Begin dichiara: Israele in pericolo come non lo fu mai dalla fondazione di Giorgio Romano

Begin dichiara: Israele in pericolo come non lo fu mai dalla fondazione Begin dichiara: Israele in pericolo come non lo fu mai dalla fondazione Il premier, leggendo un comunicato al termine d'una riunione straordinaria del governo, ha ribadito le accuse all'Arabia Saudita, «Paese in stato di guerra con Israele, che finanzia il terrorismo» -1 militari: «In caso di guerra difenderci sarà molto difficile» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Il governo israeliano si è riunito ieri mattina in seduta straordinaria per decidere l'atteggiamento da adottare nei riguardi degli Stati Uniti dopo l'approvazione della vendita d'armi all'Arabia Saudita compresi gli aerei «Awacs». Gli ambienti politici di Gerusalemme sono delusi e amareggiati, ma la reazione del governo è stata più moderata di quanto non ci si attendesse. Nel comunicato che il premier stesso ha letto al termine della riunione é detto che .il governo israeliano è dispiaciuto del voto del Senato degli Stati Uniti di dar corso alla doppia vendita d'armi all'Arabia Saudita, Paese che è in stato di guerra con Israele, finanzia il terrorismo e non appoggia gli accordi di Camp David». .La questione americano- saudita — prosegue il comunicato — costituisce un nuovo pericolo, estremamente grave, quale Israele non ha mai conosciuto dalla sua fondazione: occorre ora cercare i rimedi-. Begin ha aggiunto al comunicato un paragrafo in cui si ricorda il testo di una lettera di Reagan (ricevuta durante la seduta) dove viene riaffermato l'impegno degli Usa di conservare la superiorità tecnologica e militare di Israele in modo da garantirne la sicurezza: .Spero — ha concluso il premier — che queste promesse saranno mantenute». I ministri Hammer e Nissim hanno duramente criticato l'inclusione nel comunicato del riferimento alla lettera di Reagan; per loro significava cancellare con un colpo di spugna tutta la faccenda. Il ministro degli Esteri Shamir non ha voluto partecipare alla discussione e quello della Difesa. Sharon non era presente alla seduta per precedenti impegni. Dal punto di vista militare l'ex capo dei servizi d'informazione delle forze aeree, generale Jeoshun Barkatt ha precisato: .Oltre al fatto che tutti i movimenti della nostra aviazione saranno controllati dall'Arabia, c'è la possibilità per Riad di far volare gli "Awacs" sul Mediterraneo a qualche centinaio di chilometri a Ovest delle nostre coste e nei corridoi internazionali dell'aviazione civile, il che impedirebbe qualsiasi possibile risposta da parte nostra». Barkatt ha ricordato anche la possibilità per i saudiani di comunicare le informazioni ottenute dagli aerei spia ad altri Paesi nemici di Israele. .informazioni che potrebbero essere utilizzate in caso di guerra». L'opposizione laborista ha reagito soprattutto per bocca dell'ex premier Itzhak Rabin il quale ha detto: .Siamo davanti ad un pericolo militare e politico per Israele. Occorre mettere in chiaro la posizione e le intenzioni degli Stati Uniti». Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Hammer, Itzhak Rabin, Jeoshun Barkatt, Nissim, Reagan, Shamir