Astronauta francese volerà con un russo
Astronauta francese volerà con un russo Sta addestrandosi vicino a Mosca Astronauta francese volerà con un russo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Il 15 maggio dell'82 il primo astronauta francese compirà un volo di prova in una capsula spaziale sovietica e se la missione sarà coronata da successo nelle settimane seguenti sarà lanciato nello spazio con un collega russo a bordo della nuova navicella •Soyuz T*. Si sa già chi è il futuro cosmonauta: un pilota dell'aviazione francese di nome Jean Loup Chrétien. Il suo •vice*, anche lui pilota da caccia, si chiama Patrick Baudry. Ambedue seguono da mesi un severo allenamento nella base spaziale posta a una cinquantina di chilometri da Mosca e chiamata, con un immagine indovinata, •lacittà delle stelle». I giornali francesi riportano in questi giorni con tono orgoglioso gli exploit dei loro connazionali nell'addestramento, coronati dai complimenti del responsabile sovietico del corso d'allenamento, il generale Chatalov che si è detto «colpito dall'assiduità dei due al lavoro». Una formula asciutta, militaresca, che traduce comunque, a detta degli osservatori francesi, la piena riuscita in tutte le prove alle quali vengono da mesi giornalmente sottoposti i due futuri astronauti. Fra le .torture, dell'addestramento alle quali si sono dovuti sottoporre Chrétien e il suo compagno Baudry una delle più terribili è la cosiddetta 'Centrifuga». Si tratta di una cabina nella quale prende posto il cosmonauta, inserita in una sala circolare di una quarantina di metri di diametro e mossa da un lungo braccio a una velocità sempre maggiore, che può raggiungere per qualche secondo i 14 G. Un apparecchio televisivo consente di sorvegliare le reazioni dell'uomo, il quale, a quella velocità, pesa quattordici volte il suo peso ed è ridotto a uno stato di incoscienza. Questo allenamento, hanno spiegato i due francesi, prepara alle accelerazioni del volo nello spazio che saranno di 4-6 G. Il 'record» cui sono arrivati i francesi è stata una velocità di 8 G. Un'altra 'tortura» alla quale i due si sono abituati è restare legati a un tettuccio con la testa allingiù. I francesi sono rimasti cosi per quattro giorni, lavorando, mangiando e dormendo per abituarsi agli effetti dell'afflusso delsangue alla testa per l'assenza di gravità. p. pat.
Persone citate: Baudry, Jean Loup Chrétien, Patrick Baudry
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