mobile dalla guardia (che è denunciata per aver dato ad altri la sua arma) scatena la caccia all'omicida. Littera, nel frattempo, è giunto nel consultorio di via Carrera dove, spesso, negli ultimi mesi, ha trovato rifugio ai suoi guai e alle sue delusioni. Posa la pistola sul tavolo e aspetta che giunga la polizia. Lo arresta, cinque minuti dopo, lo stesso equipaggio della volante 5 che. sabato, era intervenuto quando lui aveva inscenato il tentativo di suicidio. L'assassino li segue apparentemente calmo, ma la tensione gli disegna sulle labbra un assurdo sorriso. Alvaro G ili Renato Rizzo Carmela Ligorio è crollata senza vita sui gradini - In alto, la donna il giorno in cui l'amante tentò il suicidio - Raimondo 'Invelimi - La disperazione della sorella

Luoghi citati: Bernezzo, Brescia