Cantoni: oggi si decide accordo o licenziamenti
Cantoni: oggi si decide accordo o licenziamenti Il provvedimento riguarda oltre duemila dipendenti Cantoni: oggi si decide accordo o licenziamenti ROMA — Scade alla mezzanotte di oggi il termine ultimo per cercare un accordo tra sindacati e Cantoni. Se non si perverrà ad una intesa di massima scatteranno i 2020 licenziamenti, preannunciati all'inizio del mese e sospesi dopo un incontro al ministero dell'Industria. Sindacati, azienda, rappresentanti della Regione Lombardia e del ministero dell'Industria lunedì si sono incontrati nel tentativo di trovare punti di convergenza, ma la trattativa, durata fino all'alba di ieri, stagna ancora sulle pregiudiziali contrapposte dei sindacati e della Cantoni. I sindacalisti chiedono il ritiro dei licenziamenti per trattare; la Cantoni ritiene che il risanamento finanziario debba essere preposto alle esigenze occupazionali. L'assessore all'Industria della Regione, Ruffini, tenterà ancora di costruire una base d'intesa. L'esponente della Regione ha infatti concordato con i responsabili del ministero del¬ l'Industria, una base la cui premessa è l'impegno della Cantoni a rimanere nel settore con tutte le iniziative industriali. La Cantoni dovrebbe poi chiedere lo stato di crisi e quindi la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione. Successivamente verrebbero studiati investimenti per la ristrutturazione dei punti di crisi del gruppo salvaguardando l'occupazione. Agli oneri di ristrutturazione concorrerebbe, con appositi incentivi finanziari, la Regione, mentre il ministero dell'Industria si impegnerebbe a favorire il ricorso alle agevolazioni previste nella «675» (ristrutturazione e riconversione industriale delle imprese). La Cantoni, fino ad oggi, ha escluso il ricorso ad agevolazioni pubbliche, nella convinzione di superare la crisi ricorrendo alle proprie risorse, dopo l'attuazione dei licenziamenti programmati e le alienazioni di beni patrimoniali. E' probabile quindi che la mediazione in atto non ottenga gli effetti sperati.
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