I capi militari del Patto di Varsavia si riuniscono a Budapest

I capi militari del Patto di Varsavia si riuniscono a Budapest I capi militari del Patto di Varsavia si riuniscono a Budapest L'intera Polonia oggi è in sciopero Il governo minaccia: legge marziale L'agitazione considerata «senza giustificazioni» dal regime - Convocato il comitato centrale del poup - Walesa pessimista: «La gente è stanca» - La Pap denuncia il «terrorismo degli scioperi» VARSAVIA — Nove milioni e mezzo di lavoratori polacchi aderenti al sindacato indipendente «Solidarietà» scioperano oggi per un'ora, da mezzogiorno all'una, per protestare contro la politica del governo Jaruzelski. E' un'ennesima sfida al regime, che ha dichiarato di considerare •immotivata' l'agitazione, condannandola duramente. Secondo voci delle ultime ore, peraltro non confermate ufficialmente, il governo potrebbe proclamare la legge marziale in tutto il Paese in coincidenza con lo sciopero di oggi. Nel pomeriggio si riunirà il Comitato centrale del partito. Per venerdì è convocato 11 Parlamento. L'atmosfera di tensione e di incertezza che regna in Polonia si è appesantita in seguito all'annuncio, diffuso dall'agenzia ufficiale Pap, di un'imminente riunione a Budapest del consiglio militare del Patto di Varsavia. La data non è stata precisata, ma secondo voci insistenti nella ca¬ pitale polacca la riunione potrebbe tenersi oggi: la coincidenza con lo sciopero generale indetto da «Solidarietà» sarebbe certo significativa. Nonostante gli appelli della direzione nazionale del sindacato, anche ieri sono proseguite agitazioni e scioperi in molte località polacche. A Zyrardow, per esempio, lo sciopero dura ormai da due settimane: ieri il leader di •Solidarietà», Lech Walesa, ha incontrato gli operai delle maggiori industrie della città, in maggioranza donne, nel tentativo di comporre la vertenza che li oppone al governo. All'agitazione partecipano oltre dodicimila lavoratori che chiedono il miglioramento della situazione alimentare e il pagamento di tutte le giornate di sciopero. Walesa, tuttavia, dopo aver ricordato l'appello della Commissione nazionale di «Solidarietà» a sospendere ogni azione di protesta in vista dello sciopero di oggi, ha riconosciuto che il sindacato ha sbagliato perché prima di rivolgere l'appello doveva risolvere i conflitti locali. Walesa si è però detto fiducioso sulla situazione del Paese, •perché ci sono tanti amici che vogliono aiutarci, e non solo quelli che chiudono i rubinetti del petrolio'. Il leader di «Solidarietà» ha detto di essere preoccupato per lo sciopero di oggi. Non è sicuro del suo successo, ha ammesso, perché la gente è visibilmente stanca di tutte le difficoltà quotidiane. Ieri sera, in uno dei più duri interventi degli ultimi tempi, l'agenzia Pap ha parlato di • terrorismo degli scioperi'. Alludendo agli organizzatori della protesta di stamane, l'agenzia ha scritto che «per loro nessuna argomentazione razionale, riconosciuta da Washington a Mosca, conta nulla'. Tutti i mass media polacchi, negli ultimi giorni, si mostrano del resto molto duri con «Solidarietà», lanciando pesanti accuse e addossando al sindacato le maggiori responsabilità della difficile situazione del Paese. L'organo del poup, Trybuna Ludu, sostiene ad esempio che non si può più parlare dello sciopero come di un'arma •usata nell'estrema necessità', perché •ogni pretesto è diventato buono-. Il giornale aggiunge che le •organizzazioni regionali del sindacato si mostrano molto disciplinate quando la commissione nazionale invoca lo sciopero, mentre ignorano gli appelli della direzione sindacale ad interrompere le azioni di protesta'.

Persone citate: Jaruzelski, Lech Walesa, Walesa

Luoghi citati: Budapest, Mosca, Polonia, Varsavia, Washington, Zyrardow