Assaltarono la tabaccherìa, uno fu ucciso Due complici condannati in assise: 10 anni

Assaltarono la tabaccherìa, uno fu ucciso Due complici condannati in assise: 10 anni Concluso il processo per la tragica rapina a Brione di Val della Torre (luglio '78) Assaltarono la tabaccherìa, uno fu ucciso Due complici condannati in assise: 10 anni I tre banditi stavano scappando dopo aver arraffato un magro bottino - Mentre correvano verso la loro «500» s'imbatterono nel marito della titolare e spararono - Da una finestra li vide l'ex proprietario e fece fuoco Doveva essere una rapina facile, banale. L'obiettivo, la tabaccheria di un paesino della cintura, non doveva rappresentare grossi rischi. Ma qualcosa si inceppò: uno dei banditi, Roberto Melis, 16 anni, fu ucciso dall'ex proprietario del negozio che aveva assistito al colpo. Gli altri due complici sono stati condannati ieri a 10 anni di carcere ciascuno dalla prima corte d'assise (pres. Barbaro, pm Marzachi, cane. Giannone). Sono Silvano Bertagiia, 27 anni, detto «Cioccolato- per via del colore olivastro della carnagione, l'amico Armando Celano, 27 anni, detto «Mani in alto-. Quattro mesi per favoreggiamento (con i doppi benefici di legge) hanno avuto Paola e Maria Luisa Melis di 21 e 24 anni, sorelle della vittima e amiche degli imputati. L'assalto avvenne la sera del 6 luglio '78 nella tabaccheria di Daniela Ermetici, a Brione, frazione di Val della Torre. I tre, calzamaglia sul volto, legarono la donna e arraffarono 200 mila lire: un ben misero bottino. Scapparono verso una vecchia «500» mentre stava rientrando nel negozio il marito della titolare. L'uomo si mise a urlare, uno dei banditi, per spaventarlo, sparò due colpi di pistola sull'asfalto. Poi accadde l'imprevisto: la «500» non parti, in due scesero a spingerla mentre l'ex titolare della tabaccheria, Pierino Carbi, 57 anni, assisteva alla scena dal balcone sopra il negozio. L'uomo, esperto cacciatore, afferrò la doppietta: un colpo raggiunse Roberto Melis. I complici lo caricarono sull'auto, poi andarono a prendere le loro amiche. Paola e Maria Luisa, sorelle del ferito. L'utilitaria vagò per mezz'ora sulle strade della cintura, sotto la pioggia: nessuno fu mai sfiorato dall'idea di portare Roberto in ospedale. Dopo concitati conciliaboli decisero di abbandonarlo davanti al municipio di Collegno: quando arrivarono i carabinieri, avvertiti con una telefonata anonima da una delle sorelle, Roberto era ormai morto. Celano e le ragazze furono arrestati quattro giorni dopo, Bertagiia si costituì in Procura. I due amici sono vecchie conoscenze della giustizia, Celano ha al suo attivo furti, un attentato contro la stazione dei carabinieri di Alpignano. Hanno sostenuto ieri in aula: «Dobbiamo rispondere solo della rapina, non del tentato omicidio del Carbi come sostiene l'accusa-. Bertagiia: «Io ero sulla macchina, come facevo a sparare?-. Celano: «Ho esploso due colpi in aria ma dopo che Roberto era stato ferito-. Il nodo del processo è tutto qui: c'è stato il tentato omicidio? Nessun dubbio per il pm Marzachl che ha chiesto 12 anni e mezzo di carcere a testa per i due imputati principali e 4 mesi per le ragazze. Tra l'altro il Carbi non ha avuto strascichi giudiziari: in istruttoria gli è stata riconosciuta la legittima difesa. I difensori. L'avv. Ciafardo per le sorelle Melis: «Le ragazze sono state costrette con le minacce dagli altri imputa¬ ti ad aiutarli. Al pm hanno confessato tutto-. Gli avvocati Liliana Lunghetto e Vighetti per Celano e Bertagiia: «Il Carbi dice il falso quando sostiene di aver sparato dopo aver visto uno degli imputati estrarre la pistola. I due stavano spingendo l'auto, pensavano solo a scappare. Che motivo potevano avere per scaricargli contro la pistola? Melis è stato colpito alle spalle mentre spingeva la macchina-. Un'ora e mezzo è durata la camera di consiglio. Poi la sentenza. Silvano Bertagiia, Armando Celno e Paola Melis in aula

Luoghi citati: Alpignano, Brione, Celano, Collegno, Val Della Torre